venerdì 22 aprile 2016

Non cercare la pace!


Non opporre resistenza alla vita significa essere in uno stato di grazia, serenità, leggerezza.

Questo stato non dipende più dal fatto che le cose debbano essere in un certo modo, positive o negative.
 
Può sembrare quasi paradossale, ma quando la dipendenza interiore dalla forma viene meno, le condizioni generali della tua vita, le forme esteriori, tendono a migliorare. Le cose, le persone o le condizioni che ritenevi necessarie per la tua felicità ora arrivano senza lotta o sforzo da parte tua, e sei libero di godertele e apprezzarle, finché durano.

Spariranno tutte, infatti, i cicli andranno e verranno, ma se non ne sei dipendente non avrai più paura di perderle.

La vita scorre serenamente.
La felicità che proviene da qualche fonte secondaria non è mai molto profonda. È soltanto un pallido riflesso della gioia dell’Essere, della pace vibrante che trovi dentro di te quando entri nello stato di non resistenza. L’Essere ti porta al di là dei poli opposti della mente e ti libera dalla dipendenza della forma, anche se tutto dovesse crollare e andare in frantumi attorno a te, continueresti a percepire un profondo nucleo interiore di pace. Potrai non essere felice, ma sarai in pace.

Osserva qualunque pianta o animale e lascia he ti insegni l’accettazione di ciò che è, la resa all’Adesso.
Lascia che ti insegni l’Essere.
Lascia che ti insegni l’integrità, che significa essere uno, essere te stesso, essere reale.
Lascia che ti insegni a vivere e a morire, senza farne un problema.
Le emozioni negative ricorrenti talvolta contengono un messaggio, proprio come le malattie. Ma i cambiamenti che fai, sia che riguardino il lavoro, le relazioni o ciò che ti circonda, sono solo posticci, a meno che non derivino da una trasformazione al livello della consapevolezza. E in questo caso, significa diventare più presenti. Una volta raggiunto un certo livello di presenza, non hai più bisogno che la negatività ti dica ciò che serve nella tua situazione esistenziale.

Tuttavia, finché esiste, sfruttala. Usala come segnale che ti ricorda di essere più presente.

Tutte le volte che senti nascere dentro di te la negatività, sia essa causata da un fattore esterno, da un pensiero o persino da qualcosa di cui non sei consapevole, considerala come una voce che dice:
Attenzione. Qui e ora. Svegliati. Esci dalla mente. Sii presente.
Anche la più lieve irritazione è significativa e va riconosciuta e osservata; altrimenti si forma un accumulo di reazioni inosservate.

[..] Io ti direi:
 
Non cercare la pace. Non cercare nessun’altra condizione che quella in cui ti trovi adesso; altrimenti, innescherai un conflitto interiore e la resistenza inconsapevole.
 
Perdonati per non essere in pace. Nel momento in cui accetti completamente l’assenza di pace, essa si trasforma in pace. Tutto ciò che accetti pienamente ti farà raggiungere la pace. Questo è il miracolo della resa.

Quando accetti le cose come stanno, ogni istante è il migliore. Questa è l’illuminazione.

Estratto dal libro: Come Mettere in Pratica il Potere di Adesso di Eckhart Tolle



Fonte: http://www.lamentemente.com/2014/09/29/non-cercare-la-pace-eckhart-tolle/

Nessun commento:

Posta un commento