mercoledì 23 luglio 2014

La tragedia del Boeing: Kiev sta nascondendo le tracce

La tragedia del Boeing: Kiev sta nascondendo le tracce

Il Ministero degli Esteri russo è soddisfatto della risoluzione adottata alla vigilia del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il dipartimento ha osservato che questo incidente che ha coinvolto un aereo passeggeri di linea dovrebbe essere studiato da un organismo internazionale autorevole come l'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile (ICAO).
 
Le autorità di Kiev sono tenute a garantire la sicurezza degli esperti e fermare i combattimenti nella zona del disastro.

Le milizie di Donetsk, subito dopo l'incidente, hanno dichiarato una tregua nel raggio di 40 km dalla zona dell’impatto del Boeing-777. Anche il presidente ucraino ha promesso di cessare le ostilità. Tuttavia, più tardi, il leader degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che la cosiddetta "operazione anti-terrorismo", si scopre, non interferisce con il lavoro degli esperti e le forze aeree ucraine hanno lanciato subito un attacco missilistico a Shakhtersk un posto nelle vicinanze della tragedia. Gli esperti internazionali sono rimasti a Kharkov e Donetsk: condurre una ricerca sotto i bombardamenti non è incluso nella loro missione.

Ma nelle responsabilità delle autorità di Kiev è inclusa la chiusura dello spazio aereo sul territorio dove ci sono le operazioni militari, sottolinea il presidente della commissione per l'aviazione civile del Consiglio pubblico del Servizio del controllo del trasporto russo, il plurionorato pilota dell'URSS Oleg Smirnov:
Perché l'Ucraina, essendo uno stato membro dell'ICAO, ha gravemente violato le norme esistenti? Nei documenti ICAO si dice che lo Stato deve fermare i voli sopra il territorio in cui si svolgono azioni militari. Qui è l'inizio di questo disastro. Ma nessun segnale dall’Ucraina, dagli Stati Uniti o dall’Europa arriva ancora su questo tema.
Il fatto è il seguente: perché a questo aereo è stato ordinato con un comando da terra di scendere da 35.000 a 32.000 piedi? Ci sono prove che il primo cambiamento nel percorso dell’aereo di linea malese sia stato eseguito dai controllori di volo della Polonia, poi si sono uniti i colleghi ucraini. E il fatto che l'inchiesta sullo schianto non è ancora iniziata è un fatto senza precedenti, secondo gli esperti: di solito inizia il giorno stesso. Anche se la piena responsabilità del rispetto di tutte le formalità è del Paese nel cui spazio aereo è avvenuto l'incidente. Tuttavia, a Kiev si sono dimenticati, oggi, di tutte le manifestazioni di responsabilità. Kiev non ha fretta di istituire neanche la commissione statale per indagare sulla tragedia, come è consuetudine in tutti i Paesi civili. Ciò può essere spiegato solo con il fatto che le autorità ucraine sperano di coprire in qualche modo le loro tracce, dice il capo del centro russo di prove in volo Ruben Yesayan:
Ci sono informazioni che la voce del rapporto con il dispaccio ucraino è stato preso dal Servizio di sicurezza ucraino. Anche se era necessario creare immediatamente una commissione statale e presentare i primi documenti di che cosa parlavano a bordo con la terra. I detriti scagliati per 15-20 km suggeriscono che il cedimento strutturale sia avvenuto in aria. Se succede il malfunzionamento tecnico, l'equipaggio cerca di salvare l'aereo, la vita delle persone e sempre riesce a comunicare. Ma l'esplosione a bordo ha immediatamente distrutto il velivolo non permettendo all'equipaggio di riferire nulla a terra.
Nonostante il fatto che tutti gli Stati occidentali con una sola voce dichiarano la necessità delle indagini oggettive della tragedia, ci sono dubbi che esse saranno eseguite. Nel corso della storia siamo sicuramente in compagnia di un'altra informazione provocatoria dice il direttore generale del Centro per le valutazioni strategiche Sergej Grinyaev.
Dire se sarà garantito un passaggio sicuro agli esperti sul luogo della tragedia, è difficile. Penso che non è nell'interesse soprattutto di Kiev. Quando causa dell'incidente è una partecipazione chiara e diretta dei sceneggiatori, infatti, su cosa bisogna indagare? Tutti i passi che vediamo ce lo confermano. Il colpevole è già stato trovato: è la Russia, che come già detto è fuori da qualunque indagine. E ora il compito principale è nascondere le vere cause della tragedia.
Se nel caso della Siria e dei famigerati "attacchi chimici" l'Occidente ha cercato di soddisfare almeno una parvenza di obiettività, in Ucraina i trucchi diplomatici sembrano averli dimenticati. Davanti alle telecamere inquadrano sparatorie sui civili, città rase al suolo, aerei abbattuti e poi Kiev dichiara atrocità della “milizia filo-russa”. Qui e ora, quando i rappresentanti della Repubblica di Donetsk hanno passato alla delegazione della Malesia le scatole nere del Boeing, il democratico esercito ucraino è andato in attacco con carri armati contro Donetsk. E ha scelto come obiettivo la stazione dove stava avvenendo il trasferimento.

Vladimir Putin in una riunione del Consiglio di sicurezza russo ha espresso indignazione per tali comportamenti da parte delle autorità ucraine. Il leader russo ha esortato Kiev a rispettare almeno le norme fondamentali della decenza e un cessate il fuoco. Secondo Putin, i singoli Stati utilizzano i meccanismi di concorrenza a livello internazionale. Per fare questo, si utilizzano le capacità dei servizi di intelligence, utilizzando moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione, canali dipendenti organizzazioni "tascabili". Mosca, a sua volta, saprà adeguatamente rispondere a queste minacce.
 

Igor Siletskij 


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