mercoledì 24 agosto 2016

L’effetto elastico della dominante.

Le trame dei film (opere) più complesse, che ti fanno gridare “Wow!”, sono quelle che – se osservate in maniera frattale espansa – ti fanno capire con “chi” hai a che fare, a livello di realtà manifesta “qua, così”…
  
Ma... non è semplice, poiché non sei sol3.
Quelli che hanno la capacità di non provare mai nulla, li chiamano sociopatici
Sei esperto nello spegnere i sentimenti. Fallo spesso e diventa uno schema. Continua e muoiono”.
Billions
SPS (Io) uso tutto, per svelare e decodificare la dominante, poiché lascia “segni frattali espansi” dietro e tutto attorno, anche se non lo intende affatto.
Per ovviare a questo, agisce su di te, disinnescandoti.
Questo, l’ambiente te lo conferma a pieno, se solo te ne accorgi, alias, se lo sai “leggere” per mezzo/attraverso di tutto quello che succede “dietro e tutto attorno a te”.
Persino la “forma” è simbolica.
Da ciò puoi anche riuscire a scorgere l’alternativa sostanziale, quello che non c’è nel reale manifesto, ma è compresente a livello di reale potenziale.
In maniera tale che, mentre l’ambiente viene usato e usa te, tu lo usi (a vari livelli), a tua volta.
Così da riuscire a risalire la corrente, nel/del piano inclinato, gerarchico, dominante (in leva ubiqua e non locale, wireless).
Come un’eco di ritorno, con dentro ed attaccato centralmente te, in qualità di osservatore privilegiat3. Così da giungere a “vedere” persino… "Dio".
     

"Contrapporre politiche sociali e politiche per la crescita è un errore. Le politiche sociali e per l'equità sono infatti necessarie per la crescita perché, oltre che sostenere la domanda, migliorano il clima sociale generando aspettative positive. Gli interventi sociali e per le imprese debbono camminare insieme, in un giusto equilibrio...".
Giuliano Poletti
Tornando sul tema pensioni, Poletti non indica cifre. "Non si può dire adesso quale sarà la dimensione dell'intervento. Certamente vogliamo sostenere le pensioni minime, varare l'Ape e risolvere la questione delle ricongiunzioni onerose, è una questione di equità:
non possiamo far pagare altri costi a chi ha già versato i contributi ma in gestioni diverse"...
Link
Le "pensioni" sono un loop, in/di un motore:
il suo vorticare e, così, funzionare.
I continui "interventi" si succedono nell'ottica di correggere qualcosa di insostenibile, secondo uno schema di attuazione iniziale, che per portare a regime i giri del motore, doveva promettere "grandi aspettative". 
Ora, a Massa acquisita (conquistata), il motore deve essere regolato, ad hoc... per non farlo fermare e, così, evidenziare che si tratta dell'ennesimo "fuoco fatuo" o, per meglio dire, "gioco di prestigio (molto vicino al concetto di 'truffa sociale') d'apparenza ed appartenenza".
Sei, tra l'altro, in un piano inclinato. Dove scivoli (vai), in tutto questo?
Bill Gates, l’uomo più ricco al mondoè ora ancora più ricco.
Secondo la classifica stilata da Bloomberg, la sua fortuna ha raggiunto i 79 miliardi di euro, un nuovo record per il fondatore di Microsoft, che ha aumentato il patrimonio di 6,2 miliardi
Un salto doppio rispetto al secondo in classifica, il magnate spagnolo Amancio Ortega, creatore di Zara e titolare di una fortuna pari a 67,4 miliardi di euro, da gennaio più ricco di circa tre miliardi
Le cifre, "in ballo", ti dicono (frattalmente) tutto:
  • l’uomo più ricco al mondo… è ora ancora più ricco
  • ha aumentato il patrimonio di 6,2 miliardi
  • (il) secondo in classifica... il magnate spagnolo Amancio Ortegada... da gennaio (è) più ricco di circa tre miliardi...
E tu? Tieni in considerazione i rapporti di forza:
  • ha aumentato il patrimonio di 6,2 miliardi (presumibilmente, in un solo anno, essendo la classifica annuale)
  • da gennaio (è) più ricco di circa tre miliardi (sono ancora, più o meno, le stesse proporzioni emerse in Billions, dove in circa 4/6 mesi, il ricco speculatore afferma di poter guadagnare quasi due miliardi di dollari).
E tu? Comprendi questi "rapporti di forza"? Ergo: simili compresenze, al fine di guadagnare sempre, in leva (contando su di te), che cosa andranno a concepire? I loro "disegni" si trasformano in realtà manifesta, diventando i "servizi", dei quali di conseguenza tu "disponi".
 
