mercoledì 30 luglio 2014

Una Strage Silenziosa in India

Duri con i Deboli … il caso dell’India ...
Mentre l’India fa alte questioni di principio nei confronti del nostro piccolo paese sull’affaire Marò, lascia che centinaia di migliaia di agricoltori muoiano suicidi a causa dell’espansione di sementi OGM.
La questione è al tempo semplice e disgustosa. Abbiamo assistito alle snervanti polemiche legali e giustizialiste sull’affaire Marò, che stazionano in attesa di ‘giustizia’ sui suoli indiani, tra cavilli giuridici, lotte diplomatiche ed interventi addirittura presidenziali in merito. La sostanza è che il governo indiano si fa ‘bello’ nei confronti del suo popolo per una questione mediaticamente importante (i rapporti di potere con un paese occidentale) mentre permette che continuino i suicidi indotti dal fallimento delle piccole imprese di almeno 300.000 agricoltori.

La Monsanto controlla ad oggi il 95% della seminazione di cotone nell’India, prima esclusivo appannaggio delle piccole aziende agricole autonome, imponendo costi e ritmi lavorativi a suo piacimento e facendo lievitare i costi, divenuti insostenibili, per mantenere attive le coltivazioni.
Il governo sa bene cosa ha provocato la ‘deregulation’ in materia di sementi ogm: l’impossibilità di ripiantarne una parte (sementi sterili), la necessità di utilizzare prodotti chimici perniciosi in abbinamento forzoso con la qualità di semenza scelta. Queste istanze favoriscono l’assoggettamento del piccolo agricoltore. Imporre la deregulation in tema di sementi OGM causa disastri a catena di proporzioni inimmaginabili, anche nella salute degli animali e degli uomini (ma questa è un’altra storia). Una strage prevedibile si sta compiendo in India ed il governo non fa l’unica cosa che dovrebbe fare: vietare le coltivazioni OGM, tutte, da subito, per sempre.
Colpire i deboli (l’italietta diplomatica dal peso politico pari a zero) ma divenire mansueti con i forti (la multinazionale oscura Monsanto) sembra essere la strada scelta dal debolissimo governo indiano. Curare la facciata ma infischiarsene delle tragiche realtà popolari è la strada scelta da tutti i governi di facciata del pianeta, italiano compreso ovviamente.

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