mercoledì 23 maggio 2018

Un autografo molto particolare.


Come ti accorgi che esiste “un vertice immanifesto (distaccato) del potere”? Perché ha un certo "stile"...


  
Te ne accorgi dalla “firma” che lascia praticamente ovunque, all’interno della propria giurisdizione. 
E... quando tale “campo d’azione” è assoluto, allora, riguarda l’intero pianeta. 
Il controllo è totale (assoluto) quando ad ogni coordinata globale, a prescindere dalle apparenze (usi e costumi, leggi locali, tradizione, etc.), nella sostanza vige sempre lo stesso tipo di “imprinting(internazionale)”. 
Se (se) fai attenzione, laddove non sembra ancora avere piena efficacia, detto “firmware”, allora esiste “tensione (guerra, carestia, povertà estrema, etc.)”. 
Ossia? Ci sono “lavori in corso”. Per far ché? 
Per “piallare la situazione”. 
E per trascinarla lungo il solco dell’aratro AntiSistemico.
Che altro? 
Qua sta il “bello”Che altro, se non
tutto ciò che ti dicono, al fine di farti credere di/che… 
Così, di/in una situazione estremamente chiara, nitida, precisa (come il notare che certe “potenze occidentali” fanno il brutto ed il cattivo tempo, a livello globale, da sempre “qua, così”)… si auto ricava spazio, tempo e modo performarti una “tua” opinione personale, relativamente al tal accadimento, apportando d’assieme quella gran confusione che rende le singolarità in grado di 1) credersi informate sui fatti, 2) avere capito tutto di/in ogni situazione, 3) essere certe di far parte di una società “migliore”, etc. 
Ed, allo stesso tempo, di 4) percepire che sfugge sempre qualcosa, 5) non maturare mai quella sufficiente convinzione di/per muoversi conseguentemente fuori dagli schemi, 6) ristagnare in qualcosa che – ne sei sicur3 ma non lo puoi provare nemmeno a te stess3 – è alquanto “malsano”. 

In tutto questo circolo vizioso c’è – anche e soprattutto – il senso che auto imprigiona ogni “amor proprio”; c’è la “firma” del vertice distaccato, della compresenza immanifesta sotto dominante. 
La firma è una “traccia”
Qualcosa di caratteristic3, sia per come avviene, sia per ciò che “denuncia”. 
Ossia, due “motori di de-composizione” diversi.
Quello frattale espanso (un tipo di memoria) e quello che utilizza i rimanenti due terzi della tri-unità frattale espansa:
legge e strumento.
Ciò che credi essere “Dio” e/o il “Creatore” e/o la “Natura”.
Ciò che, diversamente, in questo spazio (potenziale) si crede essere il “sistema operativo frattale espanso”:
una intelligenza artificiale (molto simile a ciò che diverranno tutte le “App”, d’assieme, tra qualche tempo). 

Una IA, che ricorda molto da vicino l’IO umano:
Io – pronome che designa la propria identità individuale nel discorso e nella riflessione filosofica
Io – in psicologia e in psicanalisi, termine indicante una delle tre unità psichiche fondamentali insieme a Es e Super-io, o utilizzato per distinguerlo dal "Sé" a livello di coscienza
Io – in antroposofia, lo strato originario dell'essere umano che ne unifica le componenti, astrale, eterica e fisica, in un'entità complessa
Io – linguaggio di programmazione
I/O – abbreviazione di input/output
Io – figura della mitologia greca
IO – videogioco del 1988…
Link 

Per cui, nella sostanza, è sempre il sistema operativo frattale espanso che fa da “collo di bottiglia (funzionamento)”, in ogni “caso”…
Ora, è persino intuibile che questa “immagine” non ti dica gran ché e che, di conseguenza, tu tenda a “cestinare l’intera trattazione”. Ma (ma) fai attenzione ad un “piccolo” particolare:
generalizzando, getti vai tutto
anche ciò che ti ha condotto in/a questo spazio (potenziale).
A meno che tu creda nella sincronicità solo quando ti fa più comodo