Con Internet, metti i tuoi dati in "esposizione (per coloro - i "costruttori/controllori" - che sanno come leggerli)"; scrivi, infatti, tutto di te nei social, nelle e-mail, nelle App di comunicazione, usi sempre di più la comodità, molto spesso gratuita, del Cloud, etc
  
Senza che nessuno le lo ordini/chieda. Semplicemente, perchè è di... moda.
Con i moderni cellulari, idem.
Prima "era già successo" con l’avvento del telefono fisso, del fax, dei cordless, degli uffici per le relazioni con il pubblico, etc.
Insomma, è sempre stato così, andando in crescendo (in un tipo di "crescendo", che a livello di sostanza e proporzione, rispetto alla consapevolezza del tempo, è sempre stato pressoché totale).
 
Ma, sino a quale punto?
La questione è piuttosto bizzarra ma, causale ed alquanto reale manifesta, a discendere da ciò che “è già successo” (la tua invasione, conquista e possesso, da parte della dominante).



Catena di distribuzione "elastic3", del motore di (de)composizione, frattale espanso, dominante...
Il che, rende tutto quello che “è accaduto, dopo”, come qualcosa che vira temporalmente – anche nella realtà manifesta, storico deviata – verso il momento di “è già successo”.
Ergo:
  • ciò significa che
  • tutto quello che succede esponenzialmente “qua, così”
  • come, ad esempio, la rincorsa tecnologica (ascensione)
  • è solamente l’eco frattale espanso
  • che parte dal momento di “è già successo” e dal momento mobile di compresenza (ora)
per alfine convergere
  • polarizzando la situazione reale manifesta
  • sino a renderla sia simbolicamente, che concretamente, immagine speculare della situazione rappresentata nel momento di “è già successo”.
Ok? Difficile che sia "Ok". Vero?
La “tua” realtà manifesta, “qua, così”, è rovesciata (rispetto al grado di giustizia, “lato tuo/umanità, centrale”, con la giustizia ubiqua, in toto, ad angolo giro, ossia, da qualsiasi prospettiva la guardi) e non a caso è AntiSistemica.
Così, tutto ciò che ti viene proposto come “oggetto di commemorazione”, riguarda episodi, fatti e persone che hanno contribuito, attraverso le proprie gesta, a rinforzare lo status quo by dominante “qua, così”... Inconsciamente, come dei... sociopatici (che non "provano" più niente, svuotati dentro da quello che hanno fatto e devono continuare a fare, by influsso frattale espanso, dominante).
 
I nomi dei “santi”, delle vie, degli edifici pubblici, i monumenti al tal personaggio, e tutti coloro che emergono nella scala gerarchica sociale, sono – come dire – AntiSistema.
E, per osservarli nella loro autentica valenza (in quanto posseduti dalla dominante), occorre che li inquadri nella situazione complessiva reale manifesta, dopo averla ricompresa a livello sostanziale… come una sorta di scenario di “post guerra, a bocce ferme da tempo indefinito”, nel quale i “vincitori” non sono manifesti, ma “solo” compresenti, avendo rinunciato alla tua adulazione ed al proprio Ego, dal momento in cui hanno preferito strategicamente auto cancellarsi dalla “tua” memoria, cancellandoti la “tua” memoria.
Lo hanno già potuto fare, avendo aderito a talune caratteristiche architrave, necessarie e centrali... affinché un simile “progetto” potesse conoscere solo ed esclusivamente un unico destino:
  • quello di avere successo, dalla prospettiva relativa all’assoluto dominante
  • predeterminando, in questa maniera, lo status quo “qua, così”.
È “complesso” da mandare giù, ossia, da rielaborare ma, in assenza di ciòtroverà spazio e modo di auto perpetuarsi, solo lo status quo (reso come un fermo immagine, in movimento, nella cornice ingabbiante).
 
