venerdì 7 settembre 2018

È una buona giornata per farti un favore…

“Nella mia famiglia 1 + 1 era uguale a 3…
Per il mondo erano solo numeri. Ma per noi erano segni invisibili…”.
An invisible sign
“Dio lascia che i suoi figli siano divorati. Voglio capire perché…”.
Amen
“Queste sono le regole.
E secondo te, chi ha scritto le regole?
Da che parte stai?
Non ci sono parti. Solo la partita…”.
Death note
Sei immers3, dispers3 e ti “cospargi il capo di cenere”… appartenendo a qualcosa (qualcun3) che nemmeno immagini; e non immagini per via di un “blocco mentale”: 
un blocco nella “tua” mente “qua, così”. 
Con “a monte” un evento certo, che non riesci più a prendere in considerazione. 
Probabilmente, ti sarà capitato - almeno una volta, da che “sei viv3” - di sorprenderti mentre, con lo sguardo fisso Oltre Orizzonte, stavi “pensando ad ambiti che, una volta lasciati lì, la mente non sapeva più come mettere assieme, avendo perduto una sorta di connessione altra”.
No? Non è nemmeno il "non ricordare"... è, qualcosa di molto simile al "non essere più in grado di comprendere, di mettere assieme, di ritrovare la logica, il senso, il filo conduttore, etc."; è diverso.
Ricordi solo che non riesci a...
Se (se) non ti è mai successo, ti succederà, poiché fa parte dei frammenti di un evento “a monte”, persino, del “è già successo (del quale non hai alcuna memoria apparente)”. 
Se (se) ti è successo, allora (allora) come puoi fare finta di nulla? 
Non hai delle “curiosità” a tal pro? 
Non hai compreso che, una certa forma di realtà altra 1) esiste, solo quando 2) la puoi rendere auto sostenibile in te, per te, 3) con te... in quanto a portante centrale di/in te stess3 (con null’altr3 a far da segnale di clock, per “te”).
“Ora, in questo tuo sogno, noi potremmo sistemare una situazione del genere…
È accaduto. Questo è quanto. E se è stato possibile, immagina che cos’altro puoi fare…”.
Death note
“In leva”, puoi… fare. 
Non solo:
attraverso l’atteggiamento “formulare” – che cosa? – ti puoi auto liberare, svincolare, sfuggire, trascendere il “qua, così” ma (ma) evitando di fuggire
Di più, solo… sfuggire, alias: 
nel mondo ma non del mondo”. 


Sono le solite “parole”. . Tuttavia, con le stesse “parole” puoi rigenerare tutt3 anche se “qua, così”.
Calcolale ed usale come tanti mattoncini delle “costruzioni”
Hai presente? 
Quando le compri, sulla scatola è raffigurata l’immagine principale (quella che ti ha attirat3), ritraente ciò che puoi andare a realizzare (in realtà, a copiare). 
Però, con quegli stessi “mattoncini colorati” puoi, in buona sostanza, “andare a” costruire (realizzare) una infinità di altre forme: 
dipende dalla “tua” immaginazione, dal “vedere e sentire” il potenziale, che si cela oltre alla paratia stagna della grande figura ritratta sulla confezione
Puoi, così, andare al di là di quella “immagine” che ti ha attirat3. 
“Qua, così” sei nella stessa situazione
L3 “stess3” è un concetto frattale espanso, essendo caratteristica ambientale che riflette tutt3 ma (ma) che, allo stesso tempo, ogni riflesso riflette, anche, la caratteristica frattale espansa (non solo una memoria):
neutr3, neutrale, neutralizzante
dipende…
Il demone, di/in Death note, si comporta giurisdizionalmente, per quanto riguarda la parte di chi vi si affaccia/proietta (grande concentrazione di massa in delegazione frattale espansa), a cui “appartiene il quaderno (e dunque anche, apparentemente, il demone)”. 
Ma (ma) detto demone (una funzione, un dispositivo, una App)… ha in riserbo delle “sorprese”. Le “regole non le hai scritte tu”
E pur essendoci le regole, d’assieme tendono a sfuggirti, ossia, a controllarti e dominarti…
“Dio, quante regole
Ogni umano passa i suoi ultimi momenti nell’ombra di un dio della morte. Se lo desideriamo, possiamo influenzare quei momenti. Certo, ci sono delle limitazioni.
Regola 20: un soggetto può essere influenzato sino a due giorni prima della sua morte.
Regola 28: ogni morte deve essere fisicamente possibile.
Quindi, niente squali che attaccano mentre qualcuno è al gabinetto. Sebbene mi piaccia l’idea…
Il karma è una puttana…”.
Death note


