Il documento contiene l'inaccettabile caratteristica
della Russia come un aggressore e si valutano una serie di misure
dell'indebolimento politico, economico e militare della Russia. Il
principale contenuto della Risoluzione 758 presentata alla Camera dei
rappresentanti sono i miti e le offese degli USA.
La
risoluzione contiene "16 pagine della propaganda di guerra", scrive
sulla sua pagina di Facebook Ron Paul, direttore dell'Istituto per la
pace, membro della Camera dei rappresentanti. Lui esamina in dettaglio
dei singoli paragrafi del documento, definendo le accuse mosse contro la
Russia prive di fondamento e non corrispondenti alla realtà.
Cosicché
il paragrafo 3 accusa la Russia di invasione dell'Ucraina e condanna la
violazione della sovranità di quello stato. "Con i nostri sofisticati
satelliti, capaci di leggere una targa dallo spazio, avrebbero potuto
fornire video e foto di questa invasione russa", - ironizza Ron Paul.
Per
quanto riguarda la "violazione della sovranità", allora la
partecipazione degli USA al rovesciamento del governo eletto
dell'Ucraina non era forse tale, si pone lui la domanda. "Noi tutti
abbiamo sentito il vanto di Viktoria Nuland, assistente al Segretario di
Stato che gli USA avevano speso 5 miliardi di dollari per il cambio del
regime in Ucraina", - scrive Ron Paul.
Nel paragrafo 14
si afferma con certezza che il Boeing malese, precipitato in Ucraina, è
stato abbattuto con un missile lanciato dai "combattenti filorussi".
Intanto il rapporto ufficiale sull'investigazione di questa tragedia
sarà presentato soltanto entro l'anno prossimo, mentre in quello
preliminare manca la conclusione che l'aereo è stato abbattuto da un
missile, e non si accusa una delle parti, fa notare Ron Paul.
Il
paragrafo 22 afferma che la Russia ha invaso la Georgia nel 2008,
tuttavia le indagini condotte dall'UE hanno dimostrato è stata proprio
la Georgia ad aver iniziato le azioni militari ingiustificate contro la
Russia, e non viceversa, come fa notare il membro della Camera dei
rappresentanti. Lui ritiene che, evidentemente i deputati non abbiano
letto la risoluzione prima della votazione.
La
risoluzione, secondo il parere di Ron Paul, parzialmente sembra essere
comica, ad esempio, laddove gli USA accusano la Federazione Russa di
"acquisizione illecita delle informazioni" sul governo americano, dopo
le rivelazioni di Snowden sulle dimensioni dello spionaggio americano in
tutto il mondo.
Ladislav Zemanek, vice-presidente del
partito Democrazia Nazionale, ritiene che la "Risoluzione contro la
Russia, approvata dalla Camera dei rappresentanti, sia in realtà una
triste testimonianza del livello al quale si sono abbassati gli USA, i
quali, una volta, sarebbero potuti essere campione della libertà e
democrazia. E' un'ennesima testimonianza di un gravame smisurato della
politica americana, in seguito a ciò essa non corrisponde assolutamente
alla realtà ed è soltanto la manifestazione dell'orgoglio, superbia,
voracità e aggressività del ceto al potere degli USA e dei gruppi ad
essi legati".
La risoluzione chiede alla Russia di
smettere di intromettersi negli affari interni dell'Ucraina. Per ora
però negli affari interni si intromettono soltanto gli USA e l'UE,
aggiunge il politico. Gli americani chiedono il disarmo dei cosiddetti
separatisti ed è questa la condizione per la pace in Ucraina.
Probabilmente la pace si sarebbe istaurata, ma sarebbe preceduta dal
genocidio della popolazione locale che non si sarebbe rassegnata al
potere di Kiev, ha detto Ladislav Zemanek.
E' evidente
che gli americani stiano cercando di isolare la Russia, indebolirla e
creare una situazione d'instabilità all'interno del paese che porterebbe
al cambio del potere. La liquidazione della Russia è un antico
obiettivo geopolitico dell'Occidente, ha continuato il politico. Sembra
semplicemente risibile uno degli ultimi punti, che tra gli USA e la
Russia devono essere le relazioni di mutuo vantaggio, basate sul
rispetto dell'indipendenza e sovranità di tutti i paesi. Gli avvenimenti
degli ultimi 25 anni dimostrano che le autorità degli USA hanno
costantemente trascurato questi principi e dopo la disgregazione
dell'URSS hanno deciso di impadronirsi del mondo intero e imporgli i
suoi pseudovalori. Grazie, non ne abbiamo bisogno. Noi cammineremo per
la nostra strada, conclude Zemanek.
Srdža Trifkovič,
politologo serbo, redattore della sezione di politica estera della
rivista americana Chronicles non ritiene che la risoluzione sia
dichiarazione o formalizzazione di una nuova "guerra fredda". Questa
guerra è continuata da sempre, con il primo allargamento della NATO, con
il secondo… Lo scopo di questo gioco geopolitico è di far circondare la
Russia dagli stati avversari, costituiti sulle rovine dell'URSS, per
poi cambiare il regime nella stessa Mosca.
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