giovedì 25 agosto 2016

La “catena di blocchi”.

Dopo la “scoperta/invenzione” della democrazia, la Massa (suddivisa in ogni modo e anche in Nazioni) si è convinta di aver adottato la forma migliore di auto governo, nel massimo rispetto del proprio diritto sovrano.
Ha lottato per ottenere tutto ciò e milioni di persone sono morte.
Ma, una simile enorme guerra, tra blocchi contrapposti (poiché appartenenti ad epoche diverse, in fase di transizione), che cosa ha permesso di generare o, meglio, di auto rigenerarsi?
Del consueto “dispositivo” (ad interfaccia; come la legge e l’intera struttura per l’amministrazione sociale “a norma di legge”), che “lascia il tempo che ritrova”.
 
Perché tutto questo “pessimismo”?
Perché non si tratta di “pessimismo”, bensì, di concreta realtà manifesta “qua, così”...
Come sono andate, le “cose”?
Come al solito, ossia, lasciando completamente inalterata la base gerarchica, interdipendente dal relativo/assoluto vertice distaccato dalla struttura (non visto), che è "solamente" compresente ma non manifesto.
Tra monarchia e democrazia non c’è differenza sostanziale e, per la verità, non ne esiste alcuna... nemmeno tra ogni forma storico/mentale di governo, emersa, e la democrazia.
  
Perché?
  
Perché… la democrazia è stata approvata dagli Stati (ossia, da realtà locali di spazio comune, popolate da persone desiderose di sopravvivere e, così, troppo impegnate a concretizzare questa caratteristica, piuttosto che essere disposte a realizzare ed accorgersi, che la dominante ha già “lottizzato” tutto, conferendo terreni di sua “non proprietà”, sempre a troppo caro prezzo. A talmente caro prezzo, da portarti via tutto – anche la tua memoria – in cambio della “sopravvivenza”. Una bella differenza, nemmeno quotabile, dato che “non ha prezzo stimabile”).

Da questa “esperienza (della quale ti devi accorgere)”, emerge che “ogni forma mentale (idea), passa da un collo di bottiglia AntiSistemico, in grado di approvarla o meno, in funzione del relativo grado di auto disinnesco contenibile/inseribile/concepibile, a titolo di prevenzione ‘lato dominante, centrale’ o ‘lato tuo/umanità, dominat3’”.
 
Come a dire che “tutto quello che ‘passa’ ha già, in sé, il germe per il controllo nativo by dominante”. 
In questa maniera, si può avverare la corsa all’evoluzione apparente, costellata da “tappe da incorniciare, all’interno del flusso storico deviato”, da insegnare ai posteri, a monito e memoria, di quello che è già stato compiuto, ad opera dei “padri fondatori” (persone che hanno speso la propria vita e che, spesso, sono morte sui campi di battaglia, di ogni genere, al fine di permettere di ottenere tutto quello che, ora, tu puoi godere senza fare praticamente nulla in tal senso).
La “tradizione”, nel solco d’aratro della “Madre Patria” è qualcosa di ben lungi dall’essere eliminabile dal “proprio” corredo comportamentale, dal momento in cui, ad esempio, il “tuo carattere” non è quello che pensi, ma qualcosa di più avvicinabile (comprensibile, decodificabile) se… indossi una prospettiva (ottica) frattale espansa (lente) “lato tuo/umanità, centrale”:
  • essendo
  • prima di ogni altra “cosa”
  • un programma
  • che deriva da una programmazione
che, di più, è
  • una riprogrammazione.
 
Ovvio: 
essendo, la dominante, “solamente” compresente, ma non manifesta, questo non ti sembra proprio possibile. Vero?
Infatti, ritieni il “tuo” carattere l’insieme caratteristico derivante dall’eredità genetica ed, al massimo, se ci credi, dell’eredità spirituale.
Certo, credi anche che l’ambiente possa influire, in parte, su di te, ma non sei dispost3 a credere che, sostanzialmente, tu sia l’esito di un processo “terzo (incomodo)”, che non lascia nulla al caso, se non tutto quello che gli si puòsacrificare (ed è proprio questo, lo spazio che hai a disposizione per credere e convergere attorno a quei concetti a forma di “luogo comune”, che tanto hanno successo, dato che vanno sempre di moda “qua, così”:
democrazia, in primis).
 