Che cosa "costruisci", con ciò che ti sembra di avere (con ciò che hai trovato nella “confezione”), con ciò che hai “qua, così”?
Rigeneri (trasformi, realizzi e manutieni) l’immagine che ricordi vedere sulla “confezione (che hai nella 'tua' mente):
quella che riguarda lo status quo, la convenzione, la “tua” realtà manifesta di/ad ogni istante. 
Qualcosa che necessita di “te”, al fine di rimanere costantemente “in piedi”? No
Questa “parte” necessita di “te”, quanto necessiti al Sole per “funzionare”
Riesci dai soliti luoghi comuni d’attrazione. La realtà manifesta è una scenografia... è altr3 che necessita di "te 'qua così'". 
La realtà manifesta può anche trasformarsi ma (ma) "tu" no.
Se ti sembra che nel “tempo” tenda a distruggersi, è solo perché non hai il “coraggio” di andare sino in fondo, sino al momento in cui qualcosa (qualcun3) interviene al fine di modificare quelle “leggi” che ti sembrano (poiché così te l’hanno detto) immutabili.
Un'altro tipo di "scenografia". Un "trucco contabile"...

Il tempo è chimic3. In sé non esiste. 
Esiste, però, quando lo vai a misurare (perché così te lo hanno detto). 
E... se (se) lo calcoli e lo “usi”, di conseguenza, allora va ad esistere, caricato d3 quelle stesse valenze che sei “te stess3” a conferire. 
Così, mentre hai come questa “necessità (respirata con l’aria, nell’aria) inconfessabile”, è il tempo ti usa, auto decadendo nella gabbia senza inizio (e senza fine, ma con un fine) che vai ad auto realizzare, confinandotici dentro di tua sponte (dato che non “registri” alcuna imposizione diretta). 
Quale incanto maggiore esiste “qua, così”? 
Nessuno, ad eccezione del “qua, così” stesso (dato che è la stessa “cosa”). 
Quindi, il tempo esiste poiché ne hai tutta questa “necessità” e perché osservi che il tutt3 si “corrode nel tempo”.
Qualcosa che è, di più, un effetto speciale… come del resto lo è l’obsolescenza programmata (in ambito “commerciale” umano). 
Le industrie potrebbero generare prodotti “senza tempo”
In che maniera? Progettandoli senza parti soggette all’auto decomporsi chimicamente, reagendo con “l’aria (atmosfera)”. Una possibilità (potenziale)...
Qualcosa che, forse, ti ricorda la ricombinazione degli elementi (delle loro proprietà e caratteristiche comportamentali) attraverso la genetica, la tecnologia, l’artifizio di parte, il “giocare a fare… Dio”, etc. Vero
Qualcosa che tendi a combattere, dato che non ti fidi, dato che non ti senti liber3, dato che lo puoi fare, dato che è di moda, dato che ci tieni alla tua linea/salute/integrità fisica e mentale… 
Il tal prodotto Ogm lo identifichi come “il demonio” e pertanto tendi a “non comprarlo”. 
Ma (ma) quando il “prodotto” è – più “a monte” – ancora nei campi, a crescere e maturare, “tu che ne sai di che cosa gli succede”? 
Sei forse lì a controllare ad ogni istante (anche se sei un “coltivatore diretto dedito al biologico”)? No
L’aria trasporta, confonde, mischia, riunisce, amalgama, uniforma, etc. Così come l’acqua, la terra e l’energia… 
Perché vietano il “fumare”, ad esempio? 
Perché è un buon biglietto da visita, al fine di auto ritenerti in qualcosa di “giusto”, che alla fine si auto regolamenta e rinsavisce, nonostante tutto il pregresso e l’attualità in altri ambiti. 
Eppure, lo Stato e le multinazionali continuano a guadagnare anche dal/col “fumo”. Come te lo spieghi? 
Te lo scrivono sui pacchetti di sigarette. Hanno fatto la legge. Lo sai, ormai. Nemmeno i “tabaccai e i medici” possono più negare l’evidenza scientifica… 
Eppure, una buona parte della Massa continua a fumare.
Sai che cosa significa
Significa che c’è qualcosa (qualcun3) più “forte di te ‘qua così’”. 
Significa che sei nel “qua, così”. Significa che sei “te” e non te “qua, così”. Significa tante cose ma (ma) sopra a tutto significa che sei sotto ad incanto:
un… solo… incanto (a cui non puoi, non devi, crederci assolutamente, dato che il “vantaggio” è troppo grande per essere perduto, così, banalmente). 
Significa che la parte sotto (alla) dominante “ti ha”. 
E, significa, che esiste la sotto dominante, la dominante.

