venerdì 26 agosto 2016

Cambio di strategia USA: Invadere la Siria e “mettere in guardia” la Russia

Ribelli moderati addestrati dalla CIA

Martedì 23 agosto - Il governo degli Stati Uniti – che esige il rovesciamento del governo internazionalmente riconosciuto e legale della Siria – ha annunciato ufficialmente che le forze militari americane in Siria continueranno a occupare territorio siriano, non importa quello che dica il governo siriano, e abbattere eventuali aerei siriani che sorvolino al di  sopra delle forze Usa colà posizionate.

Come riportato il Lunedì da Al-Masdar Notizie:

Il Pentagono ha annunciato che gli Stati Uniti sono pronti ad abbattere gli aerei siriani e russi che i consiglieri americani ritengono costituiscano una minaccia per le loro truppe che illegalmente, contro il diritto internazionale, operano nel nord della Siria.

Venerdì scorso, il portavoce del Pentagono capitano Jeff Davis ha affermato che i jet americani hanno tentato di intercettare gli aerei siriani allo scopo di proteggere i consiglieri militari americani che operano illegalmente con le forze curde in Siria, dopo che questi jet del governo siriano avevano bombardato nelle aree di Hasakah, quando le formazioni curde avevano iniziato un’aggressione contro la Forza Nazionale di Difesa siriana.

Lunedì, un altro portavoce del Pentagono, Peter Cook, ha detto,
Vorremmo continuare a consigliare il regime siriano di evitare di sorvolare quelle aree.”
Stiamo andando a difendere le nostre truppe sul  territorio, e faremo quello che dobbiamo per difenderli”, Cook ha detto ai giornalisti.
 Forze speciali USA in Siria
Forze speciali USA in Siria
Ciò significa che il governo degli Stati Uniti non permetterà al governo siriano di espellere o comunque eliminare le forze degli Stati Uniti in Siria. Il governo siriano non ha invitato le forze Usa in Siria, ma gli Stati Uniti ora, dopo essere entrati illegalmente, osano ordinare ufficialmente al governo siriano di limitare la sua sovranità sulle zone in cui si trovano le truppe americane.


Al-Masdar ha proseguito:

Queste affermazioni sono state ulteriormente spinte sulla Russia, quando Cook ha chiarito che gli Stati Uniti potrebbero fare la stessa azione di attacco contro i jet  russi che operano legalmente, con l’approvazione e il coordinamento del governo siriano, sulla zona.
Se minacciano le forze degli Stati Uniti, abbiamo sempre il diritto di difendere le nostre forze”, ha detto Cook.
Ciò significa che gli Stati Uniti non solo sono in guerra contro il governo legittimo della Siria, ma che il governo degli Stati Uniti sarà anche in guerra contro la Russia, se le forze russe (che il governo siriano ha invitato nella Siria) difenderanno le forze siriane dagli attacchi in Siria da parte forze Usa – forze che sono illegalmente nel paese.

Queste forze Usa si trovano sul territorio nel nord del paese e sono stimate in numero unico di 300 unità, dei quali 250 sono stati inviati in Siria il 24 aprile per servire come consulenti di altre forze militari illegali in Siria (oltre ai contractors).

La stragrande maggioranza delle forze militari illegali in Siria sono jihadisti (mercenari) che erano stati ingaggiati dal governo saudita e dal governo del Qatar, e forniti con le armi degli Stati Uniti, per rovesciare il governo siriano. La maggior parte delle altre forze illegali in Siria sono forze curde, sostenuti dal governo degli Stati Uniti per rompere l’integrità della Siria in parte, in modo da creare uno stato curdo indipendente nella punta nord-orientale a maggioranza curda della Siria.

Il primario obiettivo degli Stati Uniti in Siria è quello di rovesciare il governo siriano, che è guidato dal partito Baath, partito laico della Siria. Molti stati arabi della regione (Arabia Saudita e Qatar) insistono nel voler creare un califfato basato sulla Sharia, o legge islamica, ma gli arabi della Siria sono un’eccezione; il partito Baath è ed è sempre stato sostenuto dalla maggioranza del popolo siriano, anche la maggior parte degli arabi della Siria. La maggior parte dei siriani sono fortemente contrari alla legge della Sharia. La Siria è la nazione più laica del Medio Oriente.