Lasciarti credere in/che… equivale a metterti i paraocchi, come ad un cavallo dedicato al traino, al lavoro forzato, alla routine, alla schiavitù, etc.
Infatti, si tratta di una strategia. No?
Di qualcosa che deriva da una “intelligenza sopraffina”, molto simile a quella sensazione che proveresti, giocando una partita a scacchi con un campione della specialità. Ben sapendo che egli è e sarà sempre un passo avanti a te, sapendo prevedere ogni tua mossa e, così, godendo di un “vantaggio” basilare nella conduzione “in porto” della partita.
In realtà, nella “tua” realtà manifesta “qua, così”… la partita non termina mai e non arrivi mai in nessun “porto”, dato che la strategia è sempre quella di “auto mantenerti impegnat3, in oceano aperto”.
Ergo:
gli “specchietti per le allodole” si sprecano…
E la democrazia (così come il comunismo e ogni altra forma ideale di governo sociale) non si discosta da questa “ansa del fiume artificiale, chiamato… vita”
A monte “sorge” qualcosa che dipende, in seguito, dalla pendenza del territorio, al fine di poter “scorrere” e, quindi, giungere a valle, nel grande mare o collettore, così, generando “interesse” lungo il decorso.

 
Ed è proprio a questo livello, che occorre consapevolezza sensibile e sottile (quasi "astratta", ma sempre sostanziale, fondamentale):
  • l’interesse che si auto rigenera, da monte a valle
è lo stesso che
  • l’umanità auto rigenera
  • all’interno della scocca di un vero e proprio “motore”.
Al livello superiore, dominante, l’interesse è quello di auto mantenere (convincere) il motore massivo, a rimanere sempre acceso. In che modo?
  
Sopravvivendo. Riesci ad accorgerti e a “vedere” tutto questo?
 
Se non lo ricordi è un po’ difficile. 
 
Per questo, esiste la memoria frattale espansa, però. 
 
Un registro del sistema operativo frattale espanso, che auto mantiene sempre aggiornato il parco informativo, con all’interno anche quello che ti occorre per accorgerti, sempre ed in ogni caso (essendo un servizio, prima di uno strumento). 
 
Al fine di accedere a questa modalità della decodifica “lato tuo/umanità, centrale”, è centrale che… tu sia in grado di “risalire la corrente”, ossia, che ti accorga che è possibile utilizzare e riconvertire lo strumento (disinnesco), in servizio (innesco a retroazione):
così che il “registro per la memoria frattale espansa”
corrisponda, soprattutto
al servizio per il ritorno (ricordo) della tua memoria
a partire dalla consapevolezza del “momento di è già successo (status quo, artificialità ‘qua così’)”
e prima ancora (pre disinnesco)
in maniera tale da riassumere la realtà manifesta
come quella versione “di comodo”, by dominante (accorgerti).
 
Così… “cambia tutto”, ossia, tutto si trasforma in altra “ragione”.
Inizia, dunque, a decodificare la “realtà delle cose”, secondo altra prospettiva, auto mantenendo sempre stabile (orientato) in te, la certezza relativa all’assoluto – compresente e non manifesto – dell’esistenza della dominante e di tutto quello che ne consegue.
Questo è in grado di fare la differenza, poiché – progressivamente – la realtà manifesta inizierà a riflettere questa tua sottigliezza, sempre più coerente, costante, densa... poiché lungimirante e “sempre sul pezzo (interesse)”.

"Evoca", dunque, la dominante… nel senso di “renderla manifesta (togliendogli il “velo”). 
Ciò che genera apparenza è, così, non apparente, non manifest3, come per un ribaltamento, sensato, dei piani (con la strategia gerarchica, dentro. E con la ragione frattale espansa, ovunque).
 