Con il termine fenotipo (dal greco phainein, che significa "apparire", e týpos, che significa "impronta") si intende l'insieme di tutte le caratteristiche manifestate da un organismo vivente, quindi la sua morfologia, il suo sviluppo, le sue proprietà biochimiche e fisiologiche comprensive del comportamento.
Questo termine viene utilizzato in associazione al termine genotipo; dove per genotipo si intende la costituzione genetica di un individuo o di un organismo vivente
L'assetto genico determina la potenzialità di realizzazione delle caratteristiche fenotipiche, ma il fenotipo non è semplice manifestazione del genotipo:
le caratteristiche fenotipicamente osservabili di un organismo sono il risultato dell'interazione tra il genotipo e l'ambiente.
L'espressione genica può essere influenzata dall'interazione tra i geni e i loro prodotti (es: gli ormoni), da fattori ambientali (es: alimentazione, stile di vita) e da eventi che possono verificarsi in modo casuale durante lo sviluppo.
In sintesi, è possibile definire il fenotipo come la manifestazione fisicamente osservabile del genotipo, che dipende dall'interazione tra espressione genica, fattori ambientali e casualità
Link 
In sintesi, è possibile definire il fenotipo come la manifestazione fisicamente osservabile del genotipo, che dipende dall'interazione tra espressione genica, fattori ambientali e casualità
Fai attenzione e riunisci i punti a livello “formulare”:
il fenotipo come
la manifestazione fisicamente osservabile
del genotipo
che dipende dall'interazione tra
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità…
Che cosa significa:
la “impronta che appare (il fenotipo, alias, ‘tu ed il ‘tuo’ comportamento e l’ambiente ‘qua così’)”
è:
la manifestazione fisicamente osservabile
del genotipo
che dipende dall'interazione tra
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità…
Quindi, “tu” sei la risultante di un “a monte (il genotipo)”:
che dipende dall'interazione tra
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità…
Ossia, il genotipo:
dipende dall'interazione tra
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità
Cioè:
l'interazione tra
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità…
sei “tu”.
“Tu” che, quindi, sei:
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità…
Ma (ma) tra questi tre fattori, quale sostanzialmente “esiste” ed è significativamente portante e centrale (segnale di clock)?
l'interazione tra
espressione genica
fattori ambientali
e
casualità
“Fai ‘caso’” che i fattori sono quattro:
l'interazione
l’espressione genica
i fattori ambientali
la casualità…
L'interazione che cosa descrive e, quindi, (chi) “è”
Non è un effetto collaterale. 
È una leva, una caratteristica che “impiega l’ambiente a…”.


