Fin dai tempi delle molteplici rivoluzioni francesi del 1800, il Nuovo Ordine Mondiale, attraverso i suoi agenti provocatori, abilmente scelti tra gli studenti grazie alla loro tipica immaturita` emotiva e stupidità. Come strumenti di sconosciuti ed inarrivabili leader/personaggi del momento, i manifestanti universitari fungono da perfetto “ariete” contro una precisa politica del governo.
Questo perché gran parte degli studenti modello, i cosiddetti “migliori e più brillanti”, pensano che le questioni di Stato e della società possono migliorare grazie al loro intervento; purtroppo sono cosi` pieni di se` da non capire di essere sfruttati per secondi fini; e` abbastanza presuntuoso pensare che i loro piccoli capricci possano essere il motore del “cambiamento” nel mondo. Una volta portato a termine il presunto “cambiamento” , i piccoli marmocchi vengono scartati come limoni usati – da sostituire nella prossima “causa”.
Senza i media che ne celebrano le gesta, questi incompetenti bimbi comunisti non verrebbero ascoltati.
Con la semplice pressione di un pulsante, la
CIA o qualche gruppo minore di sinistra, possono usufruire di legioni
di mocciosi per protestare contro questa o quella “ingiustizia” (del
giorno). Per eventi importanti, come le “rivoluzioni colorate”, i flash
mob degli studenti possono essere mescolati con folle di operai del
sindacato e agitatori pagati da ONG (Organizzazione Non Governativa). I
media corrotti poi provvederanno ad etichettare queste manifestazioni
come “proteste spontanee”. In questi casi, una volta che la folla
diventa numerosa, le autorità possono introdurre atti di violenza, cosi`
da poter invocare “violazioni dei diritti umani” chiedendo “sanzioni”, o
anche “no fly zone” (come in Libia) da parte di quei scribacchini
prezzolati.
Ecco come questo gioco macabro, questa frode diabolica, questa truffa sediziosa di “rivolte studentesche” funziona davvero.
L’Università della CIA a Langley offre programmi di borse in tutto il globo.
Chile/Usa/Hong Kong
Italia/Egitto/Iran
Germania Malesia Australia
Brasile/Ungheria/Ucraina
Turchia/Bulgaria/Myanmar (Burma)
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