venerdì 20 gennaio 2017

Liste di Proscrizione: Nuovo Piano Vaccini

 
Il costante calo delle vaccinazioni impensierisce il sistema, non certo per lo stato di salute dei suoi sudditi ma per gli introiti in diminuzione alle case farmaceutiche ed alla filiera della cosiddetta sanità pubblica. Il nuovo piano vaccinazioni costerà allo stato, a regime, la strabiliante somma di 186 milioni di euro l’anno.

Le vaccinazioni, dalla efficacia assai dubbia, espongono l'essere umano ad una serie di componenti neurotossici, chimici e biologici, impressionanti. Ovvio quindi che le fasce di popolazione maggiormente consapevoli evitino di far vaccinare i propri figli oppure che facciano di tutto per limitarne il numero allo stretto indispensabile.

L’affaire vaccinazioni comunque, sottende ad argomentazioni ancora più complesse. Il sistema teme di perdere la presa propagandistica sulla popolazione, di far filtrare l’idea che non si tratti di una sovrastruttura benigna (basti pensare al mancato soccorso dei terremotati abruzzesi) ma solo di un’imposizione tanto antica quanto malevola.

Quale sia il fine occulto dei vaccini possiamo solo immaginarlo. Il nuovo piano nazionale vaccini però è davvero inquietante. Si rendono gratuiti alcune vaccinazioni mentre si pensa a sanzionare pesantemente i medici che non supportano le vaccinazioni o addirittura le sconsigliano. Si tenta di impedire l’ingresso dei bambini alle scuole inferiori se non in regola con il piano vaccinale. Si vuole istituire un anagrafe nazionale per le vaccinazioni ricevute (leggasi: schedatura). Tutto ciò è inaccettabile e pericoloso.

Non è un caso che a proporre tali imposizioni sia un parlamento illegittimo ed ormai alla frutta. Gli allarmi sui casi di meningite sono solo mezzucci di bassa propaganda per far accettare alle masse umane (ma ritenute bovine) ulteriori restrizioni delle poche libertà personali residue

Scampoli tratti da ‘La Repubblica’ - Sanità: via libera al Piano nazionale vaccini

‘I costi. Le stime sono di 100 milioni per il 2017 e 127 per il 2018. Dal 2019 si andrà a regime con una spesa di 186 milioni di euro. Si promuovono accordi con i produttori per avviare meccanismi che prevedano sconti via via che salgono i tassi di utilizzo, e che dunque sono acquistati più vaccini. Per le regioni in difficoltà economica si ipotizza la nascita di un fondo nazionale per i vaccini che possa dare un co-finanziamento.’

‘La questione obbligo per le scuole. Mentre Regioni e Comuni si muovono per vietare il nido a chi non è vaccinato (l’Emilia e Trieste hanno già una legge, il Lazio la sta per fare) o anche la scuola materna (la Toscana sta preparando una norma), nel piano si parla di un percorso da approfondire.’

‘Le sanzioni a chi sconsiglia i vaccini. Si tratta di uno dei passaggi del nuovo piano che sono stati più discussi. La possibilità di sanzionare, dal punto di vista disciplinare o contrattuale per quanto riguarda i dipendenti pubblici, viene spiegata dicendo che ci sarà un “ricognizione continua delle possibili violazioni del supporto alla pratica vaccinale e dell’offerta attiva delle vaccinazioni da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e convenzionato. Saranno concertati percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali che possano portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o contrattuali qualora ne venga ravvisata l’opportunità”. Più di un Ordine dei medici ha avviato procedimenti disciplinari contro colleghi contrari alla vaccinazione o che la mettono in relazione malgrado l’assenza di prove scientifiche con sindromi come l’autismo. Con il testo però si avanza anche l’ipotesi di intervenire dal punto di vista contrattuale, ovviamente se il professionista interessato è dipendente pubblico.’

La nuova anagrafe. Le Asl sanno chi è vaccinato e contro cosa tra i propri assistiti. Quello che manca, come spesso accade in sanità nel nostro Paese, è una visione di insieme. Per questo nel Piano si parla di una “anagrafe nazionale omogenea e robusta” da avviare al più presto. In questo modo nei flussi informativi nazionali che arrivano a tutti i medici curanti e alle varie autorità sanitarie ci saranno anche i dati riguardo alle vaccinazioni svolte dal singolo cittadino.’ ... il cerchio si stringe ...
 
 

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