E’ tutto un susseguiresi
di ansiosi, pressanti e preoccupati appelli a vaccinare tutti i bimbi e
vaccinarci tutti per l’influenza, a vaccinare tutte le donne di ogni età per il
papilloma virus. E’ commovente la preoccupazione dei nostri politici di governo,
istituzioni sanitarie, dell’informazione radiotelevisiva e cartacea, ovviamente
tutta libera e indipendente, attivamente, interamente mobilitata (con rarissime
eccezioni) e partecipe con instancabile ed eroico impegno a questa crociata
dei disinteressati benefattori del popolo, così attenti e sensibili al benessere
e salute dei loro amati sudditi. Il mondo ci invidia un governo, una classe
politica e istituzioni sanitarie così oneste, competenti, efficienti, colte,
preparate, disinteressate.
E’ un quadro edificante, merita il popolo italiano
una così grande fortuna? si rende conto di quanti inestimabili benefici in
tutti i campi, non solo nella sanità, sia debitore a questa classe politica? Un
esempio, la continua cura e il pressante interesse per la nostra salute.
Qualche
ingrato e incompetente, tra cui 120 pediatri, ha osato contestare l’affettuoso
invito a scaricare di colpo sei vaccinazioni (vaccini esavalenti) a 3 mesi di
età, seguite da una continua serie fino a 15 mesi, il resto dopo:
http://www.quotidiano.net/vaccini-medici-contrari-1.1429559. Qualche bieco
complottista ha ardito insinuare che è stato ampiamente e scientificamente
documentato come i vaccini anti influenzali siano regolarmente non solo inutili
per tutti, ma potenzialmente pericolosi per alcune persone, tossici, per altre,
http://blog.ilgiornale.it/locati/2015/10/24/influenza-quanto-serve-vaccinarsi/
Qualche irrispettoso e
irriverente, medico, ovviamente reo di lesa maestà, si è preso la libertà di
documentare la scarsa e/o sostanziale inutilità per la grande maggioranza
delle donne, e la potenziale pericolosità del tanto celebrato
(istituzionalmente propagandato e pubblicizzato a spese del contribuente),
vaccino del papilloma virus
http://www.lafucina.it/2015/07/30/papilloma-virus/
http://www.lafucina.it/2015/07/30/papilloma-virus/
L’Ingratitudine per le
immacolate vestali della sanità e quelle della cosiddetta “comunità scientifica”
si spinge al punto tale da richiamare alla memoria per l’angoscia istituzionale
da calo dei vaccini il sonetto di Trilussa “un ragno umanitario”
http://poesieromanesche.altervista.org/index.php/poetiscrittori/sonetto/607/trilussa--carlo-alberto-salustri--un-ragno-umanitario
http://poesieromanesche.altervista.org/index.php/poetiscrittori/sonetto/607/trilussa--carlo-alberto-salustri--un-ragno-umanitario
Una celebre frase di
Joseph Pulitzer mi ha indotto a commentare oltre alla campagna e al terrorismo
di regime per le vaccinazioni, i recenti episodi di corruzione nella sanità
pubblica, egli ha scritto “Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e
vizio che non vivano della loro segretezza.
Portate alla luce del giorno questi
segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la
pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse
sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”. In
questi giorni è emersa in tutta la sua gravità l’estensione della corruzione di
istituzioni sanitarie prevalentemente oncologiche da nord a sud, con il
coinvolgimento di ospedali, centri di ricerca, policlinici, fondazioni, IRCS,
ASL. Tra i 22 indagati oltre a quattro manager di aziende, big dell’Oncologia e
delle istituzioni sanitarie da nord a Sud, da Milano a Lecce, da Pavia a Terni.
Il fenomeno ha numerosi
precedenti risoltisi generalmente senza sensibili mutamenti né draconiane
condanne. Non è l’oncologia l’unico settore coinvolto, ma l’intera gestione
della sanità, ridotta ad una serie di “Aziende” con consigli di amministrazione
di nomina politica, assunzioni e carriere ospedaliere e universitarie
rigorosamente controllate da ben definiti circoli di potere
politico-industriali-economici. La lottizzazione politica si estende dal
portantino al primario, essendo ogni ASL, Ospedale, IRCS, Policlinico, un centro
di potere, una riserva di voti di scambio, clientelari, di consistenti
fatturati. Una delle più gravi conseguenze delle assunzioni e delle carriere
secondo criteri clientelari, è il progressivo degrado della ricerca e
dell’efficienza delle strutture sanitarie in mano troppe volte a mediocri,
incolti, più esperti e abili come faccendieri che come medici e ricercatori.
I rapporti con le
multinazionali sono sempre più stretti e i condizionamenti sempre più evidenti.
