È una provocazione – ha dichiarato con indignazione il
ministro Rob Nicholson. – Ciò può causare una nuova escalation di
tensione. Anche se Nicholson ha riconosciuto che gli aerei russi non
minacciavano la nave canadese, ha invitato nondimeno la Russia a cessare
tali azioni, a suo dire, “irresponsabili”.
Stando al
ministro della difesa canadese, le azioni irresponsabili sarebbero il
pattugliamento dei propri confini da parte di aerei russi quando nelle
immediate vicinanze di questi confini si svolgono manovre di 12 navi da
guerra di un’organizzazione militare tutt’altro che amichevole. O i
membri della NATO sono tanto ingenui da aspettarsi che durante le
esercitazioni dell’alleanza nel Mar Nero la Russia segua la situazione
di nascosto con un binocolo dalla costa?
Un precedente
c’è già stato. Nell’aprile di quest’anno nel Mar Nero si trovava il
cacciatorpediniere americano Donald Cook. Quando vicino alla nave è
comparso un caccia russo Su-24, il giorno dopo il portavoce del
Pentagono, Steve Warren, si è messo a parlare delle azioni provocatorie
che sarebbero in contrasto con gli accordi sull’interazione
professionale tra le forze armate della Russia e degli USA. Visto che
quelle azioni hanno demoralizzato l’equipaggio della nave, 27 ufficiali
americani hanno subito consegnato la domanda di dimissioni dal servizio
militare. Eppure non esisteva nessuna minaccia immediata per la loro
vita, fa notare Vladimir Evseev, direttore del Centro dei problemi
socio-politici:
- Allora a spaventare gli americani è stato il fatto che l’aviazione russa ha usato mezzi di lotta radioelettronica. Si è scoperto che aerei russi possono comparire improvvisamente sopra una nave americana e colpirla in caso di necessità. Tale dimostrazione della capacità di distruggere le navi americane nel Mar Nero ha prodotto uno shock su alcuni ufficiali americani. Erano convinti della potenza assoluta dei propri mezzi tecnici ma è venuto fuori che la Russia possiede una rilevante supremazia negli strumenti di lotta radioelettronica.
In
altre parole, un aereo russo dotato di un nuovissimo sistema di lotta
radioelettronica ha messo fuori servizio le attrezzature elettroniche
della nave Donald Cook. I marinai americani potevano vedere l’aereo nel
cielo dal ponte della nave ma sugli schermi dei radar non c’era niente.
Il sistema Aegis di cui era dotato il cacciatorpediniere americano si è
rivelato impotente. A quanto risulta, alla nave canadese Toronto è
successa la stessa cosa, dice Aleksandr Khramčikhin, vicedirettore
dell’Istituto di analisi politica e militare.
Il Sukhoi SU-24 ha soppresso il sistema americano Aegis per mezzo del suo sistema di attacco radioelettronico. La fregata canadese Toronto è imparagonabile al cacciatorpediniere amercano, è molto più debole e le sue attrezzature elettroniche potevano essere facilmente soppresse. Non escludo che l’aereo russo abbia usato la stessa tattica di lotta radioelettronica.
Il
Ministero della Difesa della Russia ha comunicato che gli aerei hanno
eseguito il volo in stretta conformità con le regole internazionali di
uso dello spazio aereo sopra le acque neutrali nella zona presso il
confine statale russo. Il ministero si è rifiutato di commentare
l’eventuale impiego dei sistemi di lotta radioelettronica.
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