Sono consapevole che è
stata compiuta un'azione altamente democratica con il ritorno della
Crimea alla Casa Russia. La Crimea era stata "donata"
all'Ucraina da un ucraino, Kruscev, quando era presidente dell'Unione
Repubbliche Sovietiche Socialiste.
A quel tempo tutti paesi dell'EST,
Ucraina compresa, facevano parte di una stessa struttura politica e
quindi l'atto della "donazione" era puramente "simbolico".
Diversa la situazione con lo sfaldamento dell'Unione Sovietica e con
la conseguente situazione di estraneità in cui la Crimea si è
venuta a trovare, soprattutto dopo il "golpe" reazionario
filo occidentale della minoranza ucraina, foraggiata da USA e
compagni.
Nessuno ha avuto da ridire allorché un gruppo di
facinorosi prezzolati ha rovesciato un legittimo governo, liberamente
eletto, per insediarsi al potere a Kiev. Ma ora tutti i "democratici"
hanno da lamentarsi perché in un giusto e legittimo referendum
popolare per l'autodeterminazione la maggioranza assoluta della
popolazione della Crimea ha
scelto di tornare alla Madre Russia.
L'ipocrisia e le bugie
americane e della Nato e della UE non conoscono limiti. E che dire
allora se la Scozia, prossimamente, decidesse di staccarsi dalla
"perfida Albione" - come prospettato in un imminente referendum, e si
rendesse "indipendente"? Cosa farà in quel caso Obama, la
Nato e magari pure Israele? Dichiareranno guerra alla Scozia?
Imporranno sanzioni? Ma dai, per favore, forse i giornalacci del
potere potranno ancora far finta di credere nella “democrazia
americana” ma nessun cittadino con un po' di sale in zucca potrà
aderire alle pretese del dominio finanziario-bancario USA, su tutti
i popoli del mondo....
Paolo D'Arpini
§§§§§§§§§§
Piaccia o meno ad Obama, alla Nato, alla Ue, all'Onu, al Vaticano e, per finire, all'Uefa, il popolo ha scelto: la Russia.
Chiunque, come ad esempio i sopraelencati, non sia in assoluta malafede non può che prendere atto del referendum del 16 marzo 2014.
Non ci sono stati scontri, nessun incidente, lo svolgimento rapido e scontato: gli abitanti della penisola sono e si sentono russi.
Sicuramente esiste pure una minoranza che tale non è, i tartari. Ma sempre minoranza è.
Andrà rispettata e garantita nella propria specificità, specie religiosa. Qualora la Russia non lo facesse sarebbe censurabile e passibile di sanzioni. Ma solo dopo non prima...., quando la violazione non si è verificata.
Le Nazioni Unite (che ipocrisia !) sanciscono, come fondamentale, il diritto dei popoli all'autodeterminazione. Ed ora cosa vanno cercando? Anzi è auspicabile che tutti gli abitanti di una qualsiasi parte del mondo, che si sentano "non rappresentati ed oppressi" dagli stati in cui sono incapsulati, possano decidere liberamente il proprio destino. Rispettando il diritto delle minoranze ad essere tali.
Forse qualcuno che sia espressione degli alti concetti della "democrazia occidentale" può darmi torto?
I presidenti Usa, con il codazzo dei loro servitori atlantisti dell'UEismo a 24 stati, hanno messo soldati, armi e dollari per manipolare la storia passata e contemporanea. Rovesciando governi e "regimi" di stati sovrani con la motivazione del diritto alla autodeterminazione dei popoli. Una serie interminabile di esempi ha macchiato di sangue e lastricato di vittime questa scelta.
Dal Vietnam a Panama, da Grenada alla Somalia, Libano, Irak, Afghanistan, Libia, Siria... chissà quanti ne dimentico. Ed il Kosovo, di appena ieri?
Oggi tocca a lor signori dover subire, hanno trovato un Putin che ha frenato l'arroganza yankee.
Obama ha mirato ad annettere l'Ucraina sotto l'influenza a stelle e strisce, magari per spostare i propri missili dalla Polonia a basi più vicine a Mosca. Ha armato e finanziato i "ribelli" servendosi dello specchietto della adesione all'UEismo atlantico.
Invece di libere elezioni o di un referendum popolare ha rovesciato un governo legittimamente eletto.
Vogliono parte degli ucraini finire sotto la tutela americana e far parte dell'UEismo?
Facciano pure, la legge valga per tutti.
Ma valga pure per la Ucraina russofona, per la Catalogna, per i Paesi Baschi, per il Galles, per la Corsica e per quant'altri lo richiedano.
Pure, negli Usa, per i Pellerossa e gli Stati del Sud.
Fesserie utopiche? Vaneggiamenti ?
Eh, no! Predicare bene e razzolare male è una costante umana sia degli individui sia delle strutture sociali, purtroppo.
Fin quando va bene si consolida una posizione, un regime, uno stato ed un impero.
Se inizia ad incepparsi il meccanismo perché si trova un ostacolo insuperabile (Putin, nel caso) si rischia di far flop e scoprire le carte.
La Crimea torna a casa ed Obama, Merkel, Cameron, Hollande (tutti lupi di primo pelo) possono solo belare. Accompagnati pure dal flebile lamento del capretto Renzi.
Vincenzo Mannello
fonte: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/03/crimea-bentornata-casa-il-richiamo.html
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