martedì 23 agosto 2016

Medici svedesi: Abbiamo necessità di prendere le distanze dalla NATO, se vogliamo evitare la guerra

 Esplosioni nucleari

Per la prima volta pubblicato sul “Göteborgsposten” in lingua Svedese, tradotto da Siv O’Neall. –

Titolo in Svedese: “Vi måste fjärma oss partire Nato om vi vill slippa krig”

Il rischio di una guerra nucleare non è mai stato maggiore come adesso e questo è in buona parte causato del riarmo della NATO e dei paesi europei confinanti con la Russia. Tuttavia, questi paesi saranno destinati ad essere un obiettivo privilegiato nel caso in cui Putin decida di reagire con un attacco di primo colpo. Così scrivono tre medici svedesi in un articolo comparso su “Göteborgsposten ” il Venerdì 12 agosto.

Durante la crisi dei missili di Cuba, il presidente Kennedy discusse con i suoi consiglieri le varie opzioni disponibili. Una di questa comprendeva un attacco limitato su basi missilistiche sovietiche.

Mosca avrebbe dovuto accettare una tale risposta, piuttosto che reagire in un modo che avrebbe comportato la distruzione di entrambi i paesi, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.

Durante gli anni dal 1950 nel 1980 fu vigente una dottrina di strategia militare e di politica di sicurezza nazionale conosciuta come MAD (mutua distruzione assicurata). MAD significa che, se una grande potenza attacca per prima, sarà sempre possibile reagire con rappresaglie da parte della nazione attaccata. La capacità di reagire veniva considerata come un sufficiente deterrente.

La relativa sicurezza che la dottrina MAD aveva creato, attualmente non esiste più. Gli Stati Uniti e la Russia ora si accusano reciprocamente ed apertamente di costituire una “minaccia esistenziale“.

L’equilibrio militare-strategico sta diventando sempre più diseguale.

Il riarmo nucleare degli Stati Uniti e l’accerchiamento della Russia da parte della NATO hanno creato una situazione nel mondo altamente insicura e pericolosa. Diventa più difficile resistere ai vantaggi derivanti dall’idea di poter assestare il “primo colpo”. Con il sostegno della NATO, la Romania e la Polonia stanno ora installando un nuovo sistema missilistico americano “difesa” automatica, denominato “Aegis Ashore”.

Il presidente Putin ha messo in guardia i due paesi che, in caso di un conflitto militare, essi adesso sono diventati gli obiettivi primari. La preoccupazione della Russia per la possibilità di subire un primo attacco disarmante, sembra essere genuina. Se la preoccupazione è fondata, non possiamo saperlo. Ciò che è fondamentale per la nostra sicurezza, sono i pensieri reali ed i progetti attuali di ogni superpotenza.

Missili da navi russe
Missili da navi russe
Il rischio non è mai stato più grande

L’ex Segretario alla Difesa americano William Perry ha avvertito che il rischio di una guerra nucleare ora è più forte che mai. Le ragioni sono, tra l’altro, le seguenti:
- La rottura dell’accordo ,intervenuto dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica (1990), di non procedere ad espandere la NATO. Il numero di paesi della NATO da allora è aumentato da 13 a 28.
- L’Intervento illegale della NATO in Jugoslavia (1999) con la secessione del Kosovo.
- La cessazione del trattato ABM (trattato anti missili balistici) nel 2001.
- La creazione di basi antimissile in Romania e Polonia (vedi sopra) – basi che possono essere facilmente riprogrammate per servire per i robot di attacco.
- Il potenziamento del sistema di armi nucleari degli Stati Uniti ad un costo di un trilione (12 zeri) di dollari.
- Il colpo di stato illegale appoggiato dagli Stati Uniti (2014) in Ucraina.
- La superiorità della NATO, militare strategica, in termini di capacità di colpire per primi.
- La demonizzazione di Putin, tra cui i paragoni con Hitler. (Affermazioni tipo: “Hitler non è qualcuno con cui si può negoziare – ma qualcuno che deve essere eliminato”).
Gli analisti indipendenti per la sicurezza americani, come i VIPS ( Veteran Intelligence Professionals for Sanity ), considerano i giochi di guerra della NATO svoltisi nella zona dei confini della Russia, come estremamente provocatori e pericolosi. Sempre di più vi sono politici europei che prendono pubblicamente le distanze dalle politiche aggressive della NATO – come il primo ministro greco Tsipras, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier e il presidente francese François Hollande.

Effetti opposti

La NATO è forte a livello globale. Rispetto alla Russia, la NATO spende dieci volte più risorse per gli armamenti. Molti paesi assumono che diventare un membro della NATO fornisce loro una protezione. Ma quando c’è un equilibrio militare asimmetrico, la logica conseguenza sarà l’opposto.  

Nel caso di una attacco degli Stati Uniti / NATO, dalle basi confinanti con la Russia, i capi militari russi non avrebbero il tempo di reagire.

La Russia ha messo in chiaro che una tale situazione non sarà tollerata. Pertanto, la Russia applica attualmente una dottrina nucleare che permette un attacco nucleare con restrizioni ( “Il concetto di De-escalation”). La logica di questa dottrina è che, con un primo attacco limitato, il bombardamento renderebbe una continuazione della guerra meno probabile.

Con il non combattere, gli Stati Uniti eviterebbero il rischio di una estensione del conflitto al proprio territorio. Sarebbe disposto un presidente americano a devastare il proprio paese al fine di effettuare una ritorsione contro un attacco russo sulle basi in Europa?

La situazione militare-strategica è quindi estremamente instabile. I paesi confinanti con la Russia che hanno permesso l’installazione di basi NATO corrono un rischio sempre maggiore di diventare obiettivi primari. L’esito delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti non porterà alcun sollievo – qualunque sarà il risultato.

Cause ed effetti

Quando i politici occidentali non fanno distinzione tra “causa ed effetto”, provocazione e reazione, le conseguenze possono essere devastanti. La Russia deve ora affrontare tre scelte, in termini di trattare con la NATO:
1) -Rinunciare, e accettando il ruolo di un vassallo americano;
2) -Rimanere in attesa che la NATO colpisca per prima e quindi essere neutralizzata;
3) -Colpire per primi con le armi nucleari tattiche contro le basi missilistiche europee, che costituiscono una minaccia diretta, e aspettarsi che gli Stati Uniti di non reagiscano, rischiando un contro-attacco sul proprio territorio.
(Donald Trump ha già lasciato intendere che gli Stati Uniti non saranno incondizionatamente obbligati a reagire militarmente per proteggere i propri alleati della NATO.)

Il presidente Putin ha indicato che è il terzo scenario militare quello che la Russia sta valutando. L’unica domanda è quando. Il perdente, in qualsiasi caso, sarà l’Europa.

Il riavvicinamento della Svezia alla NATO ha aumentato il rischio per il nostro paese si trovi in fase di progettazione di una guerra. Pertanto, è particolarmente importante per la Svezia e per altri paesi europei di sostenere tutte le iniziative volte alla distensione ed al disarmo – e quindi creare una opinione pubblica che prenda le distanze dalla NATO.

I medici attivi nel movimento per la pace – Leif Elinder, Anders Romelsjö, Martin Geli


Leif Elinder, Anders Romelsjö e Martin Gelin

Fonte: Information Clearing House

Traduzione: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/medici-svedesi-abbiamo-necessita-di-prendere-le-distanze-da-nato-se-vogliamo-evitare-la-guerra/

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