martedì 30 luglio 2013

C'è un dio di troppo, ma uno ha già vinto apparentemente!!!

Negli ultimi tempi si stanno moltiplicando le riletture della storia biblica da più parti nel mondo, e anche in Italia, caduto ormai da tempo l'imprimatur e l'ossequiosa reverenza a certe idee clericali, sono usciti molti libri che certamente aprono diversi dubbi su questo dio sostanzialmente strano. 
Già lo gnosticismo mise a dura prova il cristianesimo dei primordi, mettendo in discussione e in contrapposizione il dio YHWH con il "serpente" trasformato in SOPHIA.  
 
Sostenevano che il Dio giusto è proprio quello che dona la "sapienza" all'uomo e non certo quello che lo voleva schiavo e suddito. 
 
La più banale dimostrazione è quella che l'uomo ha la ragione; per quale motivo infatti, un dio "amorevole" avrebbe dato questo formidabile mezzo (unico ad evolvere e crescere nelle sue funzioni cognitive) per poi non accedere alla sapienza? 
 
Gli gnostici, che in un primo momento invasero il cristianesimo, ma per certi versi anche l'ebraismo, ebbero vita difficile anche perché puntavano all'accesso della sapienza attraverso la conoscenza interiore e personale senza l'aiuto di una organizzazione precostituita che prevedeva invece una dipendenza continuativa e fedele. 
 
Oggi potremmo tradurla nella contrapposizione eterna tra fede e ragione, la prima si realizza solo con il verbo "credere", la seconda con il verbo "comprendere". 
 
La chiesa più volte ha tentato di conciliare le due cose, per esempio con l'enciclica "fides et ratio", ma il problema rimane sostanzialmente invariato e lo rimarrà fino all'apocalisse. 
 
Una cosa è certa, per fortuna o per sfortuna dipende dalla prospettiva, oggi possiamo leggere la bibbia senza il filtro della interpretazione "canonica" e possiamo scambiarci le idee senza rischiare troppo. 
 
Da questo ne scaturisce che leggendo la bibbia un po' più serenamente, possiamo osservare milioni di incongruenze, con una analisi neanche troppa attenta, viene fuori che di dei ce n'erano un po' troppi. 
 
Già in Genesi ci troviamo il dio creatore, ma che di fatto non è onnipotente in quanto un "angelo disgraziato", nella figura del serpente, riesce ad "insinuare" le sue creature. Ma come le insinua? Aprendogli gli occhi e donandogli la conoscenza!!! 
 
Allora il dubbio degli gnostici, per chi ama usare la logica è del tutto lecito, come può un dio buono privare la sua creatura che ama follemente, della conoscenza, avendogli pure dato l'uso della ragione? 
 
Senza entrare negli studi filologici delle incongruenze del pentateuco di cui c'è ampia letteratura, certamente possiamo dire che il dio del vecchio testamento è un dio cattivo, geloso e guerrafondaio, non certo un dio che vuole salvare tutti, un dio che neanche a Mose, "che lo aveva visto in faccia" fa entrare nella terra promessa perché aveva osato dubitare.
 
Nel pentateuco poi si fa riferimento a tanti altri dei con una naturalezza che fa quasi sconcerto, un dio che parla quasi come un barista, "se vai a prendere il caffè dall'altra parte della strada non ti fare più vedere", quasi a dimostrare che non era il solo. 
 
A parte il fatto che un dio "unico" e "onnipotente", perché mai dovrebbe scegliere (selezionare) uno solo popolo e mandarlo in un terra "particolare", rispetto a tutto il resto? 
 
Non ha proprio senso razionale, se non in virtù del fatto che questo dio sapeva di non essere solo e sapeva che non tutto il gregge poteva essere suo, e che tale gregge lo voleva "ignorante" e senza l'uso della ragione (conoscenza). 
 
Ma andiamo alla seconda questione, YHWH fu visto da Mose, gli parlava faccia a faccia (Esodo 33;11), ma Gesù il figlio del padre dice nessuno conosce il padre (GV1; 18 - MT 11; 27). 
 
