martedì 28 gennaio 2014

11 Consigli per Far Felici gli Amici che Controllano i Media

Ma volete capirlo o no che i signori che controllano i mass media sono esseri umani come tutti noi, con un cuore ed una sensibilità che bisogna rispettare? Quindi una volta per tutte basta coi discorsi complottardi e cerchiamo di amarli e rispettarli per ciò che sono, cioè degli onesti professionisti della comunicazione.
Ora vi elenco undici consigli per attestargli la vostra stima, il vostro affetto ed il gradimento per le loro trovate geniali.

 
1 - Guardare molta televisione, possibilmente non meno di 3 ore al giorno perché lassi di tempo inferiori non permettono ai nostri amici una adeguata ripetizione dei concetti da inculcare e delle paranoie da suscitare.
 
2 - Tutte le volte che i nostri amici mandano notizie di cronaca nera in cui descrivono nei minimi dettagli come il suocero ha ammazzato la nuora con 600 coltellate e 71 botte in testa, per poi farla a pezzetti, incendiarla e darla in pasto agli squali, non mancare mai di esclamare una tra le seguenti locuzioni:

- "Cazzo, la gente è andata fuori di testa! Dove andremo a finire?"
- "Perdinci, uno al giorno! Una volta queste mattanze erano molto più rare!"
- "Faccio proprio bene a non uscire più di casa, tranne che per andare al lavoro."
- "Ecco cosa succede a furia di fluoruri mercurio e metalli pesanti."
- "Ma quale suocero, questo è un omicidio rituale degli illuminati."
- "Tutto previsto dalle Sacre Scritture. E' l'Apocalisse."
- "Ma cosa vuoi che mi freghi del MES? Qui la gente si scanna come nel Medio Evo!"
- "Esticazzi. Ormai la violenza non mi fa né caldo né freddo. Sono desensibilizzato."

 
3 - Guardare con partecipazione ogni talk show politico in cui un giornalista sprovvisto di palle modera la discussione tra burattini sprovvisti di spessore che si accapigliano su questioni secondarie, confermando implicitamente la loro totale condiscendenza su ogni aspetto di base che ha trasformato la società odierna in una cagata di proporzioni storiche.
 
4 - Ogni volta che i nostri amici annunciano a mitraglia l'introduzione o inasprimento di uno o più tributi vessatori fatti apposta per tosare, frustrare e istigare, farsi venire il sangue acido e la pressione a 300, mandare a fare in culo un familiare incolpevole a piacimento, immaginarsi a capo di un drappello di guerriglieri per la liberazione dalla dittatura bancaria, e poi tirare fuori il brogliaccio domestico e iniziare a fare i conti per vedere da dove fare uscire i soldi per l'ennesima tassa a cazzo di cane. La bombola d'ossigeno che tiene in vita il nonno, ad esempio, costa troppo.
 
5 - (per i maschietti) Tutte le volte che mandano in prima serata qualche mignottone mezzo nudo con l'espressione da troia (leggi: soubrette) non mancare mai di arraparsi al punto da andare sui siti porno per tirarsi una pippa, sperperare energia sessuale e negare alla propria compagna le proprie attenzioni ... non si sa mai che resti incinta!
 
6 - (per le femminucce) Tutte le volte che mandano in prima serata qualche mignottone mezzo nudo con l'espressione da troia (leggi: soubrette), non mancare mai di invidiarla e pensare a programmare una sfilza di allenamenti specifici, trattamenti cosmetici ed interventi di chirurgia estetica per somigliare il più possibile al mignottone. Se possibile fare lo stesso con le proprie figlie femmine in ottica matrimonio con calciatore o altro signore facoltoso.

 
7 - Tutte le volte che mandano un film, qualsiasi tipo di film, accoglierlo come un fatto artistico e culturale, da recensire e criticare come dei veri intellettuali post-moderni, e reprimere il pensiero ribelle secondo cui qualsiasi film non è che una favoletta di merda per adulti, praticamente uguale alle favolette per bambini; roba con cui si viene sedati con l'illusione di vivere le forti emozioni che ormai in prima persona non si vedono più manco col cannocchiale.

 
8 - Ad ogni annuncio di vincita al Super Enalotto o altro gioco d'azzardo in cui si ha una probabilità di vincita su seicentosessantadue milioni (fonte), correre subito a gìocarsi lo stipendio in qualche ricevitoria e sala slot, perché si sa che chi non risica non rosica.
 
8 bis - Quando in periodo di crisi economica fanno uscire un film sui lupi di wall street che intascano milioni di dollari senza fare una mazza e pippano coca dalle chiappe di un mignottone, lasciarsi guidare dalla voglia di imitazione, accendere il pc, collegarsi ad un sito di transazioni finanziarie, scaricarci tutti i risparmi e comprare azioni, così che subito dopo possano crollare mandando in fumo tutto l'investito.

 
9 - Non dubitare di ciò che affermano gli esperti dell'informazione tipo i sondaggisti ed i divulgatori scientifici politici economici e culturali, perché è risaputo che questi esseri semi-divini non sbagliano mai e sono intrinsecamente onesti, in quanto Dio stesso ha infuso in loro la onestà e la conoscenza assoluta. Quindi quando la tv dice qualcosa, prenderla sempre come oro colato, perché la televisione non mente ed è sempre, e sottolineo sempre, al servizio del telespettatore.

 
10 - Quando c'è la partita, spostare ogni impegno compresa la visita al babbo sul letto di morte, e dare avvio allo sfogo di ogni frustrazione. Mi raccomando, non soffermarsi a pensare che il calcio è un'altra presa per il culo perché ogni squadra è forte sulla base dei soldi e del potere politico che ha il suo presidente (tanti saluti al concetto di sport) e che in nazionale vanno solo i calciatori con i migliori agganci e non i più meritevoli. Non soffermarsi a pensare che la propria merdosa squadretta di provincia non potrà mai vincere un piffero, perché non ha abbastanza soldi e mai ne avrà, mentre i presidenti che si susseguono lo fanno solo per sparare proclami a vanvera e intascare contributi, incassi e proventi dalle vendite dei giocatori più bravi. L'importante dopotutto è la fede, mica vedere la propria squadra vincere qualcosa nell'arco di una vita di soldi spesi per pagare biglietti e pay tv.

 
11 - Infine, chiunque abbia un cuore grande così, dimostri la propria generosità e paghi volontariamente il doppio o anche il triplo del canone di abbonamento alla televisione a titolo di attestazione di stima per i nostri cari amici, senza stare troppo a pensare che se il canone fosse una tassa, sarebbe illegittimo in quanto ostativo della libertà di 'informazione' (si fa per dire) per i ceti meno abbienti decretata mediante la Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione europea (Titolo II art. 11) entrata in vigore con il Trattato di Lisbona, e se fosse un abbonamento il suo pagamento dovrebbe essere facoltativo.

 
Signore e signori, buonanotte.
 
 
 

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