martedì 3 luglio 2018

Tutti i nodi vengono al pettine e per la Merkel è l’ora della resa dei conti

Merkel Raus manifestazioni

Angela Merkel si trova adesso nei guai seri, dopo che Seehofer ha rassegnato le dimissioni dalla sua posizione di Ministro degli Interni.
 
Il cancelliere tedesco Angela Merkel cercherà di compiere oggi un ultimo sforzo per mettre una pezza sulla questione migratoria cercando più colloqui con il suo ministro degli interni.
 
La questione migratoria che sta mettendo in crisi il governo è quella che la stessa Merkel aveva creato con le sue aperture ad un milione di migranti di tre anni fa e che oggi gli rimproverano i suoi alleati conservatori, per le conseguenze che questa apertura ha apportato in termini di destabilizzazione sociale, insicurezza ed aumento dei crimini in Germania.


Questo della cancelliera tedesca Angela Merkel sarà forse l’ultimo sforzo per evitare che la questione migratoria determini la fine del suo governo e della sua coalizione per effetto delle dimissioni del ministro degli interni che, con il suo gesto di sfiducia, ha messo in dubbio il fatto che il suo fragile governo possa sopravvivere.

Horst Seehofer si è offerto di lasciare il suo incarico ministeriale e la presidenza della comunità sociale cristiana bavarese (CSU) durante una riunione di maratona di domenica per discutere se le proposte di immigrazione della Merkel riportate a Bruxelles la scorsa settimana fossero accettabili.

Tuttavia è stato convinto dai colleghi del partito di avere un altro incontro con la Merkel loggi per cercare di risolvere la lunga fila di problemi sul tavole e lui stesso ha dichiarato che avrebbe preso la sua decisione finale entro tre giorni.

La CDU della Merkel fa affidamento sulla CSU per mantenere il potere attraverso una coalizione, compresi anche i socialdemocratici (SPD), formata tre mesi fa dopo le elezioni di settembre.

Ministro Horst Seehofer
La crisi politica della Germania è l’ultimo segnale di una crescente spaccatura in tutta l’UE tra coloro che vogliono mantenere le frontiere aperte obbedendo alle direttive delle centrali globaliste e coloro che vogliono invece limitare il numero di migranti che entrano nell’Unione Europea e nei rispettivi paesi.

Ovunque, in tutta la Germania, i cittadini sono infuriati perché Merkel ha lasciato entrare più di un milione di persone migranti nel paese senza il desiderio di integrarsi nella società tedesca. Il crimine si è diffuso, i bilanci pubblici risentono del peso dell’assistenza e le comunità vengono sconvolte dalla presenza di forti masse di religione islamica che rimangono ostiche e che non hanno intenzione di integrarsi nel sistema sociale tedesco..

L’effetto della perdita della sicurezza ed il degrado, l’aumento dei crimini ed in particolare le aggressioni alle donne, hanno fatto il resto. L’opinione pubblica in Germania si sta ribellando ai luoghi comuni dell’accoglienza e della società aperta, nonostante la massiccia propaganda dei media e dei centri di influenza.

Il malcontento dei cittadini tedeschi si è diffuso a macchia d’olio anche per l’ipocrisia della Merkel di essere vista come un dittatore benevolo sull’Unione Europea dopo che ha disastrato la Grecia, in uno stile mafioso, per alleggerire il debito delle banche tedesche nel 2015, senza curarsi delle drammatiche conseguenze sociali sulla popolazione greca che, in grande parte, è stata fatta precipitare nella miseria e nell’indigenza.

Quello che perde la Merkel in termini di consensi viene acquisito dalle formazioni come (AfD) “Alternativa per la Germania”, definite populiste dalla grande stampa di regime.

Angela Merkel disgustata
In realtà la stessa Merkel non rappresenta ormai nulla in particolare se non la stessa oligarchia della UE.
 
Le sue posizioni si spostano con i venti che la rendono l’ultimo “scarafaggio politico”, evitando la luce per mantenere il potere. Ma la stessa CSU è molto più conservatrice nella sua politica.

La CSU sta ora osservando la perdita del controllo della maggioranza in Baviera per la prima volta da decenni, riscontranso un calo dei voti e dei consensi, ora che l’AfD è salito al supporto a due cifre.

Di conseguenza Seehofer doveva rompere con Merkel altrimenti rischiava di perdere la sua posizione di leader della CSU. Come era stato preannunciato, il ministro si congederà come ministro dell’Interno lasciando a nudo l’isolamento della Merkel, anbandonata dai suoi stessi alleati. La triste fine della dittatrice dell’Europa del rigore tedesco.


Luciano Lago


fonte: https://www.controinformazione.info/tutti-i-nodi-vengono-al-pettine-e-per-la-merkel-e-lora-della-resa-dei-conti/

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