Il partito radicale ha lanciato una nuova campagna per fare un
referendum sulla depenalizzazione della marijuana. Questo è lo spot che
hanno messo in rete. E' uno spot decisamente intelligente, accattivante,
capace di colpire direttamente al cuore del problema.
Vediamo di commentare i passaggi più brillanti dello spot, partendo dall'inizio: "Un italiano su tre ha fumato cannabis almeno una volta nella vita - ci dice tutto eccitato il narratore - I consumatori abituali sono oltre 3 milioni. Più o meno come chi segue il calcio allo stadio."
Esordio
grandioso, da veri professionisti della comunicazione. Partire con una
fallacia ad autoritatem all'inizio dello spot è come partire in folle in
una gara di Formula 1, senza benzina e con gli occhi bendati da una
sciarpa di lana.
Che cosa vorrebbe dire, "i consumatori abituali
sono più o meno come chi segue il calcio allo stadio"? Che siccome sono
"tanti", allora "va bene" consumare marijuana? Se è solo per quello, in
Italia ci sono 6 milioni di figli di puttana ...
... che non pagano le tasse, più o meno come quelli che vanno in chiesa alla domenica. Quindi non pagare le tasse è OK?
Anzi
a questo punto - fallacia per fallacia - gli applichiamo anche un bel
piano inclinato, e così arriviamo al famoso "Mangiate merda: venti
miliardi di mosche non possono sbagliare".
"Poi ci sono i fan delle droghe pesanti, vietatissime da anni, ma sempre in aumento. Anche nelle scuole."
Questa
non è una semplice fallacia da dilettanti, qui siamo di fronte al più
fetente inganno linguistico che si possa immaginare: chiamando "pesanti"
eroina, cocaina e metanfetamine sembri voler fare un favore alla
marijuana, perchè dici che in fondo si tratta di una droga "leggera". In
realtà le hai accomunate tutte sotto il termine comune di "droga", e da
qui in poi - come vedremo in seguito - non si torna più indietro.
"Così
la criminalità organizzata incassa decine di miliardi di euro ogni
anno, in nero. Se invece lo Stato legalizzasse la Cannabis come i
tabacchi, incasserebbe circa 8 miliardi di euro all'anno in più, come
due i sulla prima casa."
E bravi i nostri radicali, questa sì
che è una strategia vincente! Te ne esci con una frase del genere in
TV, e il giorno dopo hai dieci milioni di bacchettoni che ti rispondono
sui giornali: "Se è solo per quello, legalizzando l'eroina lo stato
incasserebbe il triplo. Se poi ci mettiamo anche la prostituzione
minorile e il traffico di organi risolviamo tutti i nostri problemi in
un colpo solo." E tu hai già chiuso la tua bella campagna per la
liberalizzazione, prima ancora di iniziarla.
La strategia che "lo
stato incasserebbe tanti soldi" è già stata tentata più volte dai vari
stati americani che cercano di legalizzare la marijuana, ma è sempre
fallita per lo stesso motivo: nessuno baratterà mai qualcosa che crede
sinceramente dannoso per la società, solo per qualche dollaro in più.
Se
vuoi affrontare correttamente il problema, devi prima spiegargli perchè
la marijuana non è dannosa come credono loro. Ma a quel punto - se mai
tu ci riuscissi - fargli vedere il miraggio del "guadagno" non serve più
a niente, perchè nel frattempo il problema è stato risolto.
"Ogni
anno si risparmierebbero anche i 2 miliardi della repressione, per fare
6000 asili nido per 180 mila bambini, creando 40.000 posti di lavoro.
Anche la giustizia si sbloccherebbe. Polizia e magistratura avrebbero
più risorse contro i crimini che fanno vittime."
Infatti a
Palermo non riescono ad arrestare i mafiosi che raffinano l'eroina da
mandare in America non perchè hanno paura di essere ammazzati dalle
cosche, ma perchè sono troppo impegnati a correre dietro ai ragazzini
che si fanno lo spinello. Appena gli liberiamo un paio di gazzelle da
questo compito gravoso e inutile, vedrai come i traffico mondiale di
eroina viene smantellato in quattro e quattr'otto.
"Sono quasi
800.000 i processi per droga che intasano i tribunali, contribuendo al
sovraffollamento delle carceriun detenuto su tre infatti è dentro per
reati legati alla droga."
Eccola qua, la famosa parola che
tutto accomuna e nulla risolve: "droga". Di questi 800.000 "processi per
droga", quanti esattamente riguardano la marijuana, e quanti invece
riguardano i trafficanti di eroina, cocaina, ecc?
Capisco che
faccia comodo accomunare il tutto nello stesso calderone, pur di
arrivare alla magica cifra di "quasi 800.000", ma poi chi lo spiega alla
gente che eroina e marijuana sono due cose completamente diverse?
Ed infatti, una volta aperta, la voragine della "droga" non si chiude più:
"La
legalizzazione e la trasformazione delle tossicodipendenze in farmaco
dipendenze avrebbero un effetto stupefacente sulla giustizia, sulla
sicurezza, sull'economia e sulla sanità."
Visto? Ci siamo
distratti un attimo, e siamo già alla "tossicodipendenza". Chi conosce
un solo caso di tossicodipendenza da marijuana alzi la mano. E chi
conosce uno di questi casi che sia stato risolto dalla
"farmacodipendenza" ne alzi due, e faccia anche un paio di capriole
cantando l'Aida in cinese.
"Olanda e Portogallo l'hanno capito. Da anni hanno depenalizzato il consumo senza veder aumentare i consumatori."
Infatti
in Olanda la gente ci va per vedere i tulipani, e le decine di migliaia
di persone che si aggirano beate per le strade di Amsterdam, sorridendo
anche ai semafori spenti, sono solo persone che sono entrate nel
coffee-shop sbagliato.
Inoltre, c'è una differenza fondamentale
fra Olanda e Portogallo. Nel primo caso si parla di semplice
depenalizzazione della marijuana (che rimane comunque illegale), mentre
il Portogallo ha decriminalizzato (e non solo depenalizzato) tutte le
droghe vere e proprie, dall'eroina alla coca fino alla più trucida delle
anfetamine. Stiamo parlando di due situazioni completamente diverse,
affrontate e risolte in modo completamente diverso.
Ma
nuovamente, che differenza volete che faccia? Per quel che devono farci i
radicali - inventarsi una qualunque campagna di sapore "progressista",
pur di raccattare qualche voto in tempi di magra - una droga vale
l'altra.
Massimo Mazzucco
fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4322
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