Nonostante tutti i tentativi degli Stati Uniti e dei
loro alleati europei orientali di convertire la NATO in un pugno di
antirussi e spostarlo ai confini della Russia, il forum ha visto la
crescita delle contraddizioni nell'organizzazione.
L'antico
nome della città di Newport significa "nuovo quartiere" o "città
nuova". Tuttavia, all'ultimo vertice NATO non c'è stata alcuna nuova
pietra miliare nella storia del gruppo. Prima di tutto, non è stato
possibile affrontare il tema ucraino quale voce principale all'ordine
del giorno del vertice. Il forum è stato dominato dal tema
dell'estremismo islamico nel contesto della intensificazione in Medio
Oriente dei militanti dello "Stato islamico".
E già questo da solo ha
spinto molti relatori a limitare il loro fervore antirusso. Dopo tutto,
per una lotta efficace contro i militanti islamici c’è bisogno della
cooperazione con la Russia, anche a livello di servizi di sicurezza. Il
sistema di difesa antimissile in Romania e il gruppo aereo degli Stati
Uniti in Estonia è di poco aiuto in questa lotta. Né aiuterà l'esercito
ucraino, a cui la NATO ha promesso 15 milioni di euro per modernizzarsi.
E
i tentativi della parte ucraina di dichiarare il presunto
raggiungimento di un accordo in merito ad un esteso aiuto militare
attraverso canali bilaterali è stato immediatamente smentito dalla
Norvegia, tradizionalmente influente nell’Alleanza, e da Varsavia, da
sempre vicina a Kiev. Il secondo punto chiave del vertice a Newport è
stato il rifiuto effettivo di un certo numero di Paesi, guidati dalla
Germania, di sanzionare (apparentemente una decisione già coordinata)
sull'istituzione di una unità di reazione rapida della NATO vicino al
confine con la Russia. Non è stato possibile stabilire squadre per la
nuova struttura.
È stato solo deciso di distribuire nei Paesi
"interessati" in Europa orientale, in particolare in Polonia e nei Paesi
Baltici, i depositi supplementari di armamenti e munizioni, oltre che
di tecnica militare. Tale restrizione non è casuale. Nelle condizioni
geopolitiche complesse di oggi, l'Occidente teme chiaramente un
confronto con la Russia, visti i processi di integrazione nella regione
eurasiatica e soprattutto l'alleanza emergente tra la Russia e la Cina,
ha dichiarato a "La Voce della Russia" Konstantin Sivkov, vice
Presidente dell'Accademia Russa sulle Questioni Geopolitiche:
L’alleanza russo-cinese fino a poco tempo fa era puramente di natura economica. Attualmente però si è trasformata in un’alleanza politico-militare. E questo processo è estremamente pericoloso per gli interessi occidentali. Minaccia il predominio dell'Occidente nel mondo.
Non
dobbiamo sottovalutare l'importanza dei problemi finanziari nell'ambito
della NATO. L’Alleanza nordatlantica negli ultimi anni ha sfornato la
decisione di portare il livello di spesa militare nei budget nazionali
al 2% del PIL. Non ha fatto eccezione questo vertice. Ma questo punto di
riferimento rimane inafferrabile come la disciplina fiscale all’interno
della UE. Il 2% della spesa per la difesa attualmente lo possono
vantare solo Stati Uniti, Gran Bretagna, Estonia e Grecia. I restanti
Paesi hanno di nuovo concordato per "mirare a raggiungere" il livello
promesso nel prossimo decennio. Così si scrive in aria, in generale,
l’idea ben fondata che l'Europa dovrebbe assumere maggiori
responsabilità nelle questioni militari e in materia di sicurezza, ha
detto a "La Voce della Russia", Dmitri Danilov, Direttore del
Dipartimento di Sicurezza Europea presso l'Istituto d'Europa
dell’Accademia delle Scienze russa:
Le discussioni sul fatto che l'Europa dovrebbe aumentare il suo contributo alla sicurezza globale, sono legittime. Tuttavia, su questo tema è molto difficile raggiungere l'unità. Si tratta principalmente di quegli Stati che, a differenza degli Stati Uniti, sono ancora alle prese con una crisi dell'Unione Europea. Non sorprende che in pratica in questa materia è molto difficile parlare di qualcosa che è oltre la portata delle decisioni precedenti.
"La Russia, che ha
secolari legami culturali, linguistici ed economici con l'Ucraina, è
pronta a mettere sulla carta molto più che l'Occidente, al fine di
esercitare un'influenza su Kiev. La Russia ritiene che la prevenzione
dell’adesione dell'Ucraina al Trattato nordatlantico è vitale per la sua
difesa nazionale", Così, in modo molto duro ma chiaro, viene descritto
l'equilibrio di potere intorno ai problemi ucraini nell’edizione
americana del Wall Street Journal. Così si è visto come al vertice NATO a
Newport nelle file dell'Alleanza molti tendono a essere d'accordo con
questa valutazione e cercano almeno di capire la posizione della Russia.
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