Alla Harry Potter, per intenderci o, meglio, come ormai ha reso possibile, anche la tecnologia moderna, per mezzo di gif animate, piccoli video messi in loop, cornici "digital photo frame", schermi di computer e di smartphone “intelligenti”, etc.
I “modelli” in voga (non solo nella “moda”) sono elastici, multidirezionali ma auto mantenenti la direzione di fondo, anche se mutano le condizioni esterne/interne, che sembrano avere la meglio solo sullo stato apparente della situazione generale.
A livello frattale espanso, puoi inquadrare meglio un simile funzionamento, ad esempio, elevando simbologicamente la classica bussola, indicante sempre il nord magnetico, oppure, accorgendoti del significato avio trasportato dai concetti di meta, obiettivo, piano, progetto, intenzione, etc.
La Brexit? Conviene
All'indomani del referendum con cui la Gran Bretagna ha detto sì alla Brexit le previsioni erano semplicemente catastrofiche:
l'Inghilterra si chiuderà in se stessa, l'Europa scomparirà.
Entrambe perderanno occasioni di sviluppo economico, si sentiva dire da ogni dove. Esattamente due mesi dopo, la situazione è decisamente meno drammatica.
Certo, la sterlina ha perso il 15% del suo valore, e chi si occupa di import nel Regno Unito è di pessimo umore. Ma i turisti sorridono, e non poco:
andare a Londra per le vacanze è diventato più facile, grazie a un cambio che lunedì 22 agosto, per esempio, è stato di 0,86 euro per una sterlina.
I prezzi nella metropoli, una delle città più care al mondo, non sono certo crollati.
Ciò che è cambiato, come abbiamo detto, è il rapporto di conversione, che rende i beni più economici di prima
Chi ci perde, allora?
Gli inglesi che vogliono andare all'estero. Sette giorni fa la sterlina valeva 0,99 euro.
Sono lontani i tempi in cui il cambio Britannia/Europa era a quasi 1,50
  • andare a Londra… è diventato più facile, grazie a un cambio(favorevole al "turismo")
  • i prezzi nella metropoli, una delle città più care al mondo, non sono certo crollati
  • ciò che è cambiato è il rapporto di conversione, che rende i beni più economici di prima…
La globalità reale manifesta “qua, così”, funziona:
  • su più livelli
  • tutti resi dipendenti dalla gerarchia
ossia
  • del livello più inarrivabile (auto resosi non manifesto).
Dentro ad una simile infrastruttura complessiva, può succedere di tutto (trasformazione), senza che nessun dettaglio (“cambiamento”) riesca a modificare la sostanza che alimenta ed auto rigenera lo status quo (disinnesco).
Mappa (resti) di una antica "circuiteria"...

 
Il progetto è di conferirti l’idea di “alti” concetti, quali evoluzione, libertà, diritto, emancipazione, giustizia, etc. attraverso qualcosa di elasticizzato, che si trasforma sotto al peso di una convinzione massiva, ma che – allo stesso tempo e di più – ritorna inesorabilmente sempre alla stessa “forma (status quo)”, ricavando “spazio” – in questa maniera – per la cronaca storico deviata, di stampo pseudo centralizzante... la specie umana di “superficie”…
Il meccanismo “cambio/conversione vs potere di acquisto” è, ad esempio, un ottimo modello che ti indica molto chiaramente la direzione della sostanza reale manifesta “qua, così”:
  • una direzione senza direzione
  • da “qua” il concetto di loop
  • o di auto schiavitù ed interdipendenza
in quanto
  • “è già successo”
per cui
  • dove vuoi andare se non sempre “qua, così”
non visto che
  • è proprio “qua, così”
  • che lo status quo by dominante deve e può restare.
A livello frattale espanso, tutto questo rigenera la compresenza dei loop, all’interno/esterno della “tua” vita.
Così, da permetterti di fare/essere/auto realizzare “qua, così” di tutto, ma sempre nell’ottica di rispettare l’intenzione dominante, alias, dell’auto preservazione del relativo assoluto impero dominante, senza necessità di vessilli esposti al vento.


 
La risposta ambientale (natura + industria) è sempre nella direzione rotante dell’interesse superiore dominante, del quale – ad esempio – la forma di un tornado, osservata dal satellite, è la perfetta riproduzione sostanziale frattale espansa.

Quindi, a livello di manifestazione (creazione) naturale, artificiale… è sempre una tecnologia che risponde a pieno, nel rispetto dell’auto imposizione AntiSistemica.
Le nanotecnologie, che hanno permesso, tra le altre “cose”, di ottenere dei materiali “auto pulenti” (utilizzati come componenti dei vetri di torri di controllo, aerei soprattutto militari, etc. che ben presto saranno riversati e convertiti anche in ambito commerciale civile), dimostrano – in una lingua/codice frattale espans3 – che la società intera, reale manifesta “qua, così”, descrive ed “è” uno strato di materiale simile "auto ripulente (auto resettantesi)".
E, una volta che questo “è già successo”, allora, “è già realtà manifesta”. 
Nel mezzo, auto esiste come un trasporto della realtà manifesta “ora per ora”, verso quello stato di auto realizzazione, già potenzialmente attivo e concreto (è già successo), attraverso tutto quello che si auto rigenera all’interno della situazione generale, complessiva, individuale, di parte, etc. Nella convinzione delle “parti”, di dar luogo alla propria libera esistenza, nella quale le parti si credono ancora “padrone del proprio destino”.