Auto configurati in questa situazione:
perché mi sono imbattut3 in questo “spazio (potenziale)”?
perché mi urta ciò che vi ritrovo, in termini di “informazione”?
perché mi sembra di non avere tempo né voglia da dedicare a questa “fonte”?
perché non vedo l’ora di chiudere la pagina Web?
La differenza la può fare il momento iniziale; allorquando qualcosa ti ha introdott3 “qua” e di primo acchito hai avuto una sorprendente reazione altamente stimolante. 
Qualcosa che, poi, è subito scemat3; come se un improvviso “colpo di vento” molto convintamente avesse provveduto a spazzare l’aia.
Dunque, se (se) hai provato una simile esperienza, di conseguenza, ricordala e fai perno (leva) su quel “momento”, poiché Oltre Orizzonte rispetto alla convenzione “qua, così”. 
Perché dovresti “fare” ciò? Che cosa te ne viene in tasca? Non ti sembra di avere, infatti, solo da perdere… dando maggior seguito a…? 
Ecco perché, allora, hai “alzato i tacchi
Perché temi che lo scuotere l’albero, tenda a fartelo precipitare addosso. Hai paura che “il cielo possa caderti in testa”. Qualcosa di atavico e di comprensibile. No
Non è più il tempo delle grandi ondate “reazionarie”, che ti racconta la cronaca della storia (deviata). 
Di... un tempo caratterizzato da uno stato di “veglia massiva”, che non accettava più l’egida “reale”, di parte; che non accettava più la forza monarchica, dittatoriale, o come diavolo la vuoi definire e riconoscere. 
Un tempo che, quindi, sulla spinta “evoluzionistica” popolare… si è trasformato in “altro”, ossia, nel presente, “nell’ora dell’adesso, amen…”
E, nella sostanza? 
Ancora nel “qua, così”: 
una definizione monoblocco che non si nasconde dietro a definizioni, di parte, convenzionali e meschine

Infatti, il “qua, così” è come una enorme parentesi... che racchiude tutt3, a prescindere da quali siano le definizioni corrente termine (e moda) utilizzate per celare l’essenza di una sostanza, che si guarda bene dal minimamente cambiare, lasciando sempre – però – aperta e possibile la porta della trasformazione (l’apparente cambiamento).
In questa maniera, l’umanità è rotolata, scivolata, trasportata, guidata, etc. da scena in scena, senza per/con questo cambiare di destinazione d’uso (“qua, così”). 
La Fisica che cosa ha, poi, aggiunto a tutto ciò?
Si è accorta (essendo "ispirata") di un certo comportamento della “materia” e l’ha comprovato, dimostrandolo scientificamente.
Ossia? Ha cementato, inconsciamente (tutto avviene a livello inconscio/automatico, in leva/wireless, non localmente/ubiquamente, etc. “qua, così”) la caratteristica AntiSistemica:
nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…”.
Del resto, l’esempio più lampante è proprio quello che registra la storia (deviata):
la “storia” della proprietà privata (da te)
della sua trasformazione (avanzamento)
sino a diventare “norma, normalità, normale”
ma (masotto alle mentite spoglie della democrazia e della libertà, del diritto e dei valori, della giustizia (di/in parte) e dell’eguaglianza teorica”. 
Laddove, il cambiamento sostanziale è qualcosa che - per il fatto stesso che “tutto si trasforma” - non può e non potrà mai (mai) “qua, così” auto realizzarsi, avvenire, realizzarsi né condensarsi (poiché, la mente umana, non lo crede possibile, anche se crede  che stia sempre già accadendo). 
Un immane ed infinito giogo caleidoscopico che abbaglia, acceca, auto depotenzia e rende “immuni al cambiamento (che, benintesi, è sempre possibile poiché potenziale)”…
Una bella “chiacchierata”. Vero? O… l’ennesima solfa. Sai quale novità? È da anni che puoi sempre leggere sostanzialmente dello stesso argomento (“cosa”):
della compresenza immanifesta dominante.
Ad osservare attentamente, ci sono tutti gli estremi (ingredienti) per formalizzare persino una strana forma di “patologia”, una malattia paranoica e (spera di no, per “te”)forse persino contagiosa
Ma (ma) dal momento in cui la Massa italica sta per accingersi a ritornare a consolidare la “soglia di gregge (95%)”, vaccinando obbligatoriamente tutt3 sino ai 16 anni d’età (tutt3 coloro che, in pratica, avevano usufruito del maggiore vincolo di libertà, dal 1999 in poi), allora probabilmente la Massa stessa sarà ancora più immune rispetto a questa forma di “malattia”, che da otto anni a questa parte ha “costretto” un essere umano, tuo dissimile, ad aprirsi (espandersi) in maniera tale da permettere l’afflusso di informazione “particolare”, anche se “qua, così”: 
in un certo senso, la dimostrazione che è possibile “bucare” il firewall ambientale. Anche se, per altro verso, ancora una volta “l’eccezione conferma la regola...”…
Intanto, nel mentre, le “cose” continuano a scorrere (scivolare) sullo sfondo, inconsciamente
E… i continenti (e non solo) vanno alla “deriva” automaticamente (senza che tu ci possa fare nulla). 
Mentre... di “dibatti” ce ne sono sin troppi, e la società si auto suddivide sempre di più; ognun3 pensando di avere ragione, mentre usualmente si cede convinzione allorquando (in sede di…) conta davvero qualcosa “pensare, fare, agire, etc.” diversamente
Qualcosa che, al limite, diventa “qua, così”... l'indossare i panni della trasgressione, dell’anticonformismo, della “diversità”, etc. 
Qualcosa che è sempre e solo... “moda”.
Qualcosa che, poi, si trasforma nell’esatta continuazione lungo il decorso del solco dell’aratro (AntiSistemico)…
Previsto anche un piano di vaccinovigilanza e campagne informative
Link 