Uno degli aspetti globali più gravi è l’ormai noto e da più parti denunciato
meccanismo con cui viene chiaramente manipolato dalle multinazionali l’Impact
Factor (criterio di valutazione di una rivista scientifica, paragonabile al
rating in finanza). Con queste stesse finalità è stata creata, un’entità
dogmatica sovranazionale, la cosiddetta “Comunità scientifica”. E’ sufficiente
leggere le dichiarazioni del Nobel per la medicina Randy Scheckman, su riviste
scientifiche ai primissimi posti dall’Impact Factor, come Science, Cell, ecc
egli… dichiara “che la ricerca in campo scientifico non è affatto libera ma in
mano ad una cerchia ristretta (c.d. comunità scientifica)”.
Dunque la ricerca
scientifica, per il premio Nobel, sarebbe “tutt’altro che indipendente”, accusa
che Randy Sheckman ribadisce, sostenendo che “ormai le riviste scientifiche non
pubblicano contenuti in base alle ricerche ma in base all’interesse legato alle
vendite, l’Impact Factor è manipolato”. Il riferimento continuamente citato
dalle istituzionali sanitarie,da politici e ministri, la dogmatica, tanto
celebrata “Comunità scientifica” pontifica con giudizio infallibile su ogni
terapia e ogni ricerca, ma è ormai talmente inquinata dall’asservimento alle
multinazionali, da aver falsificato per interesse almeno il 50% del dato
scientifico. Questa realtà, oltre che da autorevoli quanto inascoltate denunce è
stata documentata il 26 maggio 2015 dal Prof. Richard Horton, caporedattore del
Lancet, una delle più prestigiose, storiche riviste scientifiche mondiali, che
ha dichiarato: “moltissime delle ricerche pubblicate sono, nella migliore delle
ipotesi, inaffidabili, se non completamente false”.
Anche la dottoressa
Marcia Angell, per 20 anni caporedattore di un'altra delle massime testate
scientifiche internazionali, New England Medical Journal (NEMJ), ha dichiarato:
"Semplicemente, non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica
che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio di medici "fidati" o linee
guida mediche autorevoli. Questa conclusione, a cui sono giunta lentamente e con
riluttanza in due decenni come redattore del New England Journal of Medicine,
non mi da alcun piacere."
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2964337.
Una dichiarazione da
valutare con la massima attenzione, per la competenza, l’esperienza e la
cultura, il livello scientifico della Prof Angel, che come il Prof Horton per
anni ha revisionato la letteratura scientifica internazionale. Premi Nobel e
caporedattori delle massime testate medico scientifiche mondiali non sono
complottisti, ma le rare, forse ultime, voci che all’onestà intellettuale
associano una grande cultura, esperienza, rilevanti meriti scientifici. La
gestione del mercato del farmaco è perfezionata attraverso la creazione,
all’interno della mitica “Comunità scientifica”, di icone, mostri sacri,
battezzati KOLS (Key Opinion Leaders) di cui in Italia abbiamo alcuni noti,
celebrati, luminosi esemplari, divinità dell’Olimpo, del Gotha
medico-scientifico “La comunità scientifica” cui accedono esclusivamente quanti
entrano a vario titolo e grado in queste lobby.
Solo questi centri di
potere possono dare l’investitura di membri della “comunità scientifica”,
conferire patenti di scientificità, infallibilità, arrogandosi il diritto di
scomunicare, censurare, diffamare gli eretici come il Prof Di Bella, che ha
rivendicato una ricerca scientifica realmente e unicamente finalizzata alla
salvaguardia della salute e della vita, all’accertamento della verità, della
realtà, del progresso della medicina e una pratica medica libera e autonoma,
affrancate dalla logica speculativa e commerciale. Questi signori non hanno
considerato quanto sia reale e mai smentito l’aforisma di Aulo Gellio “Veritas
Filia Temporis“ la verità, anche se lentamente emerge sempre.
Ben definite lobby
globali mediante i loro referenti e agenti politico istituzionali, tendono in
ogni stato (probabilmente ad eccezione di Russia, Cina, India e qualche altre
nazione) ad un controllo sempre più serrato e capillare di ogni settore della
sanità, azzerando in pratica non solo la libertà del medico di prescrivere
secondo scienza e coscienza, ma anche la libertà di ricerca.Ogni sorta di abusi
e ruberie grava ovviamento sul bilancio della sanità, vanificata nei risultati
da “linee guida.” e scelte terapeutiche speculativo-commerciali, in gran parte
estranee o antitetiche alle evidenze scientifiche, alla razionalità, all’etica.
