giovedì 20 giugno 2013

La Cina potenzia le tecnologie di modifica artificiale del meteo

meteo
Immagino che molti di voi sanno che i cinesi modificano il tempo, con un arsenale che comprende circa 7mila missili, 50 aeroplani, 7mila cannoni e 37mila impiegati. 

No? Non lo sapevate? Non vi preoccupate, siete in buona compagnia, praticamente di tutti i telespettatori, di tutti coloro che pensano che sapere cosa succede nel mondo significhi guardare il telegiornale e leggere il quotidiano.
 
Ebbene, ecco a voi una notizia davvero importante, niente calcio, niente Grillo, né Berlusconi, niente banche né altre lunghe ed inutili tribune elettorali o salotti intellettuali dove baldi giovani si lamentano e vecchi economisti in pensione propongono soluzioni alla crisi finanziaria. Qua parliamo di cose… veramente importanti. Ad ogni modo, prima di cominciare, ricordatevi che la crisi economico-finanziaria, fintantoché avremo bisogno del denaro per vivere, non si risolverà… ma andiamo all’articolo.

23 maggio 2012, Tokio, National Weather Modification Conference (Conferenza Nazionale Modifiche Meteorologiche). Zheng Guoguang, amministratore della China Meteorological Administration, annuncia: “il piano del nostro Paese è quello d’incrementare le precipitazioni artificiali tra un 3 ed un 5% nei prossimi cinque anni”. “La Cina è indietro di circa un 15-55%, dipendendo dalla regione, rispetto alle nazioni leader nella modificazione meteorologica – continua Zhang – le tecnologie utilizzate dal governo cinese saranno potenziate, per contrastare problemi come la siccità. La maggior parte dei disastri naturali in tutto il mondo, specialmente in quelle nazioni produttrici di mais e tabacco, sono provocate dalla siccità. In Cina, soprattutto nelle zone rurali, la domanda di tecnologie utili alla modificazione meteorologica è aumentata in risposta alla necessità di ridurre il rischio provocato da calamità naturali”. (fonte: China Daily)

Attualmente sono circa 24 gli Stati che praticano modifiche meteorologiche ed il Beijing Weather Modification Office, il Centro di Modifiche Meteo di Pechino è il più grande del mondo, con circa 37mila impiegati a livello nazionale. La manipolazione meteorologica è cominciata in Cina nel 1958, come ci ricorda Wang Guanghe, direttore del Artificial Weather Intervention Center, “però la mancanza di solidi finanziamenti ha rallentato il processo di sviluppo di queste tecnologie in Cina”. I Paesi leader nella manipolazione meteorologica sono da decenni anche la Russia, l’Inghilterra (Operation Cumulus, 1950) e gli Stati Uniti d’America (Rocky Mountains e Sierra Nevada, dove vengono provocate piogge artificiali dal 1950).

Ma come si modifica il meteo? Come si creano piogge, neve, vento e come si programma una giornata di sole? Bombardando il cielo ed inseminando le nuvole con diossido di carbonio e ioduro d’argento (spesso è utilizzato anche propano liquido), che stimolano la creazione di pioggia.

Negli ultimi anni queste tecnologie sono state potenziate e sono state sviluppate nuove forme d’inseminazione delle nuvole: nel 2010 i ricercatori dell’Università di Ginevra testarono un meccanismo elettronico, indirizzando impulsi di laser infrarosso nel cielo di Berlino. I risultati dell’esperimento furono considerati positivi: il laser stimolò la formazione di particelle inseminatrici da parte del diossido di nitrogeno e dell’anidride solforosa della nostra atmosfera.

Oggigiorno, queste sono solo alcune delle compagnie private che offrono servizi di modificazione metereologica: Aero Systems Incorporated, Atmospherics Incorporated, North American Weather Consultants, Weather Modification Incorporated, Weather Enhancement Technologies International, Seeding Operations and Atmospheric Research (SOAR).
Secondo il sig. Zhang, dal 2002 sono state condotte circa 560.000 manipolazioni meteo (fonte: Wheater Modification Association), utilizzando aerei, missili e cannoni. Queste 560.000 manipolazioni hanno prodotto circa 489,7 bilioni di tonnellate di pioggia, circa 12 volte la capacità della Diga delle Tre Gole, la centrale idroelettrica più grande del mondo, “facendo risparmiare alla Cina da circa 10,4 bilioni di dollari derivanti da eventuali perdite economiche dovute a calamità naturali”.

Insomma, sembra una persona compromessa e preoccupata per il suo Paese, questo sig. Guoguang, peccato che risolve il problema della siccità tirando cannonate e lanciando razzi al cielo pieni di ioduro d’argento e l’argento, come sapete, è un metallo pesante. Vi ricordo che mr. Zhang, non contento, vuole aumentare di un 5% i 14.000 armamenti, tra missili e cannoni… certo che non ci saranno più le mezze stagioni, no.

Come possiamo modificare il tempo? Questa la domanda di questi cervelloni…
E lasciarlo com’è? E ricordarsi che non siamo altro che formiche e non siamo noi che comandiamo il mondo ma che questo stupendo pianeta si comanda da solo?