Quindi, è la manifestazione “finale” di una… legge. 
Legge che è, sostanzialmente, una “scrittura” significativa
Qualcosa che deriva da una fonte autorevole. Dalla grande concentrazione di massa, giurisdizionale. Sì. In che modo?
Indirettamente. Ossia, in leva… 
Per delegazione frattale espansa, in proiezione costante e coerente sul/nel sistema operativo frattale espanso… 
Il “perché”, conseguentemente, non registri la compresenza immanifesta sotto (alla) dominante, dato che non è essa – direttamente – ad operare.  
Ritradotto in termini cosiddetti “naturali”, tale modalità di funzionamento si ritrasmette wireless, ubiquamente, non localmente, in leva, etc. nell’ambiente totale, in maniera direttamente proporzionale alla “densità (coerenza)” della grande concentrazione di massa, giurisdizionale, che viene così riflessa, auto diffusa globalmente automaticamente ad “immagine e somiglianza”… addivenendo, di fatto (per l’ambiente caratteristico poiché caratterizzabile e, dunque, caratterizzato), condizione costante dominante (così come funziona un impianto di climatizzazione, dentro ad un determinato ambiente da monitorare e controllare sistematicamente).
Se (se) per “te” tutto questo è “ingestibile, indigesto, insopportabile”, sappi che è un buon segno. Nel senso che qualcosa di te sta interagendo con “te”, mentre sei (nel) “qua, così”.
Qualcosa di te sopravvive a/in “te” mentre sopravvivi…
Puoi “sentire” in ogni maniera altra impossibile ed inimmaginabile.
Ad esempio, puoi “fare” chinesiologia utilizzando la tastiera del Pc e/o del cellulare. Perché no? Non ci credi?
Non sai che cosa è?
La chinesiologia (a volte indicata anche come cinesiologia) è la scienza che studia il movimento umano razionale attivo in tutte le sue forme.
Il movimento attivo viene studiato nelle sue diverse aree:
intellettivo-cognitiva, affettivo-emotiva, fisico-motoria, sociale-relazionale…
La chinesiologia non deve essere confusa con la kinesiologia applicata che opera nell'ambito delle discipline terapeutiche alternative e, contrariamente alla chinesiologia, manca di fondamenti scientifici.
Link 
Anche se la kinesiologia applicata… manca di fondamenti scientifici… devi applicare la chinesiologia a qualcosa/qualcun3, altrimenti rimane solo teoria affine a se stessa, alias, al “qua, così”. 
Quando digiti sulla tastiera, qualsiasi essa sia, il funzionamento chinesiologico (l'interazione tra...) è sempre lo stesso
la “risposta” è sempre valida, dato che è una caratteristica frattale espansa.
E, in buona sostanza, c’è sempre comunicazione, informazione, senso, verità, etc. a prescindere dalla "attuale" forma di verità scientifica (deviata).
Se noti che una certa parola, una certa combinazione di lettere e/o altro, fai fatica a digitare (ossia, a manifestare sul video), significa che – allo stesso modo – c’è un “blocco” anche nella “tua” realtà manifesta ordinaria
Questo può significare anche la scoperta dell’acqua calda o può non significare nulla per “te ‘qua così’”, tuttavia, questo può anche fare l’inizio della differenza per contrasto “accorgendoti di/che.
Tutto va bene al fine di “iniziare un processo altro”.
Tutto o, meglio, tutt3…



