lunedì 17 marzo 2014

"Crimea.. bentornata a casa!" Il richiamo della Madre Russia è stato sentito


Sono consapevole che è stata compiuta un'azione altamente democratica con il ritorno della Crimea alla Casa Russia. La Crimea era stata "donata" all'Ucraina da un ucraino, Kruscev, quando era presidente dell'Unione Repubbliche Sovietiche Socialiste. 
 
A quel tempo tutti paesi dell'EST, Ucraina compresa, facevano parte di una stessa struttura politica e quindi l'atto della "donazione" era puramente "simbolico". Diversa la situazione con lo sfaldamento dell'Unione Sovietica e con la conseguente situazione di estraneità in cui la Crimea si è venuta a trovare, soprattutto dopo il "golpe" reazionario filo occidentale della minoranza ucraina, foraggiata da USA e compagni. 
 
Nessuno ha avuto da ridire allorché un gruppo di facinorosi prezzolati ha rovesciato un legittimo governo, liberamente eletto, per insediarsi al potere a Kiev. Ma ora tutti i "democratici" hanno da lamentarsi perché in un giusto e legittimo referendum popolare per l'autodeterminazione la maggioranza assoluta della popolazione della Crimea ha scelto di tornare alla Madre Russia. 
 
L'ipocrisia e le bugie americane e della Nato e della UE non conoscono limiti. E che dire allora se la Scozia, prossimamente, decidesse di staccarsi dalla "perfida Albione" - come prospettato in un imminente referendum, e si rendesse "indipendente"? Cosa farà in quel caso Obama, la Nato e magari pure Israele? Dichiareranno guerra alla Scozia? Imporranno sanzioni? Ma dai, per favore, forse i giornalacci del potere potranno ancora far finta di credere nella “democrazia americana” ma nessun cittadino con un po' di sale in zucca potrà aderire alle pretese del dominio finanziario-bancario USA, su tutti i popoli del mondo....

 
Paolo D'Arpini
 
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Piaccia o meno ad Obama, alla Nato, alla Ue, all'Onu, al Vaticano e, per finire, all'Uefa, il popolo ha scelto: la Russia.
 

Chiunque, come ad esempio i sopraelencati, non sia in assoluta malafede non può che prendere atto del referendum del 16 marzo 2014.

Non ci sono stati scontri, nessun incidente, lo svolgimento rapido e scontato: gli abitanti della penisola sono e si sentono russi.

Sicuramente esiste pure una minoranza che tale non è, i tartari. Ma sempre minoranza è.

Andrà rispettata e garantita nella propria specificità, specie religiosa. Qualora la Russia non lo facesse sarebbe censurabile e passibile di sanzioni. Ma solo dopo non prima...., quando la violazione non si è verificata.

Le Nazioni Unite (che ipocrisia !) sanciscono, come fondamentale, il diritto dei popoli all'autodeterminazione. Ed ora cosa vanno cercando? Anzi è auspicabile che tutti gli abitanti di una qualsiasi parte del mondo, che si sentano "non rappresentati ed oppressi" dagli stati in cui sono incapsulati, possano decidere liberamente il proprio destino. Rispettando il diritto delle minoranze ad essere tali.

Forse qualcuno che sia espressione degli alti concetti della "democrazia occidentale" può darmi torto?

I presidenti Usa, con il codazzo dei loro servitori atlantisti dell'UEismo a 24 stati, hanno messo soldati, armi e dollari per manipolare la storia passata e contemporanea. Rovesciando governi e "regimi" di stati sovrani con la motivazione del diritto alla autodeterminazione dei popoli. Una serie interminabile di esempi ha macchiato di sangue e lastricato di vittime questa scelta.

Dal Vietnam a Panama, da Grenada alla Somalia, Libano, Irak, Afghanistan, Libia, Siria... chissà quanti ne dimentico. Ed il Kosovo, di appena ieri?

Oggi tocca a lor signori dover subire, hanno trovato un Putin che ha frenato l'arroganza yankee.

Obama ha mirato ad annettere l'Ucraina sotto l'influenza a stelle e strisce, magari per spostare i propri missili dalla Polonia a basi più vicine a Mosca. Ha armato e finanziato i "ribelli" servendosi dello specchietto della adesione all'UEismo atlantico.

Invece di libere elezioni o di un referendum popolare ha rovesciato un governo legittimamente eletto.

Vogliono parte degli ucraini finire sotto la tutela americana e far parte dell'UEismo?

Facciano pure, la legge valga per tutti.

Ma valga pure per la Ucraina russofona, per la Catalogna, per i Paesi Baschi, per il Galles, per la Corsica e per quant'altri lo richiedano.

Pure, negli Usa, per i Pellerossa e gli Stati del Sud.

Fesserie utopiche? Vaneggiamenti ?

Eh, no! Predicare bene e razzolare male è una costante umana sia degli individui sia delle strutture sociali, purtroppo.

Fin quando va bene si consolida una posizione, un regime, uno stato ed un impero.

Se inizia ad incepparsi il meccanismo perché si trova un ostacolo insuperabile (Putin, nel caso) si rischia di far flop e scoprire le carte.

La Crimea torna a casa ed Obama, Merkel, Cameron, Hollande (tutti lupi di primo pelo) possono solo belare. Accompagnati pure dal flebile lamento del capretto Renzi.

 

Vincenzo Mannello


fonte: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/03/crimea-bentornata-casa-il-richiamo.html

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