martedì 30 aprile 2013

Wally Bonvicini: Equitalia border line con la legge





Tutto vero. io sono un lavoratore autonomo che e’ stato prima “ucciso” nella sua attività’ e poi “imprigionato” nel debito senza fine da questa banda organizzata di criminali: tutti tutti collusi, dal tuo commercialista, che ti convince che equitalia ti sta facendo un favore a rateizzare e che devi prendere questa occasione al volo e bla bla bla, al postino che ti mette gli avvisi di cartelle e magari firma al posto tuo, alle poste che ti mandano la ricevuta delle raccomandate con una raccomandata che non serve controfirmare, ecc. ecc. (cose dell’altro mondo), al tuo direttore di banca che, dopo aver sigillato il tuo cc, lasciandoti nella merda più nera per mesi dopo il sequestro “preventivo” da parte di equitalia, improvvisamente ti “aiuta” a pagare la prima rata del “finanziamento” equitalia nonostante tu abbia il cc pignorato (questa e’ l’unica cosa che puoi fare sul tuo cc, o meglio tu non puoi un cazzo, tu puoi solo firmare il circolare) fino al dipendente o direttore di equitalia della tua zona che ti guarda come un pezzente e che ti parla lanciandoti le ossa delle altre galline che ha appena spolpato.

Io ero all’estero per lavoro, all’altro capo del mondo e mi sono ritrovato il conto corrente pignorato: tutte le carte di credito bloccate, nessun bancomat, tutti i rid e le bollette sul conto bloccati, famiglia con carta di credito e bancomat bloccati, quindi nessun sostentamento, rate di mutuo bloccate, f35 di altre rateazioni bloccati, l’hotel dove alloggiavo non aveva più il conto pagato, l’auto noleggiata non era più pagata, e io dovevo portare avanti un cantiere. 


Non potevo neanche tornare a casa perché’ pur avendo i contanti (in italia non puoi comperare il biglietto di un aereo neanche per scappare, in contanti) volevano tutti una carta di credito. 

I soldi non valgono più nulla: svegliatevi gente. A me hanno spento il bottone, e pluf …. io e la mia famiglia siamo spariti. Non paghi le bollette? Ti stacchiamo luce, telefono, gas, acqua, ecc. ecc. Vuoi pagare in contanti l’assicurazione dell’auto appena scaduta? Non puoi più … ci vuole un assegno o il bancomat. 

CI RENDIAMO CONTO DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO????
 

Questo e’ un attacco all’italia senza precedenti. Questo e’ un attacco a tutti noi, con la collusione del nostro sistema politico, legale, statale, ecc. ecc.
 

Provate a stare voi senza un lira sotto natale, mentre vostra figlia vi chiede: perché babbo natale quest’anno si e’ dimenticato della mia letterina? 

Io spero che questa feccia che ci lorda la dignità di esseri umani sparisca al più presto. PERO’, CARI MIEI, non si può lottare contro il sistema. 

LA SOLA COSA CHE SI DEVE FARE è cambiare noi stessi. un po’ alla volta, giorno per giorno. ad es. cos’e’ che fa grande la coca cola? perché hanno tonnellate di soldi e smerdano in tutto il mondo? Perché ci sono persone che non hanno abbastanza voglia di informarsi su cosa fa la coca cola e che non hanno abbastanza volontà di rinunciare alla loro lattina: non serve dar fuoco alla fabbrica di coca cola,  BASTA NON COMPRARE LA TUA DOSE QUOTIDIANA

Per tutto il resto il principio è lo stesso. Il sistema morirà quando non ci sarà più nessuno schiavo di esso e di SE STESSO.

dario ls 

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@dario ls: Nel mio vecchio blog omonimo e ospitato su leonardo.it dal 2004 avevo narrato le mie disgrazie di fallito. Avevo interrotto il commercio al minuto, le forniture allo stato, perché con un’istanza di fallimento non puoi operare (e io due o tre volte lo avevo fatto e mi era andata bene: nessuno aveva detto nulla ma…) e quindi avevo smesso un lavoro e ripreso il vecchio mestiere di agente di commercio. 

