giovedì 19 settembre 2013

IL MISTERO DEL LABIRINTO

 Questo simbolo rappresenta  un vero e proprio mistero: compare infatti in luoghi e tempi diversissimi tra di loro. Il suo significato è un mistero. Alcuni studiosi ritengono che si tratti di un "percorso rituale", confinandolo così al campo religioso-mistico. Altri vedono in esso la rappresentazione di un cervello umano. Ma nessuno di essi sa fornire una spiegazione accettabile sulla sua così grande diffusione nel mondo e in tempi così distanti tra loro. Vediamo ora una breve lista dei luoghi in cui il labirinto è stato ritrovato:
 


Tracciato di pietre sull'isola di Gotland (Svezia) 
Gotland
Courtesy of www.geomancy.org
 
Decorazione su vaso etrusco ritrovato a Tragliatella, in Italia  
Etruschi
Vaso

Incisione rupestre nella Rocky Valley, a nord di Tintagel in Cornovaglia (Inghilterra) 
Tintagel zoom
Tintagel
Courtesy of www.geomancy.org
 


Incisione su una moneta di Cnosso (Isola di Creta) 
Moneta di Cnosso



Simbolo sacro degli indiani Hopi (tribù del Pueblo nel sud-ovest degli Stati Uniti)
 
Hopi



Simbolo ritrovato a Sibbo, in Finlandia
Sibbo
Simbolo presente nel Manas Chakra (Rajastan, India)
Manas Chakra


Simbolo presente nel tempio di Kom Ombo (Egitto)
Kom Ombo
Labirinto gentilmente segnalatoci da Daniele Zeri.
Per ulteriori dettagli su questo ritrovamento, vedi più in basso
 
Simbolo presente nella "Domus de Jana" di Luzzanas in Sardegna (Italia); è datato 6000 anni circa
Luzzanas
Labirinto gentilmente segnalatoci da Stefano F.
 
Simbolo presente su un frammento di ceramica in Siria
Siria
Simbolo presente su un frammento di roccia ritrovato a Oraibi, in Arizona
Oraibi

Tracciato di pietre a St. Agnes, isole di Scilly, Regno Unito
Scilly
Incisione ritrovata a Padugula, in India
Padugula

Disegno presente a Pompei, Italia; è accompagnato dalla scritta "Hic habitat Minotaurus" (qui abita il minotauro)
Iscrizione di Pompei
Incisione presente su un blocco di granito ritrovato in Inghilterra, detto "the Hollywood stone"
Hollywood stone
Simbolo presente su una tavoletta d'argilla tra le rovine del palazzo di re Nestor a Pylos (Peloponneso, Grecia), datata 1200 a.C.
Tavoletta di argilla di Pylos
Incisione su una roccia a Mogor (Marín, Pontevedra) - Spagna
Labirinto di Mogor (Marín, Pontevedra) - Spagna
Incisione su una roccia a Machu Picchu - Perù
Labirinto di Mogor (Marín, Pontevedra) - Spagna
 
Tracciato di pietre a Rösaring, in Scandinavia
Tavoletta di argilla di Pylos
Labirinto gentilmente segnalatoci da Oyvind
 
Pittura rupestre nel tempio Potash a Tikla, Madhya Pradesh
Labirinto di Mogor (Marín, Pontevedra) - Spagna
 
Miniatura su una bibbia armena (1634) - rappresentazione della città di Gerico
Labirinto di Mogor (Marín, Pontevedra) - Spagna
 


 

UNA NUOVA SCOPERTA

Il parco archeologico nazionale delle incisioni rupestri di Naquane a Capo di Ponte (in Lombardia, Italia) offre una delle manifestazioni di arte rupestre preistorica più importanti del mondo; le figure incise raccolte in quest'area non sono state completamente censite, ma il loro numero è stimato in molte decine di migliaia. Le incisioni coprono un arco di tempo molto vasto, che va dall'Epipaleolitico (10000 a.C. circa) al Medioevo. Su uno di questi megaliti (a metà circa della Roccia Grande) vi è un simbolo che ad una prima occhiata risulta del tutto simile al labirinto.
 
Il labirinto di Naquane
Fotografia del labirinto di Naquane
Sulle guide è riportata questa breve descrizione:
L'incisione forma un meandro, in cui è possibile seguire tutto un percorso, dall'entrata all'uscita: un labirinto, dunque. Sovviene, in proposito, la leggenda del re cretese Minosse, che fece costruire un edificio labirintico, nel quale tenere prigioniero il Minotauro, mostro dal corpo umano e dal capo taurino, che Teseo riuscì ad uccidere con l'aiuto di Arianna e del suo filo. Questo labirinto di Naquane è sovrapposto ad una più labile figura umana. Alcuni studiosi attribuiscono il labirinto al repertorio rituale del mondo agricolo, connesso in qualche modo con i periodi della semina e del raccolto e, perciò, anche con i cicli solari. Altra interpretazione aggancia il simbolo a percorsi iniziatici. Notevoli le analogie con immagini dello stesso tipo presenti nel mondo etrusco.
 
 
Ma la cosa più interessante è che non si tratta di semplici "analogie", ma del fatto che l'immagine speculare dell'incisione N.5 della Roccia Grande è l'ESATTA SOLUZIONE del vero labirinto!

Schematizzazione del labirinto di Naquane
Cosa significa? Nessuno può dirlo. Ciò comunque conferma la conoscenza precisa di questo simbolo anche nel Nord Italia.
 