Queste le cause di una
spesa sanitaria fuori controllo, con relativo incremento della pressione fiscale
a livelli intollerabili. Per questo reale motivo una rilevante quantità di
evidenze scientifiche, cioè di dati scientifici definitivamente acquisiti,
certificati, incontestabili, non sono trasferiti nella clinica, non sono
inseriti nei “prontuari”, nelle “linee guida”, nei “protocolli”. Per questo,
malgrado una vastissima e autorevole letteratura dimostri quanto la
proliferazione cellulare tumorale sia strettamente dipendente dall’interazione
tra PRL (Prolattina) e GH (ormone della crescita), e da fattori di crescita GH
dipendenti, né il suo antidoto naturale, la Somatostatina, né gli inibitori
prolattinici, sono inseriti come antitumorali nei prontuari, in quanto
produrrebbero se non un crollo, un grave ridimensionamento del fatturato di
chemioterapici, di farmaci (impropriamente definiti) biologici, di anticorpi
monoclonali, e di tutto l’enorme indotto che comportano. (Cortisonici,
antibiotici, antivirali, antimicotici, gastroprotettori, antiemetici,
antidiarroici, antinfiammatori, fattori di crescita dei globuli rossi e bianchi
ecc…).
L’impiego della
somatostatina e analoghi, a costi minimi in rapporto a quelli delle terapie
oncologiche, inibendo con meccanismi molteplici il GH, la massima spinta alla
crescita tumorale (denominatore comune a ogni tumore), dovrebbe trovare
indicazione razionale e scientifica in ogni neoplasia. Numerosi e documentati
studi, certificano sulla massima banca dati medico scientifica ufficiale,
www.pubmed.gov l’efficacia antitumorale della somatostatina, in sinergismo
con inibitori prolattinici, e altri componenti del Metodo Di Bella come
Melatonina, soluzione di Retinoidi in Vitamina E, e vitamina D3, che hanno un
ruolo ed un’efficacia determinante e documentata nella terapia e in quella
prevenzione dei tumori che non sanno e/o non vogliono attuare. Questi “Signori”,
i KOLS, i luminari, non vogliono ancora prendere in considerazione e trasferire
in clinica queste documentate evidenze scientifiche. Tra tanti fari del sapere,
alcuni detrattori del Metodo Di Bella hanno come unica attenuante l’aforisma di
S. Tommaso: “L’idiota considera falso tutto quello che non è in grado di
comprendere”.
Il dato di fatto
documentato e verificabile, la verità oggettiva, l’osservazione e lo studio, la
verifica della verità, della realtà, da sempre mezzo insostituibile ed essenza
della ricerca, sono stati sostituiti da funambolismi statistici, da pseudoverità
virtuali di trials clinici (sperimentazioni) commissionati e finanziati da
multinazionali e impostati condotti e conclusi per portare a successi
preconfezionati e relativi fatturati. Il programma di azzeramento della libertà
del medico di prescrivere secondo le evidenze scientifiche sta ormai rapidamente
concludendosi, come chiaramente evidenziato dal nuovo codice deontologico che
blocca definitivamente la libertà di prescrivere secondo scienza e coscienza,
penalizza gravemente ogni medico che non si attenga scrupolosamente ai loro
dictat terapeutici, indipendentemente dai risultati ottenuti sul paziente, dando
ampie coperture medico legali ai medici responsabili di eventi anche gravi, fino
alla morte, se questi medici si sono attenuti al prontuario. Essendo ormai
evidente questo disegno, stanno manifestandosi le prime reazioni: alcuni ordini
dei medici, tra cui quello di Bologna, hanno respinto e contestato questa
umiliazione della dignità del medico, e il sovvertimento del millenario codice
etico di comportamento del medico. http://www.odmbologna.it/CodiceDeontologico
(codice applicato a Bologna).
http://www.fnomceo.it/fnomceo/Codice+di+Deontologia+Medica+2014.html?t=a&id=115184
http://www.fnomceo.it/fnomceo/Codice+di+Deontologia+Medica+2014.html?t=a&id=115184
(codice della Federazione
nazionale, che sembra direttamente scritto dalle multinazionali)
Questo disegno è completato dalla fine programmata della libertà di ricerca
scientifica, codificata nel decreto legge N. 158 del 13 sett. 2012 e nella legge
N° 189 del 8 nov. 2012.
Sono previste gravissime sanzioni disciplinari e pecuniarie ai ricercatori che, come il Prof Di Bella, senza il benestare di comitati etici, intraprendano studi clinici e ricerche scientifiche, anche se in autonomia e autofinanziati. In pratica con questi decreti è finita la libertà non solo di cura ma di ricerca. Hanno creato le condizioni per cui solo le multinazionali saranno autorizzare a finanziare studi clinici finalizzati alla registrazione di farmaci con procedure di cui si conoscono e sono stati denunciati gli espedienti e trucchi statistici per arrivare comunque alla registrazione e relativo fatturato (vedi denunce dei Prof Angell, Horton e del Nobel Scheckmann).
