Tracciato di pietre sull'isola di Gotland (Svezia)
Courtesy of www.geomancy.org
Incisione rupestre nella Rocky Valley, a nord di Tintagel in Cornovaglia (Inghilterra)
Courtesy of www.geomancy.org |
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Incisione su una moneta di Cnosso (Isola di Creta)
Simbolo sacro degli indiani Hopi (tribù del Pueblo nel sud-ovest degli Stati Uniti)
Simbolo ritrovato a Sibbo, in Finlandia
Simbolo presente nel tempio di Kom Ombo (Egitto)
Labirinto gentilmente segnalatoci da Daniele Zeri.
Per ulteriori dettagli su questo ritrovamento, vedi più in basso
Labirinto gentilmente segnalatoci da Stefano F.
Tracciato di pietre a St. Agnes, isole di Scilly, Regno Unito
Disegno presente a Pompei, Italia; è accompagnato dalla scritta "Hic habitat Minotaurus" (qui abita il minotauro)
Labirinto gentilmente segnalatoci da Oyvind
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Fotografia del labirinto di Naquane
L'incisione forma un meandro, in cui è possibile seguire tutto un percorso, dall'entrata all'uscita: un labirinto, dunque. Sovviene, in proposito, la leggenda del re cretese Minosse, che fece costruire un edificio labirintico, nel quale tenere prigioniero il Minotauro, mostro dal corpo umano e dal capo taurino, che Teseo riuscì ad uccidere con l'aiuto di Arianna e del suo filo. Questo labirinto di Naquane è sovrapposto ad una più labile figura umana. Alcuni studiosi attribuiscono il labirinto al repertorio rituale del mondo agricolo, connesso in qualche modo con i periodi della semina e del raccolto e, perciò, anche con i cicli solari. Altra interpretazione aggancia il simbolo a percorsi iniziatici. Notevoli le analogie con immagini dello stesso tipo presenti nel mondo etrusco.
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Schematizzazione del labirinto di Naquane
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INTERPRETAZIONE |
"...Su questa montagna aveva la sua dimora uno degli uomini primordiali di quella terra, nato dal suolo; si chiamava Evenor e aveva una moglie chiamata Leucippe, ed essi avevano un'unica figlia, Cleito. La fanciulla era già donna quando il padre e la madre morirono; Poseidone si innamorò di lei ed ebbe rapporti con lei e, spezzando la terra, circondò la collina, sulla quale ella viveva, creando zone alternate di mare e di terra, le une concentriche alle altre; ve ne erano due di terra e tre d'acqua, circolari come se lavorate al tornio, avendo ciascuna la circonferenza equidistante in ogni punto dal centro, di modo che nessuno potesse giungere all'isola, dato che ancora non esistevano navi e navigazione...".
Ed ancora:
"...(i sovrani di Atlantide) innanzitutto gettarono ponti sugli anelli di mare che circondavano l'antica metropoli, e fecero una strada che permetteva di entrare ed uscire dal palazzo reale. E fin da principio eressero il palazzo nella dimora del dio e dei loro antenati, e seguitarono ad abbellirlo di generazione in generazione, dato che ciascun re superava, all'apice della gloria, colui che l'aveva preceduto, sino a fare dell'edificio una meraviglia a vedersi, sia in ampiezza che in bellezza. E, partendo dal mare, scavarono un canale largo trecento piedi, profondo cento, lungo cinquanta stadi, che arrivava alla zona più esterna creando un varco dal mare fino a essa che divenne un porto; e il varco era abbastanza ampio da permettere l'entrata alle navi più grandi. Inoltre, a livello dei ponti aprirono gli anelli di terra che separavano gli anelli di mare, creando uno spazio sufficiente al passaggio di una trireme per volta da un anello all'altro e ricoprirono questi canali facendone una via sotterranea per le navi; infatti le rive furono innalzate di parecchio sopra il livello dell'acqua. Ora la più grande delle zone, cui si poteva accedere dal mare tramite questo passaggio, aveva una larghezza di tre stadi e la zona di terra che veniva dopo era altrettanto larga; ma le due zone successive, l'una d'acqua, l'altra di terra, erano larghe due stadi e quella che circondava l'isola centrale era di uno stadio soltanto. L'isola su cui sorgeva il palazzo aveva un diametro di cinque stadi..."
Ed ora coloriamo di marrone tutta la figura (espandiamo le striscie di terra), aggiungendo il grande canale citato da Platone che congiungeva gli anelli al mare:
Coloriamo infine le varie parti, in modo da evidenziare le zone della città, descritte in maniera accurata da Platone nel Crizia:
A - Anello di terra principale | E - Secondo porto |
B - Anello di terra minore | F - Grande porto |
C - Cittadella | G - Canale per il mare |
D - Porto interno | H - Quartiere mercantile |
Se si trattasse veramente della mappa della città di Atlantide, la sua grande diffusione significherebbe la presenza, in passato, di notevoli legami tra il mondo atlantideo e le varie popolazioni, se non addirittura una diretta discendenza di queste ultime da Atlantide, dopo che venne annientata da una spaventosa catastrofe.
Monete cretesi (300-100 a.C.)
Immagini simili al labirinto si ritrovano un po' ovunque; ecco un'incisione che si trova su un blocco di basalto non lontano dal cerchio di pietre e dal cimitero di cumuli di Cauldside Burn, Kirkcudbright, in Scozia:
Ed ecco ora un "crop circle" (cerchio nel grano), di origine ignota, la cui forma ricorda il labirinto:
Pietra concava di una tomba preistorica a Knowth, in Irlanda:
Incisione gentilmente segnalataci da Dean Davis
Altri labirinti simili sono raffigurati qui di seguito:
Fotografia del labirinto alla Troy farm |
Labirinto di Julian's Bower, nei pressi del villaggio di Alkborough (Inghilterra) |
di Mirko Elviro
Per altre informazioni sui labirinti nel mondo, visitate il sito:
http://www.geomancy.org/labyrint
fonte: http://mmmgroup2.altervista.org/i-labiri.html
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