I
residenti potevano scegliere fra una maggiore autonomia all'interno
dell'Ucraina oppure per l'adesione della Crimea alla Federazione
Russa. Hanno partecipato al referendum circa il 80% dei cittadini
della Crimea aventi diritto al voto.
Secondo i primi dati preliminari i cittadini della Crimea che si sono espressi in modo favorevole alla adesione alla Federazione Russa sono il 93% degli elettori.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_03_16/Crimea-chiuse-le-urne-del-referendum-sull-unificazione-con-la-Russia-1628/
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Ministro Lavrov: Mosca rispetterà la volontà del popolo di Crimea
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri della Russia,
Sergej Lavrov, al termine del suo incontro con il Segretario di Stato
americano John Kerry.
Quest’ultimo incontro tra Lavrov e
Kerry era atteso da tutto il mondo. Infine, l’incontro si e’ tenuto
venerdi’ scorso a Londra. Sulla pagina del ministero degli Esteri russo
su Facebook una dopo l’altro comparivano le foto dei due che
passeggiavano sul prato di fronte alla residenza dell’ambasciatore
statunitense a Londra.
Alcune ore dopo Lavrov e Kerry
hanno incontrato i giornalisti. L’incontro a due ha dimostrato ancora
una volta che Mosca e Washington vedono in modo diverso quello che sta
accadendo in Ucraina e in particolare in Crimea. Forse perche, a detta
di Sergej Lavrov, la situazione non e’ semplice e, anzi, e’ unica.
E’ un caso che non puo’ essere esaminato fuori del contesto della storia. Non importa se nel diritto internazionale ci siano o non ci siano dei precedenti. Tra l’altro, i precedenti ci sono. Tutti capiscono che per la Russia la Crimea significa immensamente di piu’ di quanto significano le Comore per la Francia o le Falkland per la Gran Bretagna.
I
giornalisti erano ansiosi di sapere come saranno accolti dalla Russia i
risultati del referendum in Crimea. Sergej Lavrov ha risposto che prima
bisogna tenere il referendum e poi discutere dei risultati.
Rispetteremo la volonta del popolo di Crimea, anzi, dei popoli di Crimea perche’ le etnie sono alcune. Il parlamento di Crimea ha gia’ approvato la Dichiarazione d’Indipendenza. Spero che questa decisione venga confermata anche dal voto della popolazione. Speculare oltre mi sembra insensato, occorre aspettare i risultati.
Nel contempo, ha rilevato Sergej Lavrov, non si deve dimenticare che i popoli hanno diritto all’autodeterminazione.
Partiamo dal presupposto che il diritto di autodeterminazione non sia stato abrogato da nessuno. E’ uno degli obiettivi fissati nello Statuto dell’ONU, e i casi di autodeterminazione non sono pochi anche nella storia recentissima.
Il ministro russo ha
dichiarato che nonostante la difficile situazione in Ucraina, i rapporti
bilaterali tra Mosca e Kiev continuano. Ha anche detto che la parte
ucraina ha la possibilita’ di risolvere il conflitto avviando una
riforma costituzionale.
La comunita’ internazionale, se sente davvero la sua responsabilita’ per la sorte dell’Ucraina, deve innanzitutto invocare decisamente l’immediato avvio della riforma costituzionale. La Rada Suprema e’ perfettamente in grado di iniziare questo processo, invitando tutte le regioni a parteciparvi e garantendo ad esse la partecipazione paritaria.
Mosca
potrebbe avanzare alcune altre proposte per superare la crisi politica
in Ucraina. Sergej Lavrov ha comunicato che gia’ prossimamente queste
proposte saranno presentate alla comunita’ internazionale.
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