lunedì 5 maggio 2014

Morire per l’Euro, o quali benefiche conseguenze, uscendone?

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Renzi, per la trovata elettorale degli 80 euro ai lavoratori che guadagnano meno di 1500 euro al mese, ha deciso di vendere qualche vecchia auto blu, svendere gli ultimi asset pubblici, aumentare di 10 miliardi l’anno la tassazione sugli immobili, tagliare altri 800 milioni nella Sanità, fingere di tagliare gli stipendi dei dirigenti pubblici (celebre il caso Moretti, poi passato a Finmeccanica, con stipendio addirittura aumentato), ridurre le detrazioni alla fasce più deboli, ed il tutto per non toccare il vero problema: La perdita della Sovranità Monetaria, ed i 100 miliardi di spesa per interessi sul Debito pubblico, pagati annualmente alle Banche che comprano i nostri Titoli di Stato, risultato della perdita della stessa sovranità monetaria, a causa della quale compriamo denaro che potrebbe stampare lo Stato, dalla Bce, e non lo compriamo al costo d’emissione (20 cents a banconota) ma al costo del valore nominale delle banconote (50,100, 500 euro) + appunto gli interessi che come scritto sopra, ammontano a 100 miliardi l’anno. 


E come se non bastasse, oltre a questo immenso regalo alle Banche (questa è la truffa che chiamano Crisi) esse mettono al passivo il valore nominale dei soldi che prestano a strozzo agli Stati, quando vi dovrebbero mettere solo i costi d’emissione, e facendo ciò, insieme alle speculazioni, si ritrovano piene di passività ed allora, intervengono gli stati dell’Eurozona a riversare altre migliaia di miliardi nelle loro Casse, naturalmente indebitandosi a morte, per comprare quei soldi dalle stesse Banche. Tant’è, che negli ultimi 4 anni, sono finiti nelle casse delle Banche, oltre 5000 miliardi di Euro, gentilmente concessi dai governi dell’Eurozona, col sangue dei loro popoli. 

Quindi, non è certo una Crisi dovuta all’essere Pigs, cioè troppo spendaccioni nel Welfare, come dicono Euroburocrati, pifferai televisivi e della carta stampata e politicanti italiani, che dal 2008 gridano prima alla crisi mondiale, poi smentiti dai fatti che evidenziano ogni giorno di più, la crescita esponenziale della Cina, che si appresta a diventare la prima potenza economica al mondo entro l’anno, come evidenziato dallo studio odierno presentato dalla Banca Mondiale, quella del Brasile, ormai quinta potenza economica al mondo, con un tasso di disoccupazione che si attesta al 5% (mai così basso nella sua storia), e oltre 40 milioni di uomini tolti dalla povertà, dal duo Lula Da Silva- Dilma Rousseff, che destina il 75% degli introiti petroliferi, in Welfare e Sanità. 

Che dire della Russia, settima potenza economica mondiale, anch’essa in buona crescita anno dopo anno, e dell’Argentina, che dopo aver fatto default, grazie alle politiche ultraliberiste imposte dal Fmi (le stesse attuate nell’Eurozona), di cui un certo Padoan era responsabile per il paese sudamericano, ha chiuso con questo istituto usuraio e grazie ai governi presieduti da Nestor prima, e da sua moglie Cristina dopo, si è ricostruito letteralmente un paese distrutto e che oggi invece è in grandissima espansione, con una crescita che dal 2003 si attesta dall’8 al 10% annuo, con una disoccupazione ridotta dal 34% al 3,5%, con una produttività industriale aumentata del 300% e con un tasso di povertà diminuito del 55%.

In generale, vi è una crescita di tutti i Brics, in particolare dell’India, ormai prossima a diventare la terza potenza economica mondiale, così questi delinquenti dei media, della politica e dell’Euroburocrazia, nonchè i loro padroni Banchieri, hanno dovuto fare retromarcia, parlando di crisi del Sud Europa, dovuta ad un’eccessiva spesa sociale, che avrebbe fatto esplodere il debito pubblico in Grecia, Portogallo, Spagna ed Italia, come che fosse un peccato mortale, assicurare ai popoli di quest’area, un presente appena dignitoso. Così a partire dal 2008, hanno imposto l’Austerity, che a loro detta, avrebbe frenato l’insostenibile aumento dei debiti pubblici. 

