Le persone si dividono in tre categorie: quelli che vedono, quelli che vedono solo se gli si indica, quelli che non vedono nemmeno se gli si indica. (Da Vinci)
Nella storia si sono registrati molti casi di psicosi spontanee di massa, ma in questo periodo sono molto più interessanti le psicosi indotte e organizzate. I cambiamenti collettivi sono possibili solo manipolando la coscienza collettiva. Per manipolarla è necessario controllare i mezzi di informazione di massa, che sostituiscono completamente il giudizio e la percezione individuali del mondo. Nella società moderna il potere mediatico è persino più importante di quelli legislativo esecutivo e giudiziario. 

Egitto, Tunisia, Libia e Ucraina sono le prove definitive di come, con l’aiuto del “quarto potere”, sia possibile rovesciare gli altri tre. E anche nel fatto che siamo veramente entrati nella società dell’informazione. Ove si sia veramente in grado di controllare tutta l’informazione trasmessa e di escludere tutti i punti di vista alternativi, questa informazione diventerà una (nuova) realtà per la maggior parte delle persone. E se tutti dicono che la terra è piatta, la terra è piatta. E se la pensi diversamente possono farti fuori. 

Abbiamo quindi una psicosi di massa organizzata. Questo non significa che i singoli individui soffrano di psicosi o siano malati o matti. Al contrario, molti di loro sono molto colti e del tutto ragionevoli nelle scelte di vita quotidiana. Parliamo di psicosi perché la logica va in tilt in modo selettivo solo su certe questioni (l’ “irrazionalità” è legalizzata) e dà credito al punto di vista di un soggetto autoritario o del gruppo di riferimento (“trasferimento di responsabilità”).

Appena si toccano qui temi specifici, la ragione si disinserisce come se fosse saltato un impianto elettrico per un corto circuito: “credo perché è assurdo” (Tertulliano) “il Fuhrer pensa per tutti noi” (Goebbels). Gli esperimenti con l’elettroshock di Stanley Milgram, che voleva capire la natura della psicosi di massa nella Germania Nazista, hanno rappresentato un ottimo esempio di quello che è possibile fare per trasformare una persona del tutto normale in un criminale.

Perché è stato possibile il colpo di stato del Maidan e come è cominciata la catastrofe nazionale ucraina? Era davvero impossibile prevedere che le persone che presero il potere sarebbero state costrette ad inventare nemici interni ed esterni per conservarlo? Davvero non si sapeva che quando avrebbero ottenuto il governo avrebbero alzato i prezzi di tutte le merci e avrebbero svenduto tutto, compresa la sovranità? Come è stato possibile che gli Ucraini tutto questo lo leggessero, lo ascoltassero, lo sapessero, ma si siano fatti comprare per così poco? Perché si sono comportati in modo così irrazionale? Perché siamo di fronte ad una psicosi di massa indotta o, per dirla diversamente, una trasformazione in morti viventi.

Come è possibile trasformare una persona ordinaria, normale, perbene, buona e non stupida tanto da far si che si rallegri per gli omicidi ed il terrore e che sia fiera del fatto che nel suo paese imperversa il caos? Se nell’estate 2013 fosse stato possibile domandare agli Ucraini se erano pronti ad assistere alla esecuzione rituale di altri Ucraini, che raccoglievano firme per la riforma costituzionale, al bombardamento di artiglieria e di aviazione delle città ucraine del Donbass, la schiacciante maggioranza avrebbe risposto: “Certo che no! E’ una follia!”. Ma già nell’estate del 2014 molti di loro avevano preso a considerare una cosa normale il bombardamento delle città ucraine e l’uccisione dei cittadini Ucraini per farli rimanere Ucraini. Ed è così sino ad oggi.

Cosa ha reso possibile tutto questo, da un punto di vista psicologico? Molto semplicemente, siamo di fronte ad uno spostamento dei limiti di ciò che la morale pubblica considera accettabile (la c.d. “finestra di Overton“, nota da tempo). E’ giusto andare in piazza dopo che degli attivisti sono stati picchiati? Certo, si tratta di una protesta contro un sopruso. E’ giusto, in nome della causa, attaccare dei poliziotti, dagli fuoco, schiacciarli con i bulldozer? Certo, visto che sono corrotti e ostacolano l’affermazione della giustizia. E’ giusto cominciare ad ucciderli? Certo, è giusto visto che alcuni di noi, quando li hanno attaccati, sono rimasti feriti. Ed è giusto, al fine di consolidare il nostro successo, cominciare ad arrestare e uccidere quelli che non hanno voluto la “nostra giustizia”, quelli che ci hanno ostacolato nello stabilirla? 