 
Ora, il momento fisso (statore) di “è già successo” e quello mobile (rotore) di “evoluzione reale manifesta”, danno luogo al completamento del progetto dominante, poiché ciò che “è già successo” ispira “ciò che deve ancora succedere”, al di là di una concezione lineare del tempo (interpretazione dominata e dominante, temporale). Cioè:
  • le due “parti (dominante e dominata)”
  • elasticamente, danno luogo a quella “stagionalità (meccanismo)”
  • che auto mantiene “qua, così” tutto perfettamente ordinato.
In ciò, non vi è più alcun inizio, né fine.
Non esiste più un senso, se non tutti quelli a cui puoi pensare che, ovviamente, non sono il “senso”. La conseguenza è l'oblio e l'impotenza, dunque, l'auto adattamento al/nel "qua, così", che trae energia da te, mentre tu non te ne fai, inconsciamente, più nulla.
Sede del "motore"...
 
Capisci che, così, il dispositivo creatosi è come un motore di (de)composizione, che permette di ottenere tutto quello “spazio” adatto per generare qualcosa, oltre che per auto mantenere lo status quo by dominante.
La rigenerazione di qualcosa è la sua rappresentazione alla Harry Potter, nonché la descrizione frattale espansa dell’interesse che lo alimenta, in leva, non localmente, ubiquamente, wireless, secondo le “qualità attribuite a Dio”.
Ogni "forma" manifestatasi "qua, così" è un monumento (frattale espanso) dell'intenzione ideale dominante.
   
Se passa sempre in secondo piano (strategicamente ed inconsciamente) che il “senso primo” della realtà manifesta è quello di “rigenerare qualcosa” e che questo “qualcosa” è interesse di “qualcun3” di compresente ma non manifesto, allora – di conseguenza – il loop continuerà solamente a rinforzarsi
Ad esempio, perché credi che il tempo stia accelerando? Perché hai questa sensazione? E, segnatamente, perché – invece – a volte lo vivi come se fosse talmente denso, da non passare mai?
È sempre un effetto ad elastico, che non è altro che “dualità”, ossia, tri-unità (pilota) senza quello stato “di mezzo, centrale”, che permette di guidare piuttosto che essere trasportati (sei al corrente che, a tal proposito, la linea guida per il trasporto umano riguarda la "guida automatica". Vero?).
Il tutto, ovvio, accade a livello inconscio.
Le parti, “sotto” alla dominante (per potere di consapevolezza), obbediscono solo alla dominante, anche quando credono di “fare altro” e di “non avere padron3”.
SPS (Io) sto “distruggendo” tutto quello in cui credi?
Sì. Ma non si tratta di una “distruzione (tutto si trasforma. No?)”, quanto – piuttosto – di un cambio nella prospettiva, con te al tuo centro, centralmente, sino ad arrivare ad inquadrare tutto da un angolo giro “lato tuo/umanità, centrale”…
La “coperta sempre troppo corta” è una solida apparenza. Cioè, esiste un diverso “stato” della materia. Questo:
  • la proiezione (frattale espansa)
  • reale manifesta (fisica, concreta)
  • di una apparenza (intenzione mono prospettica, dominante).
Come a dire che il Genio (frattale espanso), afferma (al “proprietario della lampada”, che l'ha ritrovata) “ogni tuo desiderio è un ordine”. 
 
E, bada bene, non si tratta solamente di tre desideri. Ma, trattasi invece di… una situazione di stallo, ossia, di status quo… sino al momento in cui la “lampada” non passerà di mano o “l’anello” non cambierà di sede (“dito della mano”).


E, poi, la “lampada o l’anello (che dir si voglia)” non è un3.
Ess3 sono una rappresentazione simbolica, in codice e chiave frattale espansa. Qualcosa che vale per ogni individuo, potenzialmente.
Il che rende anche solo l’idea di adeguarsi al significato “unico (di ogni rappresentazione ‘qua così’)” già di per sé, fuorviante.
L’anello è di… Sauron, e a lui viene conteso? La lampada è di… Aladino, ed è unica?

