mercoledì 23 maggio 2018

Un autografo molto particolare.


Come ti accorgi che esiste “un vertice immanifesto (distaccato) del potere”? Perché ha un certo "stile"...


  
Te ne accorgi dalla “firma” che lascia praticamente ovunque, all’interno della propria giurisdizione. 
E... quando tale “campo d’azione” è assoluto, allora, riguarda l’intero pianeta. 
Il controllo è totale (assoluto) quando ad ogni coordinata globale, a prescindere dalle apparenze (usi e costumi, leggi locali, tradizione, etc.), nella sostanza vige sempre lo stesso tipo di “imprinting(internazionale)”. 

Evadere dal carcere in 10 passi – 10: L’arte di osservarsi


Per quale motivo l’ultima lezione di questo breve “manuale di evasione dal carcere” riguarda il tema dell’auto-osservazione, che di norma ci si aspetterebbe invece come prima lezione? Perché la pratica dell’auto-osservazione viene ampiamente sottovalutata e relegata ai “preliminari” del lavoro su di sé, quando invece è l’attività più difficile da apprendere. L’auto-osservazione è al contempo l’inizio e la fine del lavoro su di sé.

Questo significa che si comincia con l’osservare quotidianamente i comportamenti della macchina biologica sui piani fisico, emotivo e mentale (annotandoli su un diario) e si finisce con l’identificarsi con Dio che osserva tutte le cose create dentro di sé. Stiamo parlando dello stesso processo che diventa sempre più profondo: si genera un osservatore, poi un centro di gravità permanente, poi un’anima... fino a identificare se stessi con il Sé, ossia l’Uno stesso, l’unico grande osservatore.

Le persone in generale non si osservano, nemmeno quelle che dicono di fare un lavoro su di sé. Conosco esperti di meditazione, terapeuti esseni, master reiki, dotti esoteristi... e tutti si vantano di essere su un percorso spirituale, ma in realtà ciò che manca a tutti è la volontà di osservarsi, di chiedersi: «Perché sto agendo in questo modo? Perché sto dicendo questa frase? Che rapporto ho con il denaro? Che rapporto ho con il sesso?».

Aboliamo i vaccini obbligatori, misura inaccettabile”: presentata proposta di legge


È stata presentata in Senato una proposta di legge per l'abolizione dell'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola, sancito dalla cosiddetta legge Lorenzin.

“L’esclusione dai servizi educativi e dalle scuole dell’infanzia dei minori non vaccinati della fascia d’età 0 - 6 anni quale provvedimento sanzionatorio previsto dal decreto legge Lorenzin è del tutto discriminatorio, irrazionale e ingiustificato in assenza di motivi sanitari”, ha affermato il senatore Paolo Arrigoni, primo firmatario del disegno di legge presentato al Senato insieme ai colleghi del gruppo Lega.  “Questa misura coercitiva è inaccettabile – continua Arrigoni - anche perché crea una disparità di trattamento rispetto ai minori di età compresa tra 6 e 16 ai quali la cacciata da scuola non si applica per il medesimo inadempimento, e rompe il patto di fiducia tra cittadini e istituzioni, creando le premesse per la nascita di conflitti sociali”.

Appunti sulle leggi dinamiche della prosperità. (Catherine Ponder)



FORMARE UN VUOTO PER LA SALUTE

Ogni volta che formerete un vuoto, la sostanza dell'universo vi si riverserà dentro per riempire il vuoto creato. Questa legge si applica a ogni piano dell'esistenza, spirituale, mentale e fisico. Un uomo stava molto male e non riusciva a guarire con nessuna cura medica finchè un giorno si ricordò della legge del vuoto e capì che forse qualche emozione o attitudine mentale doveva essere rilasciata.

Divenne molto calmo e chiese a Dio di rivelargli cosa egli dovesse rilasciare, e così facendo gli venne in mente un uomo col quale aveva diversi problemi di rabbia e del quale aveva parlato molto male. Cosi iniziò a dichiarare, mentre era ancora nel letto
"IO ti perdono pienamente e liberamente. Io ti lascio andare e ti libero. Il nostro incidente è perdonato, concluso e finito per sempre. Non voglio farti del male. Sono libero e tu sei libero e tutto fra noi è di nuovo a posto". 
In breve sentì una grande pace e in poco tempo fu guarito.

Il Debito Pubblico Italiano è la”sola”da restituire agli speculatori

Salvini con Vladimir Putin

Il nuovo governo italiano (in via di formazione) ha reso pubblico il suo programma economico, per grandi linee ed in un primo momento era trapelato (da illazioni) che il documento conteneva in particolare il requisito della cancellazione da parte della UE di 250 miliardi di euro del debito pubblico dell’Italia e di far liberare il paese da numerose restrizioni di regole imposte dalla UE. Altrimenti, Roma minacciava di lasciare l’area dell’euro per tornare alla lira italiana (anche se poi smentito).

In realtà a nostro avviso i 250 miliardi non basterebbero poichè dovrebbe essere richiesto alla BCE di cancellare per lo meno 1/3 del debito ovvero quella parte dovuta agli interessi ad usura accumulati negli anni.


Sosteniamo infatti che il nuovo governo italiano, per essere credibile come governo sovranista ed anti-sistema, dovrebbe richiedere all’UE di cancellare 1/3 del debito pubblico. Questa richiesta è giustificata dal fatto che lo Stato ha iniziato a pagare interessi da usura sempre più elevati da quando (nel 1981) i potentati finanziari imposero all’Italia la scissione Tesoro-Banca d’Italia e da allora lo Stato ha cominciato a finanziarsi tramite i mercati e iniziando a pagare interessi sempre più elevati.