Sono previste gravissime sanzioni disciplinari e pecuniarie ai ricercatori che, come il Prof Di Bella, senza il benestare di comitati etici, intraprendano studi clinici e ricerche scientifiche, anche se in autonomia e autofinanziati. In pratica con questi decreti è finita la libertà non solo di cura ma di ricerca. Hanno creato le condizioni per cui solo le multinazionali saranno autorizzare a finanziare studi clinici finalizzati alla registrazione di farmaci con procedure di cui si conoscono e sono stati denunciati gli espedienti e trucchi statistici per arrivare comunque alla registrazione e relativo fatturato (vedi denunce dei Prof Angell, Horton e del Nobel Scheckmann).
I “comitati etici” sono
eletti dagli stessi circoli di potere politico-economici, che gestendo le
commissioni ministeriali, e le carriere, decidono linee guida e prontuari
coercitivi e vincolanti. I progressi ottenuti dal Prof. Di Bella nella cura dei
tumori conosciuti dal pubblico, avevano portato nel 1997 e 98, ad una
mobilitazione della gente. Sotto la pressione dell'opinione pubblica nel 1998,
fu approvata la cosiddetta “legge Di Bella” (articolo 3, comma 2 D.L. n. 17 del
23 febbraio 98, conv. con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1998, n. 94), che
consentiva al medico di prescrivere al di fuori dei vincoli burocratici
ministeriali secondo scienza e coscienza, in base alle evidenze scientifiche.
Anche per questo è stata grossolanamente falsificata la sperimentazione del Suo
metodo nel 1998.
La Legge Finanziaria 2007
(al comma796, lettera Z), ha abrogato questa disposizione di legge in base alla
quale per 9 anni i medici hanno potuto prescrivere farmaci di cui esisteva un
razionale d’impiego scientificamente testato, ma ignorato dalle commissioni
ministeriali. Il Prof Di Bella che era stato emarginato dai circoli di potere
politico accademici, oltre che per i risultati ottenuti, è stato tanto odiato e
vilipeso da questi signori anche perché è stato in grado di bloccare per 9
anni, il programma di asservimento della terapia e della ricerca alle logiche
di potere e del fatturato e di recuperare la dignità e autonomia del medico da
condizionamenti commerciali.
Particolarmente appropriato al Prof Di Bella
l’aforisma di Terenzio: ”Obsequium amicos, veritas odium parit”, che
tradotta letteralmente, significa: "L’adulazione procaccia amici, la verità
attira l'odio" (Terenzio,
Andria, a. I, sc. I, verso 68). Chiarificatrice e rilevante sul piano umano e
scientifico la biografia del Prof Di Bella “il poeta della scienza” Casa
editrice Mattioli tel 0524 530383, così come lo scritto sull’etica medica del
Prof Di Bella
http://www.metododibella.org/it/notizie/2015-10-31/L-Etica-professionale-secondo-il-Prof.-Luigi-Di-Bella.html#.VknOSfBd5D8.
http://www.metododibella.org/it/notizie/2015-10-31/L-Etica-professionale-secondo-il-Prof.-Luigi-Di-Bella.html#.VknOSfBd5D8.
Se la gente non si rende
conto, se non si mobilita, e non si crea un movimento di opinione, non violento
ma attivo e deciso a rivendicare diritti fondamentali e valori irrinunciabili,
come nel 1998, si assisterà ad una continua progressione della speculazione
indiscriminata sulla sanità, con totale assoluto disprezzo della verità, della
salute e della vita. Quanto mai attuale l’affermazione di George Orwell “Nel
tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”.
Per i
tanti genuflessi in zelante e servile adorazione di ogni moda, prodotto
pseudoculturale e scientifico proveniente dal mondo anglosassone, era
inconcepibile, irritante, provocatorio, che un italiano, emarginato dal mondo
accademico e dai circoli di potere, in piena autonomia, senza finanziamenti
statali, senza i milioni delle vendite nelle piazze di azalee, arance, ortaggi e
verdure varie, questue televisive e “giornate della vita” malgrado
l’atteggiamento sempre più minaccioso e intimidatorio del potere, abbia osato
sfidare colossi e santuari mondiali della ricerca oncologica, gigantesche e
inutili cattedrali, generose e instancabili dispensatrici di illusioni e di
morte, (basta considerare la fine di tre componenti della più nota famiglia di
imprenditori italiani, di Pavarotti, di Raissa Gorbaciova, di re Hussein,
ecc...), e abbia intuito, concepito, formulato e praticato, in piena autonomia,
la prima terapia veramente causale, razionale, scientifica, efficace, tollerata,
nella patologia neoplastica.
Giuseppe Di Bella
Nessun commento:
Posta un commento