Una Blockchain (in italiano letteralmente: catena di blocchi) è una base di dati distribuita, introdotta dalla valuta Bitcoin che mantiene in modo continuo una lista crescente di record, i quali fanno riferimento a record precedenti presenti nella lista stessa ed è resistente a manomissioni.
La prima e più conosciuta applicazione della tecnologia blockchain è la visione pubblica delle transazioni per i bitcoin, che è stata ispirazione per altre criptovalute e progetti di database distribuiti…
Funzionamento.
La blockchain è fatta di blocchi che memorizzano blocchi di transazioni valide recenti correlate da un marcatore temporale (timestamp). Ogni blocco include l'hash del blocco precedente, collegando i blocchi insieme. I blocchi collegati formano una catena, con ogni blocco addizionale che rinforza quelli precedenti.
La definizione originale fu scritta da Satoshi Nakamoto e trovata nel codice sorgente di bitcoin…
Sviluppi futuri.
Secondo una previsione del World Economic Forum entro il 2025 ci saranno attività che genereranno oltre il 10% del Pil del mondo che saranno registrate su tecnologie che si basano sui principi della blockchain
Link
  • è resistente a manomissioni (davvero?).
Questo servizio è, di più, molto più vicino ad uno strumento.
Perché?
Perché descrive, in sé, ancora una volta lo stesso principio/percorso, che ha portato l’App “democrazia”, a caratterizzare il clock temporale della sopravvivenza sociale “qua, così”.
E, guarda non caso, chi/cosa è interessato al processo blockchain?
Quattro banche uniscono forze per rafforzare tecnologia bitcoin.
Quattro tra le più importanti banche su scala globale hanno deciso di unire le forze per sviluppare una nuova forma di valuta digitale.
Lavorando con il broker britannico Icap e lo sviluppatore Clearmatics Technologies, Ubs, Santander, Deutsche Bank e Bny Mellon intendono sfruttare la tecnologia su cui si basa la valuta digitale più nota e dalle fortune altalenanti: bitcoin.
Il loro intento è rendere più efficiente il sistema finanziario esistente, migliorando il cosiddetto blockchain.
Come anticipa il Financial Times, l'obiettivo è creare non una nuova cripto-valuta ma monete diverse che possono essere convertite nelle divise esistenti di cui le casse delle banche centrali sono piene.
In altre parole, è un modo per portare dollari, euro e sterline nel blockchain.
I quattro istituti di credito puntano al lancio di questo sistema - con cui vogliono accelerare le operazioni di clearing nei mercati finanziari permettendo risparmi sui costi - entro l'inizio del 2018.
Per questo trascorreranno il prossimo anno a cercare di ottenere l'ok delle banche centrali e dei regolatori competenti.
  • è resistente a manomissioni (no… dal momento in cui, sta già succedendo, poiché “è già successa”... la più grande delle “manomissioni, ossia, la tua conquista, invasione e possesso by dominante)
  • il loro intento è rendere più efficiente il sistema finanziario esistente migliorando il cosiddetto blockchain (il “miglioramento” è qualcosa di più vicino al “è un modo per portare dollari, euro e sterline nel blockchain”, ossia, il "rendere più efficiente il sistema finanziario...  già... esistente" ).
Capillarità, frattale espansa, dell'infrastruttura "naturale", sotto ad incanto (possesso) dominante...
Le grandi banche vogliono l'architettura di Bitcoin per le transazioni del futuro
Quattro grandi banche a livello globale - Ubs, Deutsche Bank, Santander e Bank of New York Mellon - si sono alleate per mettere a punto una nuova forma di valuta digitale, nella convinzione che possa diventare uno standard per il settore, sfruttando l'architettura di blockchain, la tecnologia su cui si basa la circolazione della moneta virtuale Bitcoin.
Come riporta il Financial Times, l'idea è partita da Ubs, che ha poi unito le forze con le altre tre banche e con il broker Icap, e sarà ora presentata alle Banche centrali, con l'obiettivo di arrivare a una prima commercializzazione all'inizio del 2018.
Si tratta di uno degli esempi più concreti di collaborazione tra banche per ridurre i costi e migliorare l'efficienza di un'iniziativa sulle valute digitali.
"Oggi gli scambi tra banche e istituzioni sono difficili, costosi in termini economici e di tempo perso. La questione è snellire il processo e renderlo più efficiente", ha detto Julio Faura, responsabile per innovazione, ricerca e sviluppo per Santander...
La tecnologia di blockchain permette alle criptovalute di esser scambiate con una "validazione" da parte di operatori sparsi lungo la rete, senza che esista un cervello centrale a comandare la struttura.
Prima osteggiato per le paure di frodi, le banche hanno poi familiarizzato con il concetto e ci hanno visto un'opportunità di business.
Anche perché il costo della gestione delle transazioni tra banche è stimato fino a 80 miliardi di dollari l'anno, e limarlo non sarebbe male.
Grazie a blockchain, ridurrebbero a dismisura i tempi necessari a chiudere gli scambi di titoli, evitando l'attesa per il passaggio di denaro e utilizzando piuttosto il denaro virtuale - convertibile in denaro reale presso le Banche centrali - per sistemare le loro pendenze.
I costi dei servizi di compensazione e di post-trading sarebbero quindi eliminati.
Poni grande attenzione ai “termini” utilizzati:
  • sfruttando l'architettura di blockchain (sfruttando)
  • sarà ora presentata alle Banche centrali (sempre “loro”)
  • con l'obiettivo di arrivare a una prima commercializzazione all'inizio del 2018 (“commercializzazione”)
  • si tratta di uno degli esempi più concreti di collaborazione tra banche per (“collaborazione tra banche”)
  • la tecnologia di blockchain permette… una "validazione" da parte di operatori sparsi lungo la rete, senza che esista un cervello centrale a comandare la struttura (come per la “democrazia”, senza che per/con questo lo scenario reale manifesto “qua, così”, muti di “destinazione d’uso apparente”)
  • le banche… ci hanno visto un'opportunità di business (“opportunità di business”)
  • utilizzando piuttosto il denaro virtuale - convertibile in denaro reale presso le Banche centrali - per sistemare le loro pendenze (il consueto "giogo di prestigio").
L’Apparenza inganna”.