Che cos'è la decrescita



Per capire cosa sia la decrescita, e come possa costituire il fulcro di un paradigma culturale capace di orientare sia le scelte di politica economica, sia le scelte esistenziali, è necessario in via preliminare fare chiarezza su cosa è la crescita economica.

Crescita e decrescita: la differenza tra merce e bene

Generalmente si crede che la crescita economica consista nella crescita dei beni materiali e immateriali che un sistema economico e produttivo mette a disposizione di una popolazione nel corso di un anno. In realtà l’indicatore che si utilizza per misurarla, il prodotto interno lordo, si limita a calcolare, e non potrebbe fare diversamente, il valore monetario delle merci, cioè dei prodotti e dei servizi scambiati con denaro. Il concetto di bene e il concetto di merce non sono equivalenti. Non tutti i beni sono merci e non tutte le merci sono beni.

La frutta e la verdura coltivate in un orto familiare per autoconsumo sono beni qualitativamente migliori della frutta e della verdura acquistate al supermercato. Ma non passano attraverso una intermediazione mercantile, per cui non sono merci. Soddisfano il bisogno di nutrirsi in modi più sani e più gustosi dei loro equivalenti prodotti per essere commercializzati, non sono stati prodotti con veleni e prodotti di sintesi chimica, non hanno impoverito l’humus, non hanno contribuito a inquinare le acque, ma fanno diminuire il prodotto interno lordo perché chi autoproduce la propria frutta e verdura non ha bisogno di andarla a comprare.

Dalla malattia alla benattia

(Immagine presa dal web)
La maggior parte della gente vive nell'inconsapevolezza, nell'automatismo e negli schemi mentali. Le persone tendono a re-agire in base a schemi comportamentali acquisiti tramite l'educazione-programmatica e ripetuti nel tempo all'infinito.

Succede però che, quando non si è coscienti dei propri comportamenti re-attivi, si tenderà a vivere da automi all'interno di un circolo vizioso che causerà parecchio stress all'interno della mente, prima e, di conseguenza, sulla fisiologia dell'organismo in un secondo tempo. Questo schema di pensiero stressante potrà portare, se tenuto negli anni, ad uno squilibrio energetico, comunemente definito "malattia" dalla medicina allopatica.

L’ultima intervista di Carlos Castaneda


“Los Angeles. Che fine ha fatto Castaneda? Perché è sparito? E’ prigioniero? Si è suicidato? E’ morto vent’anni fa su un pullman messicano? Sono veramente suoi gli ultimi libri? Queste e altre fantasie sono fiorite attorno all’antropologo di origine peruviana  divenuto scrittore di culto attorno al ’68, dopo aver raccontato i propri anni di full immersion  nella stregoneria messicana; un mistero alimentato dalla sua effettiva sparizione dalla pubblica scena, oltre che dall’assenza di foto (salvo una che lo ritrae studente) e di registrazioni audio e video.

Carlos Castaneda, settantadue anni, si è materializzato sulla porta di un piccolo ristorante francese, il Moustache Café di Westwood, il volto seminascosto da un berretto nero ben calcato in fronte. Dopo un mese di fax e telefonate con i suoi agenti, rinvii e un contrordine dell’ultima ora, Castaneda era lì, il 12 novembre 1997, per concedere una delle rarissime interviste della sua vita al riparo dei mass media, la prima, dopo decenni, a un giornale europeo. Non alto, asciutto, carnagione bruna, capelli grigi e lisci, un po’ arruffati, occhi scuri in moto perpetuo, volto capace di modulare espressioni più varie come i comici del muto.

L’Internet delle Cose, il 5G, un gioco per cretini e controllori ossessivi (Jon Rappoport)


Vasto quanto il pianeta, onnicomprensivo, interconnesso, automatizzato, regolato: l’Internet delle Cose è il sistema dei sistemi che è stato portato online dall’apparato di trasmissione dell’emergente apparato 5G wireless, dove in termini di individuo e famiglia, la tua casa sarà riempita di dispositivi connessi a internet. Lavatrici, asciugatrici, termosifoni, condizionatori d’aria, frigoriferi, tostapane, televisioni, fornelli, sistemi di sicurezza, auto, etc.
Un grande sogno allo zucchero filato prende vita. Oh ave al glorioso futuro! La tua casa sarà automatizzata, si gestirà da sola. Schiaccia un pulsante. Non serve altro
In un precedente articolo, mi sono occupato dei pericoli che il 5G pone alla salute. Qui analizzo il sogno da enuresi,  tecnocratico, che sta prendendo vita.

In uno stadio iniziale, tutti i dispositivi registreranno (ti spieranno) le interazioni che avrai con loro ed osserveranno il tuo uso della corrente.

Tu, re nel tuo castello, sarai in grado di ticchettare una chiave di controllo che metterà in moto tutti i dispositivi.

Farai in fretta a scoprire che, mentre gli upgrade verranno fatti automaticamente, non potrai disattivare la rete elettrica di casa tua. E’ li… e ci resterà.

GLI EUROPEISTI INVOCANO IL GOLPE- per salvare la Democrazia, ovvio.


Da quel che ho capito io, Mattarella non vuole i ministri che gli propone l’alleanza di governo.

Dicono che continua telefonare a Draghi per avere, diciamo, istruzioni o pareri: “Conti ti va?”.  Draghi: Per carità, e chi lo conosce. E’ incompetente. E’ un tecnico (i media ripetono: incompetente, troppo tecnico, ha falsato il suo curriculum)

NON ABBASTANZA competente.