Al tal pro, quando non nutri più nemmeno la “speranza di/che…”, puoi avvalerti di qualsiasi “interazione” anche se “qua, così”. Ribalta ogni prospettiva...
Dato che il caso non esiste e “tutte le vie conducono a…” te, oppure, a “te”.
Dipende dal come/cosa/chi ricordi o, in mancanza di ciò, “senti (ancora, nonostante tutt3)”.
Ti ammali? Bene. 
Utilizza - allora - persino la chimica alterata, per qualche giorno; ad esempio… dei farmaci, rimanendo central3 e portante in te stess3.
Questo permette di mutare prospettiva, osservando sempre alla sostanza, e mettendola a fuoco in maniera altra, proprio attraverso il gradiente chimico introdotto, che può “regalare” qualche scorcio di novità angolare, significativa
Questo è essere fermi in sé, sfruttando anche ogni aberrazione chimica, come nel cambiare la composizione della lente modificando la qualità della focale e della “visione”… e la “speranza” è un ottimo ingrediente anche solo per “iniziare” questo processo, che può andare a realizzare la tua “grande opera”.
La casualità non esiste, quando non gli è lasciato nulla.
Il fenotipo del dodicesimo e tredicesimo secolo celebrava l'amor cortese, quello del diciassettesimo spiritualizzava i fasti, quello del diciottesimo secolarizzava il sapere, quello odierno integra l'ambivalenza, la fusione concettuale di tutto col contrario di tutto.
Da una parte, in obbligo verso lo spirito e le sue misure fin dentro alle midolla - dall'altra, scettico nei confronti di questo medesimo spirito in quanto prodotto regionale, storico-geografico della razza…
Con ciò arriviamo al tema della trasformazione periferica, dell'erosione e abrasione operate dalle onde sulla spiaggia, laddove rimane oscuro che cosa onda e spiaggia vogliano dire - ma insieme modellano il profilo dei continenti.
Non mancano tuttavia compensazioni e diversioni, non sempre l'erosione lascia un segno.
Perfino in Goethe ricorrono frasi e versi rimasti ancora oggi oscuri e assolutamente ostici, il loro contenuto rimane precluso perfino ai più esperti, li si è dunque oltrepassati senza assimilarli, integrarli;
ma che per questo siano insensati, gratuiti, meri capricci?
Certamente no, rientrano nel tema della periferia, il loro ambito è la zona di mutazione, che non sempre si sviluppa secondo un orientamento univoco, non sempre si risolve in un progressivo dispiegarsi di forme e processi espressivi più generali.
D'altronde, anche riguardo la natura, le scienze descrittive sono sempre più attente al suo carattere sperimentale, a quel suo portare alla luce forme che verranno poi lasciate decadere
Romanzo del fenotipo - Gottfried Benn
Bce: significativo impatto su consumi da bonus 80 euro.
Oltre la metà del bonus da 80 euro introdotto nel 2014 dal governo Renzi per stimolare la domanda è stato speso per beni di consumo avendo un significativo impatto macroeconomico.
Lo scrivono Andrea Neri, Concetta Rondinelli, Filippo Scoccianti, in un working paper della Banca centrale europea. Il testo non riflette necessariamente il punto di vista Bce ma quello dei suoi autori.
Secondo gli autori il bonus fiscale ha fatto crescere i consumi di 3,5 miliardi, cioè il 40% dell'incremento totale della spesa delle famiglie nel 2014 è riconducibile all'introduzione di questa riduzione fiscale.
Il bonus Irpef da 80 euro è stato destinato a partire da maggio 2014 a lavoratori dipendenti e assimilati con un reddito complessivo di 24.000 euro, e riconosciuto in busta paga.
La finanziaria 2015 ha reso la misura strutturale.
Link 
Brunetta: Pd esulta per fallimento bonus 80 euro, sprovveduti.
"Altro che successo. Chi oggi, per decantare le lodi del bonus 80 euro del fu governo Renzi, si serve dello studio pubblicato nel primo pomeriggio da tre ricercatori della Banca centrale europea, non è andato oltre pagina 3 su 49".
Lo dichiara Renato Brunetta... che afferma:
"da una lettura attenta, infatti, sarebbero emerse ben altre valutazioni: innanzitutto lo studio dice che dei 10 miliardi spesi dal governo per finanziare il bonus solo 3,5 miliardi sono finiti in consumi, quindi producendo effetti limitati sul Pil".
"Ma soprattutto... lo studio tralascia gli effetti di equilibrio generale. Nulla dice, cioè, del modo con cui quel bonus è stato finanziato. Vale a dire in deficit, quindi debito che, come sappiamo, non solo in Italia è il secondo più alto dell'area euro, ma soprattutto ci costa caro in termini di interessi.
Di tutto avevamo bisogno, tranne che di farlo crescere ancora...
Ne deriva che l'operazione simbolo... ha prodotto effetti negativi certi sull'indebitamento netto, ma ha avuto impatto molto limitato sui consumi.
Esultare per un fallimento dimostrato per tabulas è semplicemente da sprovveduti".
Link 
L’essere “sprovveduti” non è un dettaglio
Piuttosto è un… indizio. 
Un fatto comportamentale (che colpisce ovunque) che se (se) unito a molti altri, porta alla dimostrazione, alla comprovazione di quello che continua a succedere “qua, così” (come una malattia) e che, dunque, “è già successo”.
Il biologo inglese Richard Dawkins, in un saggio intitolato Viruses of the Mind... ha tentato di attaccare la religione su basi scientifiche.
La posizione di Dawkins è provocatoria:
secondo lui quella peculiare modalità del credere che è il “credere per fede” sarebbe una sorta di meccanismo di difesa per un "virus della mente", un modo di pensare pericoloso, perchè esporrebbe a delle vere e proprie malattie, che sarebbero le religioni…
Link 
Quella peculiare modalità del credere che è il “credere per fede” sarebbe una sorta di meccanismo di difesa per un "virus della mente", un modo di pensare pericoloso, perchè... (eccolo qua un altro "bel "indizio: sei in una condizione sotto - alla - dominante).