Gli ebrei memori della Torah chiedono: "mostraci il padre" e Gesù risponde "chi ha visto me ha visto il Padre", da qui e non solo è storia nota gli ebrei non hanno riconosciuto Gesù come figlio di dio e si sono strappate le vesti incriminandolo come bestemmiatore.

Non hanno accettato di parlare con un messaggero (anche fosse il figlio) avendo avuto un rapporto diretto don il titolare. 
 
Ora, sempre per chi ama usare solo la logica, ci pare di capire che il padre di Gesù (che per sue stesse parole nessuno ha visto) non sia YHWH che invece si faceva vedere e come, addirittura andava in battaglia al fianco del suo popolo. 
 
Stride anche la dottrina, da un lato abbiamo un YHWH troppo preoccupato per cose terrene, che si fa costruire un' arca d'oro, conquista territori e popoli, che tramite ELIA fece scannare tutti i 450 sacerdoti di Baal (1libro dei RE 18,4 0) e dall'altro un Gesù "etereo", buono, giusto che perdona settanta volte sette e che ripete spesso in diversi modi : "io non sono di questo mondo". 
 
Certo ci sarebbe la questione di Luca 19, 27 che lo assimila ai modi democratici di YHWH ma sarebbe troppo lungo da spiegare. 
 
Gesù, non solo si dichiara impotente per le cose di questo mondo ma rincara pure la dose dicendo che: "un giorno verrà il principe di questo mondo" di fatto affermando che non è lui. 
 
Ci fa vedere la terra come una sorta di "colonia penale" in cui c'è un'altro principe e lui è venuto solo per dirci che non è di questo mondo e che la nostra gloria arriverà alla morte se hai fatto il detenuto modello. 
 
Ricapitoliamo Gesù non è riconosciuto da quelli di YHWH e non è neanche satana, (il serpente) che lo tenta, ma si dichiara dio. Capisco che ho forzato un po' la lettura ma neanche poi tanto. 
 
Tornando agli dei quindi, siamo arrivati sicuramente a tre che si fanno battaglia per avere il gregge di questa terra. Ora non sarebbe il caso di riprendere la mitologia greca, egiziana e sumeri degli dei e cominciarla a studiarla con una prospettiva diversa? 
 
Una cosa però la possiamo dire, il dio YHWH è certamente quello più terreno, per non dire quello più "materialista", che apparentemente sta vincendo su tutto e sugli altri "dei" e i "loro popoli". 
 
Applicando le regole che conoscono la "natura umana", di fatto governano il mondo, e questo è oggettivamente riscontrabile. 
 
Non solo la democrazia più evoluta del mondo (si fa per dire) e che la esporta pure a suon di bombe e corruzione fonda la sua "esistenza" e la sua "giustizia" giurando sulla bibbia, e quando diciamo bibbia ricordiamoci che loro intendono solo i primi cinque libri (occhio per occhio dente per dente). 
 
Ora il dilemma nuovo, ma di fatto vecchio come il mondo, è quello di considerare "il paradiso già su questa terra" e quindi seguire YHWH, ma impossibilitati per questioni di madri mitocondriali diverse, salvo accettare la posizione di Goyim (cosa che sta succedendo), oppure rinunciare alle ricchezze di questo mondo (lascia tutto e seguimi) nella speranza che una "ricchezza" ed un paradiso di un "altro mondo" ci venga riconosciuta alla nostra morte da un Gesù e la sua dottrina? Non c'è una terza via? 
 
Forse l'errore più grande della chiesa nei primi concili è stato quello di voler legare a tutti i costi il vecchio ed il nuovo testamento che sono inconciliabili (almeno il pentateuco con i quattro canonici) errore che oggi probabilmente dovrà riconoscere senza non pochi problemi di scissione. 
 
La circolare ecclesiastica che vieta l'uso del nome YHWH per parlare di dio è abbastanza significativa in questo senso. 
 
Concludendo, anche la logica arriva a comprendere che dal caso nessun ordine può essere figlio e che ci debba essere una potenza creatrice ed organizzatrice, ma certamente, questo scenario ci sconforta non poco e l'indagine continua. 
 

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