Per chi conosca un minimo di scienza economica, questa è un’aberrazione assoluta, in quanto il taglio della spesa pubblica, fa aumentare il debito, non lo riduce, perchè diminuendo di un punto percentuale la spesa pubblica, il Pil crolla dell’1,5%. E visto che il debito si misura in rapporto al Pil, il calcolo è presto fatto, tant’è che i risultati sono sotto gli occhi di tutti, con il Pil italiano che in 5 anni, ha perso il 9%, di cui il 5 negli ultimi 2 anni, anni in cui da Mario Monti in poi, l’Austerity è stata applicata in modo a dir poco brutale. Per non parlare delle condizioni sociali del popolo italiano, con 800 mila cassintegrati, 350 mila esodati (caso esistente solo in Italia), disoccupazione aumentata di 5 punti percentuali in 2 anni, il 50% della popolazione disoccupata, inoccupata o esodata, disoccupazione giovanile al 43%, aumentata di 15 punti in questi ultimi 2 anni, e con punte del 70% nel Sud e nelle isole, l’80% dei giovani lavoratori precari, 2 milioni di sfiduciati, 1 italiano su 3 povero, mentre 7 milioni di italiani non riescono a mettere insieme 1 pasto completo, nell’arco di 48 ore. 

Chiaramente tra i disoccupati, non figurano gli studenti e gli sfiduciati, altrimenti il tasso salirebbe di parecchio. Questi sono alcuni dei risultati della perdita della Sovranità Monetaria e della conseguente Austerity. E come se non bastasse, i Signorotti ed i Banchieri dell’Eurozona, anzichè fare retromarcia, ed ammettere i crimini commessi, invocano ancora più Austerity e perdita di quel minimo di sovranità rimasta, come soluzione alla Crisi truffa, da loro provocata, col loro motto più “Europa”, che altro non è che il compimento del piano dei Banchieri, il governo unico dittatoriale Eurista, al quale, al dire il vero siamo molto vicini, visto che Commissione Europea e Bce decidono tutte le politiche economiche, finanziarie, di bilancio e monetarie, con la prima che ha dominio assoluto anche per quanto riguarda le politiche di difesa, agricole, della pesca, dello spazio Schengen e di vicinato. Ed ingiuriano ed accusano di complottismo e demagogia, quei pochissimi che in buona o in cattiva fede, nei media di regime, cercano di far emergere un minimo di verità, oltre a fare Terrorismo psicologico sugli effetti che si avrebbero con un’eventuale uscita dall’Euro.

Ecco cosa accadrebbe realmente se ci liberassimo da questa gabbia infernale dell’euro: la nuova moneta, con tutta probabilità, verrebbe svalutata del 20%, per essere in linea col valore reale della nostra economia (lo stesso euro andrebbe svalutato della stessa percentuale, per essere il linea col valore dell’economia dell’eurozona, ma come sancito dal trattato di Maastricht, non può essere svalutato, ragion per cui, vengono sempre più svalutati i salari), il che darebbe nuova spinta alle esportazioni, facendo aumentare quindi la produttività del paese, con conseguenti benefici occupazionali. I conti correnti resterebbero in euro (a meno che questa moneta non crollasse), e man mano la gente andrebbe a cambiare i propri soldi nella nuova valuta, per pagare le tasse e per gli scambi e pagamenti commerciali, creando un forte domanda di nuova moneta, che quindi aumenterebbe nettamente di valore. 

Le merci verrebbero anch’esse svalutate in linea con la nuova moneta, quindi costerebbero di meno, non facendo perdere nulla del potere d’acquisto al popolo italiano (che ne ha perso invece parecchio con l’Euro), ed inoltre le merci importate, avrebbero uno sconto in linea sempre con la svalutazione della moneta. Insomma ai Terroristi dell’Euro che paventano spauracchi, come valore dei salari dimezzati, perdita della metà dei propri soldi, rispondiamo coi fatti e diciamo che restando nell’Euro, stiamo perdendo tutto, a cominciare dalle nostre vite, con 500 suicidi accertati, con 500 mila imprese fallite negli ultimi 2 anni, il 25% della produzione industriale perso, insieme al 30% degli investimenti produttivi dal 2008. Certo, per i delinquenti Euristi, ammettere ciò, sarebbe come firmare la loro condanna a morte e così, continuano per la loro strada, che porta alla nostra morte. D’altronde, come ha detto Mario Draghi, qualche mese fa, l’Euro è una gabbia chiusa a tripla mandata, dalla quale nessuno potrà uscire, perchè lui ed altri, su questa gabbia hanno investito tutto…


Angelo Fontanella


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