Errato.
Perché rientra solamente in una prospettiva di “scarsità selettiva artificiale”.
Quando, a livello di reale potenziale, in ogni essere vivente auto esiste una simile possibilità (chiave) di auto realizzazione, passante dalla piena emancipazione dalla dominante…
Ovvio che, se, utilizzi e rievochi parti di questo “potere”, solo ed esclusivamente per questioni “di mezzo (alias: dominate)”, tipo… per trovare il lavoro perfetto, per attirare la ricchezza monetaria o l’uomo/la donna della tua vita, etc. … allora non ti resta che adattarti a rimanere sempre sotto all’ombrello dominante “qua, così”, senza nemmeno riuscire ad accorgertene, seppure sempre perfettamente riallineat3 al suo univoco potere di “auto convincimento, compresenza e non manifestazione”.
 
Come in un elastico, ti elasticizzi, poiché sei materiale elastico, in qualcosa d’assieme che è elastico, ossia, programmato per esserlo, opportunamente, strategicamente, dalla prospettiva unica dominante “che non esiste, ma c’è” o viceversa (non cambia nulla, elasticamente).
Ok? Certo che… no. Perché sei sotto ad incanto e “rispondi a comandi post ipnotici”.
Tu sei “Tu”. Non sei Tu. Non sei in Te, ma in “Te”.
 
Sei come una sovranità spodestata, anzi… "auto" spodestata.
Qualcosa che non riesci nemmeno a capire, anzi, a ricordare… come sia successo, anzi, che non riesci nemmeno ad accorgerti che “è già successo”, che cosa?
Non hai lo “spazio”, nel “vuoto”. Visto che il “silenzio” ti sembra qualcosa di nemmeno esistente ma che, invece, occupa tutto lo spazio ed il vuoto…
Qualcuno di voi, ha scritto a SPS (Me), facendo notare che “dopo tutti questi anni… di chi/che cosa, si è trattato, in questo Blog. Di niente”?
 
Di chi/cosa stiamo, infatti, "parlando"? Del “nulla”. Di qualcosa che “non esiste” ed, allo stesso tempo, di qualcosa che si percepisce come “troppo grande per poter fare qualcosa”
La “cosa” non è indifferente e la sostanza sta proprio nell’accorgersi della differenza che intercorre tra il sostenere che “non si è fatto nulla” e che “è inutile fare nulla, tanto…”.
Capisci? Ricordi?
C’è un trauma che ha preso il tuo posto.
Che cosa “è già successo”?
Lo hai causalmente dimenticato.
Per questo motivo, ora, costantemente, “non sai/ricordi”…
E, così facendo, dipendi… come una conseguenza, prevista all’interno di una intenzione, “che è diventata ‘superiore’” a te, godendo di un “vantaggio” su di te, avendoti come… “nelle proprie… mani”.
Così, tutto diventa “numero”, codificato in solida realtà manifesta ed “accusato” dalla prospettiva dominata (inconsapevole, inconscia, dipendente e conseguente):
Con ordinanza su orari sale gioco, a rischio 5 mila posti
Il “ricatto” è all’ordine del giorno, poiché “l’economia superiore è un giogo”… 
Supponi di “andare da qualche parte”, ma sei ferm3 nel “qua, così”, ossia, in movimento sul posto (loop). Una grandezza "infinita"? No. Piuttosto indefinita poiché grande e, dunque, sfuggevole...

 
Rigenerando ancora e per sempre – nello status quo – “nuovo” status quo.

Ossia? Chi/che cosa?
Le domande si aprono ma non si espandono “lato tuo/umanità, centrale”, se continui a vorticare attorno ae dentro in
Ok?

Nasci, consumi e ti consumi, e… muori. E poi?
Ti dicono (e forse lo speri) che tu rinasca.
Uhm. Mumble. Mumble… chi/cosa si rigenera “qua dentro”, assieme a te?
Il principio stesso che ti consuma, “tanto poi ricresci”…
 
Così da trasformarti, ogni volta, in “cibo (alimentazione)”. O, forse, credi che sia casuale che ogni forma tecnologica ed organica, necessiti di "mangiare", alias, di convertire materia in energia?
 
Quale interesse si alimenta di tutto ciò, ed – ogni volta – anche di te?
Non ci vuoi/puoi credere, ma… è così.
Che cosa è, ad esempio, a livello frattale espanso, un impero economico di una sola famiglia/persona (non solo un "Re")? 
E cosa tende a preservare ed alimentare, nel tempo, costantemente, questa sola famiglia/persona?
Il “proprio” impero economico, con te al di dentro.
Tu che non sei come una pianta parassita ma, piuttosto, come un campo di grano.
Accorgiti…
  















   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1885 
 
 
 

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