mercoledì 5 dicembre 2018

Il movimento dei Gilet Gialli


È probabilmente il più importante movimento sociale francese di questo secolo: il movimento di protesta dei Gilets Gialli. È iniziato il 17 novembre, è diffuso in tutto il paese e dovrebbe continuare questa settimana. Alterchi con la polizia hanno già causato diversi morti e decne di feriti. Dal 1968 non c’è stata una seria minaccia da un movimento di massa di abbattere un governo francese. 

Non è come col movimento alt-globalista Nuit debout del 2016 della piccola borghesia urbana; questo movimento di protesta costituisce una vera e propria rivolta proletaria. Il lavoro organizzato è in gran parte assente nel movimento. 

Il motivo è semplice: la Confederazione francese del lavoro (CGT) è completamente cooptata dall’oligarchia; difende immigrazione di massa; riscaldamento globale; ecologismo, omosessualismo e quasi tutte le ossessioni dell’elite al potere anti-lavoratori. La CGT è completamente irrilevante nella lotta di classe contemporanea. La sinistra non ha quasi influenza su questo movimento, ed è un bene!

Perché non c’è nemico peggiore del lavoratore che la sinistra piccolo-borghese. Il movimento di protesta nasce dalla decisione del presidente Macron di aumentare la tassa sulla benzina dal gennaio 2019. Il costo di carburante, affitto ed utenze, insieme all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, stagnazione dei salari e insicurezza del lavoro rendono la vita sempre più ardua per le famiglie di lavoratori e classe media. 

Questo movimento sociale è la rivolta della maggioranza francese contro le politiche pervertite di una élite tirannica. Macron vuole i altri soldi per pagare la cosiddetta transizione energetica, in accordo con le esigenze di “salvezza del pianeta” dai cambiamenti climatici. Dobbiamo affrontare la questione della salvezza planetaria se vogliamo comprendere il significato politico del movimento sociale.

Dove sono i marxisti sulla climatologia?
 
Ci sono due punti importanti da tenere a mente, considerando l’assenza di qualsiasi risposta di sinistra alla ribellione. Gli esponenti di sinistra, includo anche i marxisti-leninisti, credono tutti fanaticamente nel riscaldamento globale antropogenico. Il loro disinteresse e totale disprezzo per i fatti sul clima sono un sintomo della loro mancanza di fiducia nella classe operaia. Nonostante le pose da comunisti, non hanno assolutamente fiducia nelle masse. Ecco perché il cambiamento climatico antropogenico dà a tali marxisti falliti l’ultima speranza sul “socialismo”: con tsunami che inondano le nostre città, incendi infernali e uragani che soffiano, l’uomo capirà che il capitalismo semplicemente non può continuare! 

Allora i lavoratori prenderanno il potere! Le rivoluzioni proletarie possono aver fallito in passato, ma questa volta no; questa volta hanno Madre Natura dalla loro parte! Bene, hanno ottime possibilità di successo perché hanno i migliori finanzieri del mondo dalla loro parte. Maurice Strong, il diplomatico delle Nazioni Unite che, coll’aiuto degli ambienti élitari, propose l’ideologia del riscaldamento globale negli anni ’70, era cugino della grande comunista nordamericana Anna Louise Strong. 

Strong fu presidente del Summit della Terra a Rio de Janeiro, che protocollò il documento “I limiti della Crescita” del Club di Roma del 1972 come politica globale. Nel suo rapporto del 1991, The First Global Revolution, il Club di Roma affermava: “Il nemico comune dell’umanità è l’uomo. Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisca, abbiamo avuto l’idea che inquinamento, minaccia del riscaldamento globale, scarsità d’acqua, carestia e simili si adattino al piano… 

Tali pericoli sono causati dall’intervento umano, e è solo attraverso atteggiamenti e comportamenti modificati che possono essere superati. Il vero nemico, quindi, è l’umanità stessa”. L’idea che l’uomo sia nemico della natura è il principale articolo di fede della sinistra, che vede il mondo su tale base. 

La teoria del riscaldamento globale fu inventata per creare consenso sulla governance globale. 

Dovremmo essere sorpresi dal fatto che i ricche e potenti del mondo cerchino istituzioni globali subordinate al loro potere finanziario?

Il matematico francese Benoît Rittaud riassume mirabilmente la disposizione intellettuale che portò alla diffusa credenza isterica sul riscaldamento globale antropogenico: “Ora viviamo in un mondo postmoderno: consideriamo che possediamo il mondo, ma che non siamo degni del nostro potere su di esso. È questa filosofia di vita generale, condivisa da così tanti intellettuali, che spiega perché la dubbia teoria del riscaldamento globale antropogenico guadagni così tanta credibilità. 