Certo, è giusto, sonno traditori, perché non sono stati dalla nostra parte, non hanno voluto la nostra giustizia. 

Ma è giusto cominciare ad uccidere quelli che non vogliono vivere con noi in questo paese, dopo tutti gli assassinii, i roghi e gli arresti? Certo, sono terroristi e separatisti, che si oppongono alla nostra “società della giustizia” per la quale abbiamo lottato. Ed è giusto cominciare a sterminarli in massa, se non consentono ad essere uccisi e arrestati e ci resistono? Certo, è giusto, perché in questo modo si affermerà il Nuovo Ordine! Così, passo dopo passo, un ordinario, pacifico borghese pieno di illusioni liberal democratiche diventa un ordinario fascista. E non pensate che questo sia possibile solo in Ucraina!

Perché le persone non tornano tutte e subito alla visione originaria? Perché ciascuna persona, dopo avere fatto una scelta, persino se questa scelta è sbagliata, di solito e propensa a giustificarla e non vuole ammettere i propri errori. E poi ci sono anche quelli che non possono tornare alla normalità: nessuno di quelli che sono stati sconfitti, hanno portato il paese alla catastrofe e organizzato il caos riconosce la propria colpa. 

Pensano che tutto il problema stia nella “debolezza” del potere, che uccideva ed uccide in misura insufficiente. I poliziotti “berkut” [unità di polizia antisommossa n.d.r.] per loro non sono esseri umani. E gli abitanti del Donbass e della Crimea non sono uomini, ma gentaglia. E queste persona,e che considerano la violenza sul prossimo una norma, sono molto intellettuali, molto spirituali, stanno accanto a voi, nel vostro cortile, al lavoro, nella vostra famiglia. Alcuni di loro, milioni, sono diventati fascisti ideologicamente convinti.

Per quelli che non vivono in Ucraina: immaginate di vivere in una società composta di persone che, per esempio, tessono le lodi del cannibalismo. I vostri timidi tentativi di spiegare che questo non è normale vengono presi per indizi certi che voi “siete rimasti indietro nel tempo”. Se provate è spiegare che avete studiato questo tema per dieci anni (il cannibalismo) e che siete uno specialista, ricevete la stessa risposta. Il cannibalismo diventa di moda, viene diffuso nei canali centrali della TV, e improvvisamente vi rendete conto che i vostri amici di vecchia data non lo disprezzano affatto. E loro tutti assieme vi condannano perché anche voi non siete come loro, non siete diventati cannibali, non condividete i “valori progressisti” di tutti gli altri. 

Pensano di me: “Aspettiamo che gli torni il senno”. Ma, cari miei, il mio senno è perfettamente a posto. Siete voi che in un solo anno siete passati dalle proteste contro la democrazia corrotta al sostegno per la dittatura degli oligarchi e per il totalitarismo. E alcuni di voi sono anche fieri di questa infamia….

Avere una coscienza incorrotta da queste parti non è solo fuori moda, ma anche pericoloso. E’ pericoloso persino mettere un “mi piace” a quello che scrivo. Ecco lo choc principale. Sono molto spaventato dai morti viventi. Non sono spaventato da “settore destro”, dalle molotov, dalle truppe corazzate che entrano nelle città della mia infanzia, dai bombardamenti delle nostre città con aviazione e artiglieria, dalle bugie totali dei mass media, e nemmeno dalle feroci esecuzioni dei dissidenti di Odessa e Kherson. Sono molto spaventato dai milioni (!) di persone simpatiche che diventano simili a bambole ghignanti, come se i loro cervelli fossero stati mangiati da parassiti che hanno lasciato nelle teste solo slogan. Dai i cristiani che pregano gli stermini di massa. Dagli intellettuali che sostengono la teppaglia armata e aggressiva.

All’improvviso ho capito che le persone buone ed intelligenti intorno a me erano una mia illusione, una mia proiezione mentale, un mio autoinganno. Ho vissuti in un mondo fantastico dove le maggioranza delle persone era ragionevole  e buona, ed aspirava alla pace ed alla conoscenza. Invece le persone reali sono così. 

Davvero. E questo mi spaventa.

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Estratto dall’articolo di Konstantin Daragan apparso su Astrology Online il 6 luglio 2014
Traduzione in Italiano da una lettrice di Kiev che ha chiesto l’anonimato per Sakeritalia.it