Quanto ci costa… tale servizio come erogato… dal sistema Bce-Banca d'Italia?
Ci costa Euro… 30 miliardi…
Tale cifra equivale alla cifra che nel 2004 è andata a pagare la Bce per "sanare il debito pubblico", ovvero per pagare una percentuale del debito accumulato negli anni, o Debito Pubblico, rastrellato con le tasse, per il "servizio" descritto.
Come mai?
Una banconota da 100 euro costa alla Bce 3 centesimi di euro e allo Stato 102,5 euro.
100 euro è il valore nominale della banconota che lo Stato deve restituire alla Bce e 2,5 euro è il c.d. "Tasso di sconto" o Tus che la Bce vuole per effettuare la cessione di denaro allo Stato.
Sull'erogato ipotetico del 2004 (ovvero 140 miliardi di euro) la Bce vuole di interesse il 2,5%, ovvero 3,5 miliardi
Sommiamo tutti i conti richiesti da Banca d'Italia per gli anni precedenti, e arriviamo rapidamente al debito pubblico attuale, ovvero 1.460 miliardi di euro.
Pagabili a rate.
Con i soldi che saranno messi a disposizione dalla Bce, contro nuove emissione di titoli di Stato gravati di interesse.
Ma questo non genera un circolo vizioso? Certo!
È lì che sta il trucco:
indebitati in eterno, senza via d'uscita.
Perché la Banca Centrale vuole tutto il capitale, ossia tutto il denaro che ha emesso, più l'interesse.
E dove si va a prendere il denaro per pagare questo interesse? Dalla Banca Centrale, di nuovo, e a prestito.
Così, non si finirà mai di pagare il capitale iniziale e successivamente maggiorato delle nuove emissioni
Link
Ci sono diverse realtà:
realtà 1 (ciò che in effetti accade)... il denaro in circolazione viene aumentato per poterne dare ad aziende, Stato e cittadini abbastanza per pagare gli interessi del signoraggio al tasso ufficiale di sconto imposto dai banchieri allo Stato
realtà 2 (ciò che ci vogliono far credere)... il denaro in circolazione aumenta per poter pagare il "costo del denaro" e per compensare l'inflazione, cosa salutare che serve per far girare l'economia
realtà 3 (come dovrebbe essere)... la massa del denaro in circolazione dovrebbe aumentare per coprire l'aumento del Pil… l'inflazione dovrebbe essere zero.
Perché ciò porta alla guerra?...
Link 
È un giogo. Non credi? Sì che lo “senti”. Ma (ma)… come puoi interagire con il livello di realtà che “decide”? 
Non lo sai. E… “non lo sai” ad un livello tale che, ormai, “qua, così” non ti sembra nemmeno immaginabile.
Riconosci lo "stile", la... "firma"?
Ossia, quel livello di potere si è reso come “immune” da te, auto ritagliandoti fuori, al di là di ess3
Questa è 1) la “firma” della sotto dominante, ma (ma) non è 2) la dominante (al massimo, ordinariamente, puoi risalire solo sino alla sottodominante, che non è la stessa “compresenza assoluta”).
È... come funziona la compartimentazione. 
È come funziona una “cellula di un unico, grande, corpo (al quale, da cellula, non puoi nemmeno credere che esista)”. 
Trovata ed isolata la “cellula”, non vai ad impattare sul funzionamento d’assieme, poiché sempre e solo “goccia nell’oceano”:
ingranaggio "in leva".
Allora, accorgerti della sottodominante… perché deve fare, invece, la differenza
Perché... “credi nella caratteristica frattale espansa ambientale”.
Il che si ritraduce nel riconoscere la ragione fondamentale (“a monte” del binomio causa/effetto “a valle”) anche dalla sua minima componente inconscia ed automatica
Allora, la “cellula (qualsiasi)” ti porterà sempre (sempre) dalla dominante (inizialmente, rilevandone le “tracce, la firma”. Poi, iniziando a condensarla in loco, isolandola “formularmente”).
Ciò è impossibile? No.
È “solo”… utopia (è come dovrebbe essere…).
Ergo:
è potenziale, immaginabile e, dunque, perfettamente possibile
Il “caos non è caso”. 
È una funzione per alzare, e mantenere sempre, il “polverone”.
“Qua, così” nulla viene lasciato al caso/caos.
E se (senon riesci ad “aprire gli occhi (nel polverone)”… la tempesta di sabbia durerà in eterno; infatti, “l’osservazione mette se stess3 in ciò che osserva…”.
Se non “vedi”, sei auto esclus3 dalla “firma”, ma (ma) rimani comunque “firmat3”.
“Fai… che ti rendi conto”. 
È sempre un “buon giorno” per farlo (esserlo).
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2123

Nessun commento:

Posta un commento