Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
lunedì 3 aprile 2017
Le forze USA/NATO si sono predisposte con reparti corazzati a 700 Km. da Mosca. Provocazione o strategia d’attacco?
Carri armati USA sui confini della Russia
Le forze
USA/NATO si sono predisposte con reparti corazzati a 700 Km. da Mosca.
Provocazione o strategia d’attacco? La Russia prepara le sue difese.
I veicoli corazzati statunitensi si trovano a poca distanza
da Mosca, la capitale della Russia, un fatto senza precedenti, come mai
prima era accaduto nella Storia. Questa informazione è stata riportata
questa Domenica da Murad Gazdíev, il corrispondente militare
dell’agenzia di Informazioni russa, RT News.
Le autorità militari russe seguono con molta attenzione i movimenti
delle brigate corazzate USA/NATO che si trovano in prossimità dei propri
confini e calcolano la distanza sulla base del numero di ore necessarie
alle forze USA per raggiungere gli obiettivi militari che
presumibilmente sarebbero oggetto di una attacco delle forze USA/NATO.
Gli specialisti militari calcolano che i carri armati USA potrebbero
raggiungere la capitale russa in 24 ore di marcia di avanzamento.
Da parte sua, uno dei collaboratori di Gazdiev ha pubblicato nei
commenti un’altra mappa con una etichetta in Ucraina – a 430 Km. di
distanza da Mosca -, per mostrare che le manovre congiunte degli USA e
dell’Ucraina, previste sulla base della denominata “assistenza tecnica”
che Washington fornisce all’Ucraina, potrebbero essere parte del piano
della NATO per mettere sotto assedio la Russia.
Mappa distanza Ucraina Mosca
In mezzo alle tensioni tra queste potenze mondiali, lo scorso
Venerdì, gli USA hanno schierato un battaglione delle US. Forces in
Polonia ed un altro in Lituania, vicino alle frontiere russe,
nell’ambito dell’operazione denominata “Atlantic Resolve” per contenere
l’aggressione russa contro la NATO (sic).
Lo scorso 29 Marzo è arrivata alla base di Tapa, in Estonia, una
brigata corazzata ed una meccanizzata francese che faceva parte della
missione della NATO, cosa che è stata considerata come il maggiore
spiegamento di forze nell’Europa dell’Est dai tempo della Guerra Fredda.
Nell’operazione della NATO è compresa anche la presenza di un
contingente di truppe italiane dislocate in Lettonia, questa volta sotto
comando canadese. L’invio di questo contingente era stato approvato dal
governo Renzi (si ripete una nuova Armir italiana in Russia?)
La Russia ha manifestato pubblicamente le sue preoccupazioni
per lo spiegamento di forze militari della NATO ai suoi confini
occidentali, avvisando che l’espansione dell’Alleanza Atlantica
costituisce una minaccia alla sicurezza tanto della regione come anche
del mondo.
Nel frattempo i russi hanno potenziato le loro difese sia nel territorio russo che a Kalingrad,
nella enclave russa situata tra la Polonia e la Lituania dove i russi
hanno ultimamente installato i missili Kalingrad, che dispongono sia di
testata nucleare che convenzionale e che hanno una portata di circa 500
Km. e sarebbero quindi in grado di colpire molte località europee, fra cui Berlino.
Questo tuttavia non ha impedito alla Governo della Angela Merkel di
inviare propri contingenti di truppe alle frontiere della Russia nella
prospettiva di essere in prima fila per tentare una nuova “operazione
Barbarossa” contro la Russia, la medesima che nel 1942 fu tentata da
Hitler e che ebbe risultati catastrofici con la sconfitta subita a
Stalingrado.
In Germania ci sono state molte reazioni negative nell’opinione
pubblica interna alla politica della Merkel che si è dimostrata
totalmente succube agli USA e che non sembra abbia imparato alcunché
dalle lezioni della Storia, come diversi commentatori tedeschi non hanno
mancato di osservare.
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