Un Universo Stratificato di Energia, mondi a strati come una cipolla
Nei sogni degli antichi stregoni apparivano
spesso entità che sembravano emanare energia propria appena il
sognatore li isolava dagli altri elementi del sogno e li faceva oggetto
del suo vedere. Queste entità erano dotate di un proprio campo
energetico che li distingueva dal resto dei particolari del sogno: erano
quindi tanto reali quanto i sognatori che li stavano sognando.
Queste entità erano esploratori provenienti
da altri mondi, che attraverso i canali aperti dai sogni cercavano di
entrare in contatto con altre forme di vita. Si tratta di esseri dotati
di consapevolezza, ma privi di un organismo materiale e che appartengono
ad un mondo parallelo al nostro. Per questo vengono chiamati esseri
inorganici.
Gli esseri inorganici hanno una struttura
energetica molto diversa da quella umana. Come gli umani anche loro
hanno nel loro corpo energetico una piccola fessura di dispersione
energetica che in un’inesorabile conto alla rovescia li porta verso la
morte. Solo che la loro fessura è infinitamente più piccola di quella
umana. Ne consegue che secondo il nostro computo del tempo gli esseri
inorganici possono vivere milioni di anni e, dunque sono dotati di una
consapevolezza estremamente sviluppata.
Gli antichi stregoni videro una grossa
opportunità conoscitiva nell’incontro con gli esseri inorganici e
scesero a patti con loro: grazie al loro aiuto riuscirono a perfezionare
le tecniche del sognare e persino a entrare fisicamente nel
loro mondo spostando il Punto d’assemblaggio in modo tale da imitarne la
struttura energetica.
«In un certo senso si può dire che
divennero pure loro inorganici e quindi quasi immortali, ma a quale caro
prezzo!
Erano finiti in un mondo che poteva esaudire quasi tutti i loro
desideri, eppure anche l’eternità, col passare dei secoli, può diventare
una via di tortura. Molti di quegli stregoni stanno vivendo ancora oggi
in quel mondo parallelo, dal quale però non hanno più via di uscita,
giacché il loro proprio mondo è già da lungo tempo scomparso e
dimenticato. Secondo don Juan, essi erano finiti in una trappola nel
momento stesso in cui avevano accettato il patto con gli inorganici e,
per così dire, avevano sottoscritto un accordo che era tanto vincolante e
seducente quanto l’accordo alla base della nostra socializzazione, una
convenzione che noi abbiamo imparato a prendere e a considerare come
“l’unica vera realtà”. Fortunatamente non tutti caddero nella trappola.
Alcuni degli antichi stregoni furono sufficientemente sobri da non
perdere il controllo della situazione. Quel nuovo mondo in fondo non era
che la conseguenza di una posizione del Punto d’assemblaggio, così come
la nostra realtà, e l’interpretazione di esso null’altro che la
percezione di un flusso di energia. Così decisero di muoversi oltre e
scoprirono che c’erano moltissime altre posizioni che aprivano l’accesso
ad altri mondi, ognuno dei quali tanto reale e vincolante come quello a
noi familiare. Esplorarono questi nuovi mondi e constatarono che erano
disposti come gli strati di una cipolla: ognuno adiacente all’altro.
Ed
il nostro mondo quotidiano non fa eccezione. Tutti questi universi,
ovvero tutte queste posizioni del Punto d’assemblaggio, si dimostrano,
per via della speciale energia che essi generano, particolarmente
stabili e vincolanti, così che da alcuni di essi addirittura non esiste
alcuna via di uscita. Don Juan racconta che intere schiere di stregoni
erano scomparsi e mai più tornati dal loro viaggio, mentre altri avevano
deciso coscientemente di cercare la loro fortuna in quei mondi e
nessuno seppe mai che cosa trovarono.» (1)
Stregoni meno antichi, risalenti a circa
3.000 anni fa riconobbero tra di loro alcuni che erano dotati di una
particolare e potente configurazione energetica: i Nagual.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Nessun commento:
Posta un commento