Ognuno dice la “sua”.
In una declinazione personale della grande intonazione ambientale, della “necessità, dipendenza, apparenza, mancanza”... auto procurat3 indirettamente attraverso l’imprinting sotto (alla) dominante AntiSistemic3.
La gerarchia produce livelli. Il sapere diventa esperto. Il dubbio ti assale e modifica il tuo asse (centro):
qualcosa che “è già success3”
La configurazione è diversa. 
E, “tu”, ti comporti diversamente
Continuando a funzionare, t’esprimi esprimendo intenzione altrui… 
Questo meccanismo è esattamente descritto all’interno della concezione medico virale “qua, così”.
Solo che riguarda il comportamento del virus, della… malattia. E non viene assunto a livello frattale espanso, in quanto riflesso della “tua” condizione sotto (alla) dominante.
Quindi “preferisci” lasciare che ti auto definiscano come la risultante tra:
l'interazione
l’espressione genica
i fattori ambientali
la casualità…
Laddove scambi l'interazione per uno dei fattori, anzi, la ritieni al di là dei fattori stessi, perdendone di vista il senso frattale espanso. 
Così... il cerchio ti sembra sempre aperto, anche se è chiuso. Così, la “scienza (deviata)” ti dice che ha trovato il modo di chiudere il cerchio, anche se è sempre aperto (ignorando che è già chiuso)…
Nel “gioco delle tre carte”, l’AntiSistema è un giocatore incallito e veramente esperto.
La “casualità” non esiste (è controllata). Il “fattore ambientale” è una conseguenza. La “espressione genica” è significativa. Ma (ma) la “interazione” è portante e centrale e… tanti indizi fanno almeno “una” prova.
Fatti un favore: 
compi il primo passo, ossia, accorgiti.
È una buona giornata per “farlo”.
  
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2141

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