 
 

ANCHE IN EGITTO

Questo simbolo sembra essere conosciuto veramente ovunque. Una sua rappresentazione è visibile anche nel tempio di Kom Ombo, situato sulle rive del Nilo a circa 50 Km a nord di Aswan (Egitto). E' situato sulla pavimentazione di un corridoio posteriore rispetto al tempio, dove risiedevano i sacerdoti in attesa della funzione. Le guide dicono che questa e molte altre incisioni di vario genere presenti nel sito avrebbero avuto la funzione di "gioco" visto che per i sacerdoti l'attesa poteva durare anche giorni.
 
La segnalazione di questo labirinto e la fotografia ci sono giunte via e-mail da Daniele Zeri (che ringraziamo).
 
 
 

UNA POSSIBILE
 INTERPRETAZIONE

Guardando meglio il labirinto ed avendo presente la descrizione della città di Atlantide fornita da Platone nel Crizia, si può pensare che esso rappresenti nientemeno che la MAPPA della suddetta città! Vediamo come si può giungere alla seguente conclusione. Ricordiamo innanzitutto le parole di Platone in questo brano, estratto dal Crizia:

"...Su questa montagna aveva la sua dimora uno degli uomini primordiali di quella terra, nato dal suolo; si chiamava Evenor e aveva una moglie chiamata Leucippe, ed essi avevano un'unica figlia, Cleito. La fanciulla era già donna quando il padre e la madre morirono; Poseidone si innamorò di lei ed ebbe rapporti con lei e, spezzando la terra, circondò la collina, sulla quale ella viveva, creando zone alternate di mare e di terra, le une concentriche alle altre; ve ne erano due di terra e tre d'acqua, circolari come se lavorate al tornio, avendo ciascuna la circonferenza equidistante in ogni punto dal centro, di modo che nessuno potesse giungere all'isola, dato che ancora non esistevano navi e navigazione...".
 
Atlantide

Ed ancora:
"...(i sovrani di Atlantide) innanzitutto gettarono ponti sugli anelli di mare che circondavano l'antica metropoli, e fecero una strada che permetteva di entrare ed uscire dal palazzo reale. E fin da principio eressero il palazzo nella dimora del dio e dei loro antenati, e seguitarono ad abbellirlo di generazione in generazione, dato che ciascun re superava, all'apice della gloria, colui che l'aveva preceduto, sino a fare dell'edificio una meraviglia a vedersi, sia in ampiezza che in bellezza. E, partendo dal mare, scavarono un canale largo trecento piedi, profondo cento, lungo cinquanta stadi, che arrivava alla zona più esterna creando un varco dal mare fino a essa che divenne un porto; e il varco era abbastanza ampio da permettere l'entrata alle navi più grandi. Inoltre, a livello dei ponti aprirono gli anelli di terra che separavano gli anelli di mare, creando uno spazio sufficiente al passaggio di una trireme per volta da un anello all'altro e ricoprirono questi canali facendone una via sotterranea per le navi; infatti le rive furono innalzate di parecchio sopra il livello dell'acqua. Ora la più grande delle zone, cui si poteva accedere dal mare tramite questo passaggio, aveva una larghezza di tre stadi e la zona di terra che veniva dopo era altrettanto larga; ma le due zone successive, l'una d'acqua, l'altra di terra, erano larghe due stadi e quella che circondava l'isola centrale era di uno stadio soltanto. L'isola su cui sorgeva il palazzo aveva un diametro di cinque stadi..."
 
Atlantide
Ed ora proviamo ad elaborare l'immagine del labirinto. Coloriamo alternativamente le linee del labirinto di azzurro (acqua) e di marrone (terra), operando una piccola modifica al centro:

Ed ora coloriamo di marrone tutta la figura (espandiamo le striscie di terra), aggiungendo il grande canale citato da Platone che congiungeva gli anelli al mare: 

Coloriamo infine le varie parti, in modo da evidenziare le zone della città, descritte in maniera accurata da Platone nel Crizia:


A - Anello di terra principale E - Secondo porto
B - Anello di terra minore F - Grande porto
C - Cittadella G - Canale per il mare
D - Porto interno H - Quartiere mercantile

Se si trattasse veramente della mappa della città di Atlantide, la sua grande diffusione significherebbe la presenza, in passato, di notevoli legami tra il mondo atlantideo e le varie popolazioni, se non addirittura una diretta discendenza di queste ultime da Atlantide, dopo che venne annientata da una spaventosa catastrofe.
 
Monete cretesi
Monete cretesi (300-100 a.C.)

Immagini simili al labirinto si ritrovano un po' ovunque; ecco un'incisione che si trova su un blocco di basalto non lontano dal cerchio di pietre e dal cimitero di cumuli di Cauldside Burn, Kirkcudbright, in Scozia:
 
Labirinto di Cauldside Burn

Ed ecco ora un "crop circle" (cerchio nel grano), di origine ignota, la cui forma ricorda il labirinto:
Crop Circle

Pietra concava di una tomba preistorica a Knowth, in Irlanda:
Crop Circle
Incisione gentilmente segnalataci da Dean Davis

Altri labirinti simili sono raffigurati qui di seguito:
Simili 1
Simili 2
Troy farm
Fotografia del labirinto alla Troy farm
  Julian's Bower
Labirinto di Julian's Bower, nei pressi
del villaggio di Alkborough (Inghilterra)


di Mirko Elviro

Per altre informazioni sui labirinti nel mondo, visitate il sito:  
http://www.geomancy.org/labyrint  

fonte: http://mmmgroup2.altervista.org/i-labiri.html





 

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