martedì 7 ottobre 2014

La Germania manda i suoi parà in Ucraina per raggiungere la pace

La Germania manda i suoi parà in Ucraina per raggiungere la pace

“La Germania manderà i suoi militari in Ucraina, per la prima volta dall’invasione nazista del 1941 che causò milioni di vittime”. Questa notizia è stata pubblicata giorni fa dal britannico “Daily Mail”. Angela Merkel, scrive il quotidiano, ha deciso di assumersi il cordinamento degli sforzi europei per il raggiungimento della pace in Ucraina.
 
Fino a questo momento, ricordando il ruolo svolto dalla Germania nella Seconda guerra mondiale, Berlino non si decideva ad affidare ai suoi militari una missione di pace. Il “Daily Mail” fa ricordare che l’ultimo conflitto mondiale è costato la vita, tra civili e militari, a quasi 7 milioni di cittadini della ex Ucraina sovietica.

Dopo la pubblicazione in questione, il tedesco “Der Spiegel” ha definito il quotidiano britannico “foglio scandaloso”. Infatti, il “Daily Mail” non fa parte delle testate rispettabili e il parallelo da esso tracciato, tra la nuova iniziativa della Germania per l’Ucraina e le azioni dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale, difficilmente può ritenersi opportuno, anche se, certamente, le tragiche pagine della storia non devono mai essere dimenticate.

La notizia, diffusa anche da altre testate europee, prende spunto dalle parole del ministro della Difesa della Germania, Ursula von der Leyen, che giorni fa ha dichiarato che il suo paese è pronto a “fornire sostegno” di cui l’Ucraina ha bisogno. In un’intervista alla televisione tedesca ARD, nel corso della quale si è parlato dei “punti caldi” del pianeta, ella ha osservato che i detti focolai di tensione impongono alla Germana di “prendersi le sue responsabilità”. La signora Leyen è stata categorica: “Siamo in grado di farlo”.

In particolare la Germania intende inviare nel Sud-Est dell’Ucraina un gruppo di 200 paracadutisti che dovranno garantire la sicurezza della missione OSCE che sta lavorando nel paese e controllare la tregua tra l’esercito governativo e le forze delle due repubbliche autoproclamate. Ai deputati del parlamento tedesco Ursula von der Leyen ha detto che i militari avranno in dotazione dei droni tipo “Luna”, ma non ne ha precisato la quantità. Negli stessi giorni si è saputo che la Germania invierà anche degli aiuti umanitari. Il convoglio di oltre 100 camion provenienti da 17 città tedesche, carichi di materiali da costruzione, coperte, abbigliamento invernale e apparecchi di riscaldamento, deve arrivare al centro di smistamento di Kiev già entro questa settimana. Il valore complessivo di questi aiuti umanitari ammonta ad oltre 10 milioni di euro.

Il tutto potrebbe sembrare perfettamente normale e umano. Tuttavia, nel contesto della realtà che esiste oggi nel Donbass, entrambe le missioni di Berlino fanno sorgere interrogativi. Chi, ufficialmente, ha chiesto ai militari tedeschi di venire a “controllare la situazione” nell’Est? Come sappiamo, la decisione sull’invio delle forze di pace nei punti caldi del pianeta spetta all’ONU. In questo caso invece, a detta di Andrey Lysenko, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell’Ucraina citato dal settimanale “Der Spiegel”, “finora non c’è stata nessuna iniziativa per la presenza delle truppe tedesche in Ucraina”.

Se però i militari della Germania non avranno lo status ufficiale di una forza di pace, come li dovremo considerare? In particolare, come potranno controllare il confine con la Russia effettivamente controllato dalle forze delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk? In precedenza i miliziani avevano già dichiarato che i droni che cercheranno di sorvolare il loro territorio saranno abbattuti.

Adesso, formalmente, è tregua. Ma la calma potrebbe crollare in qualsiasi momento. Quanto agli aiuti umanitari, secondo le dichiarazioni dei rappresentanti ufficiali sono destinati alle città controllate da Kiev. Invece servono soprattutto agli abitanti delle due repubbliche autoproclamate, dove molti centri abitati sono stati trasformati in rovine.

La signora von der Leyen ha informato che i particolari della missione militare in Ucraina saranno concordati con la Francia. Significa ciò che anche i parà francesi parteciperanno al “controllo della situazione” al confine con la Russia? L’esperto militare, direttore della rivista “Nazionalnaya oborona” (Difesa nazionale), Igor Korotchenko, sottolinea:
Siamo testimoni di un graduale coinvolgimento della NATO nella crisi ucraina. Il conflitto viene internazionalizzato. Mi sorprende il fatto che la Germania abbia deciso di inviare in Ucraina dei paracadutisti, piuttosto che degli esperti e medici per indagare sul massacro dei civili ad opera delle forze ucraine. L’invio di una forza di pace della NATO in Ucraina signfica la continuazione della guerra. In sostanza si tratta di occupazione dell’Ucraina da parte della NATO.
Secondo il capo della diplomazia tedesca Frank-Walter Steinmeier, “nulla è stato ancora deciso”, perché prima si deve rispondere a difficili quesiti politici e legislativi. Oggi non è stato deciso ancora nulla, ma domani?


Oleg Severghin 

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