Aaah, maledetto!! Ma cosa dice questo giornalista, inetto! NOI siamo i capi del mondo, noi siamo i superuomini, noi decidiamo quando deve piovere e quando no, quando deve far sole e quando nevicare, quando ci devono essere 30 gradi o quando -10! E se non vi va bene, vi prenderemo a cannonate con diossido di carbonio solido e ioduro d’argento!

Tirando le somme: modificare il meteo è la strada per migliorare la nostra vita sul pianeta Terra o no? Gli scienziati sono divisi, una parte è a favore delle tecnologie adottate dal governo cinese, un’altra grande parte, contraria. Il tema di discussione è l’inquinamento. Ebbene sì, pensavate che bombardare le nuvole con ioduro d’argento fosse sano?

Il direttore del Centro Modifiche Metereologiche Artificiali, Wang Guanghe, ha difeso la sua posizione e quella della China Meteorological Administration: “l’argento è sì un metallo pesante ma le quantità utilizzate sono così poche da poter essere ignorate, non c’è motivo di preoccupazione”.

Ma sapevate che all’interno della stessa Cina, esiste una guerra tra regioni contigue, che si accusano l’un l’altra di rubarsi la pioggia! Incredibile… ma vero, purtroppo.

Poi ci sono le Nazioni Unite, il buon samaritano portavoce del giusto e dello sbagliato, padrone dell’unico esercito mondiale, futuro garante dell’ordine mondiale. L’ONU ha vietato l’utilizzo di tecnologie per la modificazione meteorologica in operazioni belliche, poiché questo processo può essere utilizzato per creare inondazioni, cicloni o tifoni, oltre che essere uno strumento che permette di controllare l’economia ed il mercato agricolo.

Ora vediamo quali sono i problemi che derivano dalla manipolazione meteorologica. Sono molti e, soprattutto… vorrei dire una cosa a questi signori del tempo: anche un bambino capirebbe che bombardare il cielo con prodotti chimici, raggi laser o quant’altro non è la strada da percorrere.
  • Considerando la natura caotica dello sviluppo del tempo meteorologico e la composizione dell’atmosfera della Terra, l’utilizzo di queste tecnologie sta generando punti caldi (extremely low frequency hot spots, ndr), che contribuiscono ad accelerare l’esaurimento della ionosfera da parte dei venti solari.
  • Un’intesa e continuata esposizione allo ioduro d’argento può causare danni temporali e permanenti a uomini ed animali. Nonostante lo ioduro d’argento utilizzato nell’inseminazione delle nuvole è attualmente cento volte più basso di quello presente nelle emissioni liberate dalle industrie nell’atmosfera, l’accomulazione di depositi d’argento nel suolo e nella vegetazione ha già cominciato ad avere i suoi effetti negativi su alcune specie animali e vegetali.
  • Le moderne tecnologie di modificazione meteorologica hanno coinvolto la ionizzazione artificiale dell’atmosfera terrestre tra i 4mila ed oltre i 9mila metri d’altezza, per creare un atmosfera più adatta all’inseminazione delle nuvole. Tali manipolazioni giocano con la ionosfera, che è il filtro che ci protegge dalle radiazioni solari.
  • Infine c’è l’HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program), un’installazione civile e militare U.S.A. situata in Alaska (impianti simili sono presenti anche in Norvegia, Russia e Porto Rico, ndr), costruita per svolgere ricerche scientifiche sugli strati alti dell’atmosfera e della ionosfera. Attraverso il bombardamento della ionosfera con onde elettromagnetiche, l’HAARP può provocare gravi danni alla ionosfera terrestre. Inoltre, pare che le onde elettromagnetiche di ritorno a bassa frequenza possano influenzare l’attività celebrale degli uomini ed avere effetti sui movimenti delle placche tettoniche (queste ultime due sono teorie non ancora provate, ndr)
Ad ogni modo, inquinante o meno, strumento di controllo economico o potentissima risorsa bellica, il problema è sempre solo uno e sempre sarà lo stesso: noi.

Noi uomini siamo i responsabili dell’uso che facciamo e faremo delle tecnologie e siamo noi i fautori della nostra evoluzione o della nostra autodistruzione. Fintantoché tutte le tecnologie e la scienza saranno al servizio del potere economico e sottomesse alla sindrome di onnipotenza che affetta l’uomo, non potremo sperare in un passo in avanti positivo da parte dell’umanità. Un pessimo utilizzo della scienza, della natura, delle conoscenze, la mancanza di una vera consapevole cooperazione mondiale e lo sporco, maledetto denaro, strumento malefico a cui tutti si attaccano come miseri Gollum, ci porteranno alla rovina.

Chissà se un giorno queste tecnologie di modifica meteorologica potranno essere utilizzate come dovrebbero, per creare bacini artificiali d’acqua in Africa, India, dove la siccità uccide… o magari non ce ne sarà nemmeno bisogno perché la Terra avrà già fatto tutto da sola…
Perché persone come i dottori Wang e Zheng e tutti i capoccia militari e civili non fanno finalmente qualcosa di utile per il mondo, aiutando e cooperando in maniera DISINTERESSATA? Perché tutti e soprattutto le persone che maneggiano le tecnologie più potenti che ci sono sulla Terra non cominciano ad agire con coscienza, aiutandoci a costruire un nuovo mondo, smettendo di preoccuparsi solo che l’erba dei loro campi da golf sia sempre verde?

Matteo Vitiello

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