venerdì 26 aprile 2013

I fratelli Tsarnaev volevano scatenare la terza guerra mondiale

Quando si lascia germogliare una bugia, invece di troncarla subito alla radice, i risultati possono essere stupefacenti.

Quelli che fino a cinque giorni fa erano due ragazzi qualunque, dei quali "non si riuscivano a comprendere le motivazioni per il terribile gesto compiuto alla maratona di Boston", sono già diventati due professionisti del terrorismo internazionale, dei "serial-terrorists" gelidi e determinati, con una agenda piena zeppa di attentati da compiere.


E' di oggi la notizia che "i due fratelli intendessero recarsi a New York, per far detonare a Times Square gli esplosivi che gli erano rimasti." Il capo dela polizia Kelly ha spiegato che i due "avevano sequestrato un' auto con il suo guidatore, obbligandolo a dirigersi verso New York. Ma il loro piano è saltato quando si sono accorti che la macchina aveva poca benzina, ed hanno ordinato al guidatore di fermarsi a una stazione di servizio. E' stato qui - ha concluso Kelly - che il guidatore è riscito a scappare, avvisando la polizia."

Quindi, riassumendo: i due feroci fratelli, che hanno appena compiuto il massacro di Boston, riescono a rientare a casa senza venire fermati da nessuno. Ma a quel punto, invece di mettersi tranquilli sul divano a guardare la TV come tutti gli altri, si accorgono che gli sono avanzate due pentole a pressione e un pò di polvere da sparo, e decidono di lanciarsi subito nella prossima avventura.

Mentre uno smonta freneticamente tutti i cuscinetti a sfera che riesce a trovare, l'altro si accorge che i loro volti sono finiti nel frattempo su tutti i televisori degli Stati Uniti. Ora il mondo intero li sta cercando.

Ma a loro di salvare la pelle non gliene frega niente. Preferiscono passare alla storia come gli unici terroristi al mondo che siano mai riusciti a compiere due attentati back-to-back, in due città diverse, per cui escono di nuovo allo scoperto. A quel punto però si accorgono di non avere una macchina, mentre in treno ovviamente non possono più salire, perchè verrebbero subito riconosciuti.

A quel punto fermano un tizio di passaggio e gli saltano in macchina. Ma invece di dargli un calcio nel culo (o di ammazzarlo) e prendersi la macchina, preferiscono tenerlo con loro, per farsi portare da lui fino a New York.

Metti che ti perdi, di notte, nel Massachussets, e il tuo piano va a puttane. Meglio affidarsi agli abitanti del luogo.

Da Boston a New York però ci sono 350 chilometri, e purtroppo loro hanno scelto di sequestrare uno che non aveva fatto il pieno di benzina. Si fermano quindi alla prima stazione di servizio, e a questo punto mettono in mostra tutta la loro astuzia da terroristi consumati: invece di dividersi, mandando uno a pagare mentre l'altro tiene d'occhio il conducente, si allontanano tutti e due contemporaneamente dalla macchina, permettendo allo sventurato di scappare.

Solo a quel punto i due fratelli si accorgono di essere capaci di guidare, e ripartono comunque alla volta di New York con il loro carico di pentole a pressione.

Ma da qui in poi il copione è già scritto, e anche un bambino di 6 anni sa già come andrà a finire.

Nel frattempo però vale la pena di notare un paio di cose: la prima è il modo in cui abbiamo saputo delle loro intenzioni di colpire New York, che ci stato raccontato dal sindaco Bloomberg in una conferenza stampa: "Ieri sera sino stato informato dall'FBI - ha detto Bloomberg - che il terrorista sopravvissuto gli ha confessato che New York fosse il loro prossimo bersaglio".

Come insegna infatti il manuale del buon agente FBI, le bugie più grossolane è sempre meglio farle dire agli altri. Metti che un giorno salti fuori la verità, e almeno non avrai rotture di coglioni.

Affidare ai "civili" queste rivelazioni, però, comporta anche una certa dose di rischio. Nella sua conferenza stampa infatti Bloomberg è riuscito anche ad aggiungere che "non ci sono prove che New York fosse veramente un bersaglio, ma il presunto piano dei fratelli Tsarnaev dimostra come la città rimanga una località di primo piano per chi vuole mettere bombe e uccidere americani."

In altre parole, per perorare la sua causa e raccattare qualche milione di dollari in più dal governo per difendere la sua città, Bloomberg è riuscito a smentire platealmente l'accusa stessa dell'FBI contro il ragazzo sopravvissuto.

L'ultima chicca della giornata riguarda proprio il modo in cui l'FBI avrebbe ottenuto questa confessione dal ragazzo: "Dopo 16 ore di interrogatorio Tsarnaev ha smesso di rispondere alle domande degli investigatori, quando gli sono stati letti i suoi diritti di restare in silenzio e di avere al suo fianco un avvocato."

Avete presente la classica scena dei film, dove arrestano uno, e mentre lo cacciano in macchina gli dicono "lei ha diritto di restare in silenzio e di avere un avvocato"? Ecco, nella vita vera succede la stessa cosa, solo che qui prima ti estorcono tutte le confessioni che gli servono, e poi casomai ti leggono i tuoi diritti.

Tanto, con l'attenzione che presta la gente a queste cose, ormai puoi inventarti tutto quello che vuoi.


 Per la serie "le solite coincidenze", ricordiamo che anche Oswald, dopo aver ammazzato il presidente degli Stati Uniti, era riuscito a rientrare a casa senza che nessuno lo fermasse.

Ma a quel punto anche lui, invece di mettersi sul divano a guardare la TV come tutti gli altri, ha sentito il bisogno irrefrenabile di mettersi in tasca una pistola e andare a fare un giretto in città.

Accadde così che quando un poliziotto lo fermò, chiedendogli i documenti, lui fu costretto a sparargli, mettendo in moto la caccia all'uomo che avrebbe portato - 10 minuti dopo - al suo arresto.

(Altrimenti come fai a beccarli subito, se non si mettono loro nei casini da soli?)

Anche Timothy McVeigh, dopo aver fatto esplodere la bomba al Murrah Building di Oklahoma City, ebbe la splendida idea - per non dare nell'occhio - di allontanarsi dalla zona guidando a 140 all'ora una macchina senza targa.

Purtroppo per lui un poliziotto della stradale pensò di fermarlo, e sempre purtoppo per lui, il poliziotto si accorse che McVeigh si era dimenticato sul sedile posteriore un manuale per fare le bombe con il letame.

Quando si dice la sfiga....


Massimo Mazzucco
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