Ad esempio, quando i sondaggi sponsorizzati dall’Occidente sono stati presi in Siria, dopo l’inizio nel 2011, quando iniziò l’importazione di jihadisti in Siria, i sondaggi avevano mostrato che il 55% dei siriani erano favorevoli a Bashar al-Assad (l’attuale leader del partito Baath) perchè rimanesse in qualità di Presidente della Siria, e “82% è d’accordo che l’IS [Stato islamico] è fagocitato dagli Stati Uniti e da gruppo di paesi stranieri, di fatto estranei alla Siria’”.

Inoltre, solo “il 22% è d’accordo che ‘ISIS avrebbe un’influenza positiva’”, e i sondaggi hanno dimostrato che questo 22% è stato il più basso livello di sostegno, cosa  che dimostra che i siriani, per una qualsiasi delle dichiarazioni presentate, ad eccezione di questo ”21% che sono d’accordo con dire: ‘Preferisco la vita ora che sotto Assad'” – il che significa che i siriani credono che le cose stavano meglio prima che i jihadisti sponsorizzati dagli USA fossero entrati in Siria per rovesciare Assad.

Chiaramente, quando si vede che “l’82% dei siriani è d’accordo che l’‘ISIS [Stato islamico] è opera gli Stati Uniti e che il gruppo è una creazione straniera’,” si capisce che pochissime persone in Siria sostengono i 300 delle  forze americane posizionati laggiù. Non solo gli Stati Uniti  sono un paese invasore, ma (e soprattutto le forze che gli Stati Uniti sostengono in Siria – più in particolare gli jihadisti, che sono la stragrande maggioranza di queste forze) hanno reso la vita molto peggiore (e molto più breve) per quasi tutti i siriani.

Inoltre, lo stesso sondaggio ha rilevato: “il 70% è d’accordo ad ‘opporsi ad una divisione del Paese’.”

Di conseguenza, i separatisti curdi sono altresì opposti dall’opinione della stragrande maggioranza dei siriani.

Il governo siriano, da ora in poi, si trova quindi nella scomoda posizione di dover fronteggiare  invasori stranieri sul suo territorio, e di essere avvertito che uno di questi – gli Stati Uniti – saranno  pienamente in guerra contro la Siria se la Siria cercherà di espellerli.

Anche la Russia è ora sotto avvertimento da parte degli Stati Uniti, in modo che, se la Russia, alleato della Siria, prenderà una decisione di espellere o uccidere uno qualsiasi degli invasori statunitensi in Siria, potranno gli Stati Uniti essere in guerra  anche contro la Russia.

Il governo degli Stati Uniti sta ora anche sfidando il governo russo. Forse la strategia degli Stati Uniti è quella di costringere il presidente russo, Vladimir Putin, o fare marcia indietro, e abbandonare il suo alleato siriano, oppure una sfida per lanciare un attacco nucleare contro gli Stati Uniti.

In realtà, se Putin facesse marcia indietro, questa sarebbe una mossa che farebbe diminuire  notevolmente il suo sostegno dal popolo russo, che è superiore a 80% in tutti i sondaggi, compresi quelli sponsorizzati dagli occidentali. Forse questa è la vera strategia del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, di guidare Vladimir Putin verso una ritirata – cosa che potrebbe verificarsi se il premier russo Dovesse spingere Bashar al-Assad. A ritirarsi dal suo incarico.

Come ha riferito Seymour Hersh, il 7 gennaio 2016 ,
La Defense Intelligence Agency (DIA) e del Joint Chiefs of Staff, poi [nell’estate del 2013] guidata dal generale Martin Dempsey, prevedeva che la caduta del regime di Assad avrebbe portato al caos e, potenzialmente, al cambio di gestione della Siria, in mano agli jihadisti estremisti, analogamente a quanto è poi accaduto in Libia,
Fu così che Dempsey dovette uscire, lasciare il suo incarico assieme al il tenente generale Michael Flynn, direttore della DIA, tra il 2012 e il 2014, il quale venne licenziato per tale questione.
Su Segnalazione della DIA, egli [Flynn] ha detto, ‘ha ottenuto un enorme pushback’ da parte dell’amministrazione Obama. ‘Ho sentito che non vogliono sentire la verità “.
Flynn è ora un consulente affari esteri per il candidato presidenziale repubblicano, Donald Trump, che viene criticato dal candidato democratico alla presidenza, per essere morbido sulla Russia e non sufficientemente dedicato a raggiungere l’obiettivo degli Stati Uniti di rovesciare Assad.


Eric Zuesse

Fonte: Information Clearing House


Traduzione: Manuel de Silva
http://www.controinformazione.info/cambio-di-strategia-usa-invadere-la-siria-e-mettere-in-guardia-la-russia/

Nessun commento:

Posta un commento