Dai libri del Prof. Giorgio Galli, emerge un quadro cupo ed impressionante ma al contempo davvero avvincente. Che l’esoterismo fosse il motore occulto del potere era noto da tempo e forse da sempre, basti ricordare l’origine del suo connubio con
l'autorità, nell'era a noi così vicina dei primi re sumeri (quelli umani) che regnavano a fianco del sacerdote e dell’astrologo.
Il potere si è sempre accompagnato alla
divinazione ed agli operatori dell’occulto in generale, in grado evidentemente questi ultimi di fornire un ausilio indispensabile per la conduzione delle proprie funzioni. Si
tratta solo di una versione esplicitata dell’intuito umano? Quella stessa facoltà che utilizziamo noi, consapevolmente o meno, tutti i giorni quando siamo posti di
fronte ad una decisione? Oppure di quella facoltà che ci può aiutare a deresponsabilizzare il nostro operato?
Resta il fatto che ne ‘ La Magia e il
Potere’, di G. Galli appunto, si renda evidente lo spessore di questo ‘filo rosso’ ancora tutto da indagare ed
estirpare dalle nebbie e lacune della storiografia ufficiale. Il peso dell’occulto sulla conduzione del potere, non solo politico ma anche ‘mediatico’, è immenso. L’oggi ne è prova
lampante. Le indagini dell’Avv. Paolo Franceschetti, delineano le gesta di una confraternita perniciosissima dedita addirittura alla scansione
della storia recente tramite la creazione di eventi alcuni dei quali purtroppo sanguinari. Magia, Alchimia, Astrologia e Divinazione sono i grandi segreti del potere? O
rappresentano solo la faccia oscura di quel positivismo che ormai fa acqua da tutte le parti? Le pratiche magiche nascondono solo un desiderio di controllo degli eventi futuri oppure ci lasciano intravvedere scenari ben più inquietanti?
Sappiamo
ormai (anche scientificamente) come la volontà riesca a
modificare la realtà e ben sappiamo come una pratica di gestione di
una volontà mirata (magari di gruppo) possa generare forze notevoli in
grado di reindirizzare eventi futuri secondo i propri
desideri. Resta ancora da approfondire un tema di pesantissime
proporzioni, il cosiddetto ‘elefante in un armadio’ che gli storiografi
materialisti non hanno voluto decrittare e che per
fortuna Giorgio Galli ci dimostra con numerose ‘prove’ a suo
vantaggio. Da una sua recente intervista stralcio questi preziosi
periodi:
‘Ci
si chiede se il rapporto tra crisi della
democrazia rappresentativa e riemergere di antiche culture potrebbe
essere storicamente casuale. Non credo che sia casuale: credo che ci sia
una relazione tra i due fenomeni, che la
democrazia rappresentativa così come ha funzionato dal Seicento in poi abbia realizzato il massimo delle sue possibilità e, come dice Robert
Dahl, o si amplia o tende a restringersi in una "repubblica di custodi"’.
Davvero attuale l'idea di una 'Repubblica di Custodi', non vi sembra? ed ancora:
‘
… la scienza si afferma ma il numero di coloro
che si affidano a culture irrazionali aumenta. Evidentemente la
scienza non è in grado di rispondere a tutte le domande della
personalità, e le istanze cosiddette irrazionali delle culture
tradizionali rispondono a domande profondamente radicate nell'uomo,
domande che non possono essere collocate nell'ambito di superstizioni in
via di scomparsa’.
Per ultimo vorrei rammentare come l'attenzione di
alcuni notevoli ricercatori indipendenti degli ultimi tempi, si sia concentrata sullo studio del singolarissimo rapporto che si manifesta tra pensiero, desideri, volontà con ciò
che definiamo realtà. Se immaginiamo la realtà come un
complesso energetico e non come un insieme caotico di mattoncini
inerti, potremmo ideare una mente umana creatrice (altra
energia) in una sorta di potente interconnessione in grado di
interagire in modo davvero sorprendente. E' questo il grande
segreto custodito dagli esoterismi e dalla magia?
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