L’idea che il nostro pianeta sia un corpo vivente, una specie di divinità che richiede pentimento e sobrietà, rende alcuni allarmisti climatici (non tutti, ovviamente), esempio di pseudoscienziati postmoderni”. Ciò di cui parliamo qui è l’inversione del cristianesimo. La nozione di peccato originale non è più l’idea che abbiamo perso la grazia di Dio disobbedendo ai suoi comandi, ma piuttosto credere che il nostro peccato è dovuto alla nostra disobbedienza a Madre Natura, al Serpente nel Giardino. Ora che abbiamo imparato a superare la natura, dobbiamo pentirci e sottometterci a lei. 

Il riscaldamento globale è una forma post-moderna di geolatria o culto della natura. Rittaud offre una meravigliosa analogia mostrando il pericolo di ipotesi scientifiche non dimostrate presentate come verità assolute. Uno dei pionieri dell’astronomia americana nel tardo 19° secolo fu Percival Lowell. Sosteneva che ci fosse vita su Marte e che i marziani avessero costruito canali per salvare il pianeta dai catastrofici cambiamenti climatici. 

Secondo Wikipedia: “Teorizzò che una cultura avanzata ma disperata avesse costruito i canali per tappare le calotte polari di Marte, l’ultima fonte di acqua su un pianeta inesorabilmente inaridito. 

Mentre tale idea entusiasmava il pubblico, la comunità astronomica fu scettica. Molti astronomi non potevano vedere questi segni e pochi credevano che fossero così estesi come sosteneva Lowell”. Come i globalwarmist, i fatti non avevano importanza per Lowell che prese in giro gli scienziati sostenendo tali sue teorie. Non c’è nulla come un buon mito per riunire le persone come pecore frenetiche sotto la guida di un amorevole pastore, come il Comitato intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNIPC). 

Ma il mito del riscaldamento globale durerà? La rivolta populista dice che è improbabile. Quindi, potremmo sentirne di più su UFO, invasioni marziane e simili. Non sarà difficile ingannare il pubblico, una volta che i media decidono che sia vero. Sebbene gli scettici del mito globale difficilmente saranno trattati con clemenza. 

I liberali già paragonano gli scettici sul riscaldamento globale a “criminali di guerra”. La maggior parte dei marxisti crede che “il grande capitale” sia alla base della “negazione” dei cambiamenti climatici. Non capiscono che è proprio il Grande Capitale dietro la propaganda dei cambiamenti climatici! E non importa quanto bene gli si spieghi “la verità scomoda”, non sentiranno. I globalwarmisti tendono ad essere razionali quanto i kamikaze di al-Qaida!

La Trinità Maledetta
 
Il presidente Donald Trump è l’unico leader mondiale che sa quali sciocchezze sul cambiamento climatico farebbero al lavoratore: lo paralizzerebbe con tasse e accuse facendo crollare l’economia statunitense. 

Il suo rifiuto dell’accordo sul clima di Parigi è stato l’atto più anti-imperialista di qualsiasi presidente nordamericano nella storia degli Stati Uniti. Eppure la sinistra lo denuncia per questo! Certo, Trump si preoccupa principalmente degli interessi dei grandi industriali statunitensi, ma ciò non cambia il fatto che la legislazione sui cambiamenti climatici schiaccia le masse lavoratrici. Come ho detto prima, la sinistra è l’utile idiota dei tre programmi chiave dell’oligarchia:
1- Immigrazione di massa e sostituzione della popolazione per trasformare gli esseri umani in capitale.
2- Normalizzazione della perversione sessuale in modo da abbattere la resistenza dell’individuo.
3- Il riscaldamento globale fornirà le basi a un apparato statale globale centralizzato che controlla ogni aspetto della nostra vita.
È la Trinità Maledetta del Nuovo Ordine Mondiale: il capitale umano è il Padre, la confusione di genere è il Figlio e il Co2 è lo Spirito diabolico. Nel cristianesimo Dio diventa uomo; nel luciferismo Dio diventa denaro.

La classe operaia e i contadini hanno un’analisi di classe migliore dei marxisti universitari perché hanno ancora buon senso e non sono mentalmente ritardati da false teorie filosofiche. Non suggerisco che i manifestanti siano consapevoli che il riscaldamento globale sia la frode più grande della storia. 