Errore grande e determinante non aver cancellato la posizione alla Camera di commercio mentre sul fronte dell’onestà a fronte di 106 mila € ne avevo restituito, in due anni, solo 10mila: troppo pochi per loro, i creditori, tanti per me che iniziavo da zero. 

Stavo iniziando a raccogliere qualcosa, quando di punto in bianco mi dichiarano fallito: era cambiato il giudice che “conosceva i fatti miei” e il nuovo forse voleva azzerare le posizioni (ho saputo che fece una strage di “quelli come me”)

Ho fatto questo incipit, lungo e mi dispiace se noioso, proprio per dire che le situazioni come la mia e forse anche la tua (non voglio metterti in mezzo nè farti dire cose che non hai detto e non pensi) attirano l’attenzione e richiamano la solidarietà: ma, fatti coraggio, è lo spazio di un attimo, poi verrai dimenticato tu e il tuo caso, poi nessuno avrà compassione nè manifesterà interesse per  “le cose tue” che, come almeno è capitato a me, resteranno di tua /mia pertinenza. 

Per richiamarmi a un recente post sul tempo impiegato bene o male e che, come diceva il buon Seneca non ci verrà nè restituito nè potrà essere ripagato in nessun modo (o moneta), sottolineo il tempo passato a spiegare a curatore, giudice, banche, postini, ufficiali giudiziari, uffici comunali eccetera, qual è la mia/tua situazione. 

Nel mio caso ho scoperto che non ho diritto all’esenzione ticket, perchè i commercianti o i falliti in genere, non hanno nè ammortizzatori sociali (adesso con le nuove leggi nemmeno i dipendenti , almeno per alcuni casi e che saranno, credo i più numerosi) nè risultano aver perso il lavoro: siamo/sono inoccupato, che ovviamente è diverso da chi ha perso il lavoro. 

In più pensano che “porti iella” o che comunque chi sa di te/di me crede che se lo saluti o lo incontri non è per caso ma per chiedere denaro: io non l’ho mai fatto sul web come altri invece,mi han detto, hanno fatto e fanno. 

Non chiedo raccolte, eppure posso dirti che: mi hanno preso tutti i pochi soldi che avevo sul c/c, che poi erano le mie provvigioni, dicendo che mi avrebbero dato qualcosa perchè… non avevo niente; hanno intercettato i soldi delle borse di studio per merito di mie figlie, restituendo il denaro dopo sei mesi e dopo che avevo fatto presente la questione. 

Con una scusa, una convocazione della polizia giudiziaria per un colloquio, mi hanno sequestrato l’auto: i poliziotti si sono scusati dicendo che mi tenevano sotto osservazione da mesi, che non ero un delinquente ma che loro potevano fare solo il loro dovere; hanno accompagnato me e la mia famiglia a casa abitando a 20km dalla città e impegnandosi (ma senza successo) a farmi ottenere la custodia dell’auto. 

Queste disavventure si ricollegheranno poi a quelle odierne messe in atto da Equitalia che, per dirne una, mi chiede i bolli auto dell’auto sequestrata e per gli anni successivi al sequestro, nonchè le multe che l’auto ha ricevuto e sempre riferite a un periodo in cui l’auto “non era più mia”. 

Anche qui perdite di tempo oltre al sobbalzo per ogni scampanellata del postino o di chi per lui. Non hanno capito che mi hanno distrutto la vita 9 anni fa con il fallimento? Che mi hanno sputtanato con mezzo mondo? Che nessuno mi presta un euro per un caffè? E lo so, fa male il caffè ma sapere che nessuno si fida di te, che crede in te fa ancora più male: arrivi al punto di pensare che gli altri, alla fine, hanno ragione e che se sei fallito, in fin dei conti, è colpa solo tua.

illupodeicieli

fonte : http://www.stampalibera.com/?p=62575  

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