Quando si lascia germogliare una bugia, invece di troncarla subito alla radice, i risultati possono essere stupefacenti.
Quelli
che fino a cinque giorni fa erano due ragazzi qualunque, dei quali "non
si riuscivano a comprendere le motivazioni per il terribile gesto
compiuto alla maratona di Boston", sono già diventati due professionisti
del terrorismo internazionale, dei "serial-terrorists" gelidi e
determinati, con una agenda piena zeppa di attentati da compiere.
E' di oggi la notizia che
"i due fratelli intendessero recarsi a New York, per far detonare a
Times Square gli esplosivi che gli erano rimasti." Il capo dela polizia
Kelly ha spiegato che i due "avevano sequestrato un' auto con il suo
guidatore, obbligandolo a dirigersi verso New York. Ma il loro piano è
saltato quando si sono accorti che la macchina aveva poca benzina, ed
hanno ordinato al guidatore di fermarsi a una stazione di servizio. E'
stato qui - ha concluso Kelly - che il guidatore è riscito a scappare,
avvisando la polizia."
Quindi, riassumendo: i due feroci
fratelli, che hanno appena compiuto il massacro di Boston, riescono a
rientare a casa senza venire fermati da nessuno. Ma a quel punto, invece
di mettersi tranquilli sul divano a guardare la TV come tutti gli
altri, si accorgono che gli sono avanzate due pentole a pressione e un pò di polvere da sparo, e decidono di lanciarsi subito nella prossima avventura.
Mentre
uno smonta freneticamente tutti i cuscinetti a sfera che riesce a
trovare, l'altro si accorge che i loro volti sono finiti nel frattempo
su tutti i televisori degli Stati Uniti. Ora il mondo intero li sta
cercando.
Ma a loro di salvare la pelle non gliene frega niente.
Preferiscono passare alla storia come gli unici terroristi al mondo che
siano mai riusciti a compiere due attentati back-to-back, in due città
diverse, per cui escono di nuovo allo scoperto. A quel punto però si
accorgono di non avere una macchina, mentre in treno ovviamente non
possono più salire, perchè verrebbero subito riconosciuti.
A quel
punto fermano un tizio di passaggio e gli saltano in macchina. Ma
invece di dargli un calcio nel culo (o di ammazzarlo) e prendersi la
macchina, preferiscono tenerlo con loro, per farsi portare da lui fino a
New York.
Metti che ti perdi, di notte, nel Massachussets, e il tuo piano va a puttane. Meglio affidarsi agli abitanti del luogo.
Da
Boston a New York però ci sono 350 chilometri, e purtroppo loro hanno
scelto di sequestrare uno che non aveva fatto il pieno di benzina. Si
fermano quindi alla prima stazione di servizio, e a questo punto mettono
in mostra tutta la loro astuzia da terroristi consumati: invece di
dividersi, mandando uno a pagare mentre l'altro tiene d'occhio il
conducente, si allontanano tutti e due contemporaneamente dalla
macchina, permettendo allo sventurato di scappare.
Solo a quel
punto i due fratelli si accorgono di essere capaci di guidare, e
ripartono comunque alla volta di New York con il loro carico di pentole a
pressione.
Ma da qui in poi il copione è già scritto, e anche un bambino di 6 anni sa già come andrà a finire.
Nel
frattempo però vale la pena di notare un paio di cose: la prima è il
modo in cui abbiamo saputo delle loro intenzioni di colpire New York,
che ci stato raccontato dal sindaco Bloomberg in una conferenza stampa:
"Ieri sera sino stato informato dall'FBI - ha detto Bloomberg - che il
terrorista sopravvissuto gli ha confessato che New York fosse il loro
prossimo bersaglio".
Come insegna infatti il manuale del buon
agente FBI, le bugie più grossolane è sempre meglio farle dire agli
altri. Metti che un giorno salti fuori la verità, e almeno non avrai
rotture di coglioni.
Affidare ai "civili" queste rivelazioni,
però, comporta anche una certa dose di rischio. Nella sua conferenza
stampa infatti Bloomberg è riuscito anche ad aggiungere che "non ci sono
prove che New York fosse veramente un bersaglio, ma il presunto piano
dei fratelli Tsarnaev dimostra come la città rimanga una località di
primo piano per chi vuole mettere bombe e uccidere americani."
In
altre parole, per perorare la sua causa e raccattare qualche milione di
dollari in più dal governo per difendere la sua città, Bloomberg è
riuscito a smentire platealmente l'accusa stessa dell'FBI contro il
ragazzo sopravvissuto.
L'ultima chicca della giornata riguarda
proprio il modo in cui l'FBI avrebbe ottenuto questa confessione dal
ragazzo: "Dopo 16 ore di interrogatorio Tsarnaev ha smesso di rispondere
alle domande degli investigatori, quando gli sono stati letti i suoi
diritti di restare in silenzio e di avere al suo fianco un avvocato."
Avete
presente la classica scena dei film, dove arrestano uno, e mentre lo
cacciano in macchina gli dicono "lei ha diritto di restare in silenzio e
di avere un avvocato"? Ecco, nella vita vera succede la stessa cosa,
solo che qui prima ti estorcono tutte le confessioni che gli servono, e
poi casomai ti leggono i tuoi diritti.
Tanto, con l'attenzione che presta la gente a queste cose, ormai puoi inventarti tutto quello che vuoi.
Per la serie "le solite coincidenze", ricordiamo che anche Oswald, dopo
aver ammazzato il presidente degli Stati Uniti, era riuscito a rientrare
a casa senza che nessuno lo fermasse.
Ma a quel punto anche lui,
invece di mettersi sul divano a guardare la TV come tutti gli altri, ha
sentito il bisogno irrefrenabile di mettersi in tasca una pistola e
andare a fare un giretto in città.
Accadde così che quando un
poliziotto lo fermò, chiedendogli i documenti, lui fu costretto a
sparargli, mettendo in moto la caccia all'uomo che avrebbe portato - 10
minuti dopo - al suo arresto.
(Altrimenti come fai a beccarli subito, se non si mettono loro nei casini da soli?)
Anche
Timothy McVeigh, dopo aver fatto esplodere la bomba al Murrah Building
di Oklahoma City, ebbe la splendida idea - per non dare nell'occhio - di
allontanarsi dalla zona guidando a 140 all'ora una macchina senza
targa.
Purtroppo per lui un poliziotto della stradale pensò di
fermarlo, e sempre purtoppo per lui, il poliziotto si accorse che
McVeigh si era dimenticato sul sedile posteriore un manuale per fare le
bombe con il letame.
Quando si dice la sfiga....
Massimo Mazzucco
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4234
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