Ma non c’è dubbio sul fatto che capiscano le basi classiche dell’ecologismo. L’ecologismo è ed è sempre stato il gioco dei ricchi e molti dei più ricchi e potenti del mondo comprendono che l’unico modo per mantenere il dominio assoluto sulle masse è condurre una guerra implacabile, totale e costante su ogni aspetto della loro vita. Poiché la maggior parte della popolazione europea è bianca, il bianco deve essere “diversificato”. Poiché la maggior parte della popolazione europea è eterosessuale, la sessualità va diversificata. 

Non sorprende, quindi, ascoltare i media oligarchici denunciare il movimento come “razzista”, “fascista” e “omofobico”. Il movimento dei Gilet Gialli non mostra razza, sessualità o idolatria di Stato come motivi della loro causa. Va anche sottolineato che il movimento è etnicamente diverso. Ci sono molte persone di discendenza nordafricana tra i manifestanti. Ma il fatto che rappresentino la Francia Profonda, la maggioranza silenziosa, alienata e repressa in una grande nazione è ciò che l’oligarchia teme. 

Quindi, usa gli strumenti standard della demonizzazione. Prendendo n prestito una frase dal sociologo Christophe Guilluy, “l’antifascismo è un’arma di classe”. Tali termini sono usati dall’oligarchia per demonizzare gli onesti uomini e donne della classe lavoratrice d’Europa, dalle radici in questo continente, che non hanno alcun complesso o vergogna per ciò che sono; alcun desiderio di essere “diverso” o di odiare l’altro. Rivogliono il loro Paese. 

Come detto più e più volte, l’ideologia del riscaldamento globale è la principale minaccia al nostro pianeta ed è la classe operaia e i contadini che pagheranno i prezzi esorbitanti su carburante e cibo. 

Solo una élite politica profondamente pervertita poteva immaginare l’idea d’imporre la tassa sul carbonio, la base della vita stessa! Denunciare l’ipocrisia della classe dominante con i loro jet privati, i fuoristrada e le ville opulente, non renderà un movimento di massa rivoluzionario. Le persone devono capire che la teoria del riscaldamento globale antropogenica è ciò che minaccia la vita su questo pianeta, non i cosiddetti combustibili fossili. È chiaro che molti manifestanti del movimento capiscono tutto ciò, motivo per cui i media li attaccano e si lamentano del pericolo dei “teorici della cospirazione” tra loro.

Niente media mainstream o falsa sinistra!
 
Ci sono stati numerosi incidenti in cui la TV mainstream francese veniva cacciata dai manifestanti. 

Nel frattempo, i trotzkisti si lamentano sui loro siti delle solite banalità false rivoluzionarie. Il movimento dei Gilet Gialli è oltre sinistra e destra. Tuttavia, ha disperatamente bisogno di leadership. 

I movimenti sociali spontanei, acefali, tendono a non andare da alcuna parte. Ciò di cui c’è bisogno è la convergenza di lotte, facendo aderire tutti i movimenti genuinamente dissidenti in Francia. I lavoratori francesi non solo hanno capito tale cospirazione, ma l’affrontano per strada e oggi si parla molto di marcia all’Eliseo. 

La Francia non ha bisogno di una transizione energetica. Ha una delle industrie nucleari di maggior successo al mondo. Grazie al nucleare, i costi dell’elettricità in Francia sono notevolmente inferiori a quelli della Germania. La Germania ora produce più C02 che mai perché gli ecologisti hanno abbandonato il nucleare. La Germania affronta una grave crisi energetica. 

Anche la Francia, se non abbandonerà questa “transizione energetica” scandalosamente stupida e rinnoverà la sua industria nucleare. Ciò di cui la Francia ha bisogno è un governo di transizione che rappresenti gli interessi della maggioranza, un governo che elimini l’Accordo sul clima di Parigi e consenta al pubblico di ascoltare ciò che gli scienziati francesi critici hanno da dire sul mito del riscaldamento globale! 

Questi scienziati potrebbero essere una minoranza oggi, ma questo solo perché gran parte di ciò che passa per scienza oggi è solo merce comprata dal capitalismo finanziario. E non ci sono molti coraggiosi in giro. 

Tuttavia, una volta cambiato il quadro, i codardi si uniranno al carro della banda e la teoria del riscaldamento globale passerà nella sala della vergogna intellettuale della storia. Al diavolo la minoranza, l’identità e la politica ecologica! È tempo di politica di maggioranza, politica di classe e politica rivoluzionaria! 

Questo è ciò che sento a Parigi e sospetto che anche Macron lo senta, da qui le ripetute denunce sul nazionalismo. Perché, da studente di storia, c’è una cosa che teme più di ogni altra cosa: l’ira della nazione francese!


Gearòid Ó Colmàin, AHTribune 1 dicembre 2018


Traduzione di Alessandro Lattanzio

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