venerdì 18 aprile 2014

Allergie primaverili e omeopatia


Che le allergie siano in aumento è innegabile. Nel 1950 questa affezione colpiva il 10% della popolazione, oggi questo valore è salito ad un allarmante 30%. Ad essere colpite sono soprattutto le nuove generazioni: il 10% dei bambini al di sotto dei 14 anni soffre di asma bronchiale, il 18-20% soffre di rinite allergica, mentre il 10 % può presentare dermatite atopica.
Le cause sono diverse: alimenti moderni che il nostro sistema immunitario non riconosce; alimenti pastorizzati e sterili; troppe vaccinazioni; igiene ambientale eccessiva; abuso di antibiotici e altri farmaci.

L'impostazione terapeutica della medicina convenzionale si sviluppa su due fronti:
  • 1) Immunterapia specifica (vaccini desensibilizzanti) – È l’unico trattamento allopatico che può realmente migliorare l'allergia. Diciamo che si basa largamente su un principio utilizzato anche in omeopatia.
  • 2) Farmaci sintomatici – tengono sotto controllo i sintomi, ma non condizionano il decorso della malattia, che fondamentalmente rimarrà sempre presente o nel tempo peggiorerà. Si tratta di farmaci indubbiamente efficaci e spesso necessari negli episodi acutissimi, ma non privi di effetti collaterali. Alcuni sono usati principalmente nel periodo pollenico (antistaminici, cortisonici), altri preferibilmente in anticipo sui sintomi (cotisonici, molecole come il nedocromile, antagonisti dei leucotrieni).
Di fatto l'armamentario farmacologico convenzionale non ha una reale azione sulle cause profonde, non modifica il “terreno” del paziente, non porta ad un vero e autonomo miglioramento, tutti i successi saranno sempre e comunque dipendenti dai farmaci, sospesi i quali i sintomi riprendono come e peggio di prima. L'immunoterapia specifica è l'unica che ben condotta per diversi anni può dare risultati apprezzabili, anche se non in tutti e non sempre in modo definitivo.

Omeopatia
L'omeopatia e la sua versione più moderna, l'omotossicologia, possono avere un ruolo fondamentale nella gestione delle allergie primaverili. La terapia va iniziata con largo anticipo sulla stagione dei pollini, utilizzando farmaci di “fondo”, anche costituzionali, e pollini diluiti e dinamizzati. A questa terapia, nel momento dei primi sintomi, si aggiungono altri farmaci sintomatici. Nella fase acuta, all'omeopatia possono essere associati farmaci allopatici, se necessari. Sulla base della mia personale esperienza, i pazienti che ricorrono all'omeopatia e alle cure preventive di tipo non convenzionale, sulle lunghe mostrano un miglioramento effettivo e diventano sempre meno dipendenti dai farmaci allopatici. Sempre con largo anticipo sulla comparsa dei sintomi, ai farmaci deve essere associata una dieta di esclusione. La dieta è di fondamentale importanza e da sola è già in grado di migliorare la tenuta dei pazienti allergici nei confronti degli allergeni.
 
Vediamo alcuni dei farmaci omeopatici sintomatici indicati nella oculorinite allergica:

Farmaci con secrezioni irritanti
Allium cepa Starnuti a salve con rinorrea irritante, che produce escoriazioni del labbro superiore e delle ali nasali, ma la lacrimazione non è irritante. Miglioramento all'aria aperta e col fresco.
Euphrasia Starnuti con lacrimazione e rinorrea non irritante. Accentuata fotofobia che migliora col buio.
Naphtalinum Starnuti a salve con rinorrea e lacrimazione irritante. Migliora all'aria aperta.
Arsenicum album Starnuti con rinorrea bruciante che produce escoriazioni. Sensazioni di bruciori interni. Miglioramento con le applicazioni calde o respirando aria calda.
Badiaga Rinite con scolo abbondante e starnuti. Miglioramento col caldo (contrariamente ad Allium cepa). Tosse spasmodica seguita da starnuti.
Ammonium muriatcum Rinite con scolo acquoso, abbondante, che produce escoriazioni del labbro superiore e delle ali nasali, come Allium cepa, ma accompagnata da anosmia (assenza di odorato) e da impressione di chiusura nasale, malgrado lo scolo.
Phleum pratense Farmaco indicato in caso di intasamento nasale e di irritazione oculare, ma senza secrezioni abbondanti.

Farmaci con secrezioni non irritanti
Nux vomica Starnuti spasmodici di mattina, al risveglio. Iperosmia (accentuazione del senso dell'odorato) con ipersensibilità agli odori, ai profumi. Rinite con scolo asente di notte e abbondante di giorno.
Dulcamara Chiusura del naso con esposizione al freddo umido, subito seguita da una rinorrea abbondante. Miglioramento respirando aria calda. Dulcamara è spesso indicata per le pollinosi tardo estiva.
Pulsatilla Chiusura nasale di notte, scolo non irritante al mattino e durante la giornata. Miglioramento con l'aria fresca. Aggravamento in ambiente chiuso e in luogo caldo. La mucosa nasale è congesta e di colorito violaceo.

Farmaci con irritazione localizzata delle mucose
Sabadilla Starnuti spasmodici con scolo abbondante e sensazione di prurito del velo palatino, per cui il paziente è obbligato a grattarlo con la lingua. Ipersensibilità all'odore dei fiori e a quello dell'aglio.
Sanguinaria canadese Sensazione di mucosa nasale bruciante, come se fosse screpolata, soprattutto alla radice del nasale. Miglioramento respirando aria fresca.
Apis mellifica Questo farmaco è indicato quando la mucosa nasale presenta improvvisamente un edema pallido, roseo.

Come già detto, una cura ben condotta per dare i suoi frutti deve iniziare con largo anticipo sulla comparsa dei sintomi. Per l'impostazione della cura preventiva, evitare generici "consigli", ma rivolgersi ad un medico esperto in omeopatia.


Scritto da Dr Francesco Perugini Billi    

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