mercoledì 3 aprile 2013

Essere e mente

La parola Essere non spiega niente, ma d'altronde nemmeno la parola Dio. Essere, però ha il vantaggio di risultare un concetto aperto. Non riduce l'invisibile infinito a un'entità finita. E' impossibile formarsene un'immagine mentale. Nessuno può rivendicare un possesso esclusivo dell'Essere. E' la nostra essenza ultima e ci è immediatamente accessibile in quanto sensazione della propria presenza, la comprensione di io sono che è precedente a io sono questo o io sono quello. Per questo vi è soltanto un piccolo passo dalla parola Essere all'esperienza dell'Essere.





Qual'è il più grande ostacolo all'esperienza di tale realtà?

L'identificazione con la propria mente, che rende compulsivo il pensiero. Non essere capaci di smettere di pensare è un'afflizione terribile, ma non ce ne rendiamo conto perchè quasi tutti ne soffrono, per cui è considerato normale. Questo rumore mentale incessante vi inpedisce di trovare quel regno di quiete interiore che è inseparabile dall'Essere. Crea inoltre un falso sè generato dalla mente che getta un'ombra di paura e di sofferenza.

... Si noti: la mente è uno strumento eccezionale se utilizzata nel modo giusto. Usata nel modo sbagliato diventa però oltremodo distruttiva. Per essere più precisi, il problema non è che voi utilizzate la mente in modo sbagliato, quanto che non la usiate affatto. E' la mente a usare voi. Questa è la malattia. Voi ritenete di essere la vostra mente. Questa è l'illusione. Lo strumento si è impadronito di voi.


Eckhart Tolle

estratto dal libro : "Il potere di Adesso"

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