Quando vai a “votare”, che cosa ne è del tuo “voto”? Della tua “preferenza”? Di… Te?

Che fine fa la tua “espressione”? La tua “scelta”.
 
La democrazia usa ogni concetto “moderno”, al fine di apparentemente decentralizzare le scelte, conferendo l’idea di “suffragio universale, diritto sacrosanto di auto determinazione, sovranità, etc.”, ed eliminando la gran parte dei “dubbi” che nutri, da sempre, nei confronti della cosiddetta “autorità centrale (che era, ad esempio, incarnata a pieno dalla monarchia, dalla dittatura e dalla prospettiva dell’impero con a capo l’imperatore).
 
La sottigliezza consiste nel “far credere che…”, allo stesso modo... attraverso il quale, ad esempio, la scienza deviata sfrutta la gravità, allineandola al solo concetto (direzione) fisico apparente e non, viceversa, verso quello simbolico/frattale espanso (sostanziale, ragione fondamentale).
 
Che cosa significa la compresenza della/nella “gravità”?
Capisci che questa “riflessione” è ben diversa dal chiederti “che cosa sia la gravità, dal punto prospettico del dogma scientifico”, che è solamente un conseguire, rispetto ad un simile livello di “verità di parte”…
L’infrastruttura, dalla quale è sottintesa la realtà manifesta, è a caratteristica frattale espansa, alias:
  • tutto quello che succede (emerge, si condensa e manifesta)
  • risponde sempre ad un “programma di pesi e misure (proporzionalità)”
  • che tiene, soprattutto, in considerazione la grande concentrazione di massa (la parte più influente ed influenzante, per peso specifico o “valore aggiunto ‘qua così’”.
Ergo:
  • la compresenza della/nella gravità è
  • a livello frattale espanso (ragione fondamentale)
  • della gravità” = riflesso, giogo forza, della compresenza, non manifesta, di una dominante
  • nella gravità” = riflesso massivo conseguente della compresenza, non manifesta, di una dominante.
Capisci? La gravità non è solo una “forza fisica naturale”.  
È, di più, la traduzione simbolica ambientale... di quello che accade a livello di “compresenza, non manifesta, dominante”.

 
La sua “vicinanza ed influsso” è regola che regola la “tua” vita “qua, così (nella situazione gravata da una dominante che, come un Buco Nero, “aspira tutto egoisticamente, senza per questo renderti partecipe di quello che ti succede, alias, del ‘tuo’ destino”).
 
Così, anche nella “tua” realtà ordinaria, completamente frutto del giogo “democratico, comunista, socialista, politico... e ‘tutto quello che intendi/credi’” dominante, puoi sempre ed in ogni caso accorgerti della situazione nella quale versi.
 
Ed ecco, allora, il vero volto della democrazia ed il perché alternativo sostanziale, del motivo frattale espanso per il quale un simile “servizio/strumento” si è manifestato socialmente e massivamente:
  • per renderti edott3, che
  • esiste sempre quel reale potenziale
  • che ti riflette a pieno
  • al di là di qualsiasi disinnesco possibile e non immaginabile
e
di più, che
  • esiste sempre la possibilità di accorgerti della situazione dominante
  • a partire da qualsiasi livello intimo e di "tua" configurazione sociale nei quali ti ritrovi “qua, così”.
Infatti:
  • la “regola” è frattale espansa e la memoria è sempre disponibile
  • se (se) non ti disperdi nella speranza che il “qua, così” possa pensare anche per te, a te.
Le informazioni (ricordi) sono sempre rievocabili, ma vanno decodificate “lato tuo/umanità, centrale”, pena l’ottenimento di una versione AntiSistemica, che in quel caso non farebbe altro che auto convincerti ancora maggiormente della “bontà” dello status quo “qua, così”, con al centro la sorpresa “introvabile” dominante.
  

Un po’ come il “tesoro del pirata, sepolto nell’isola misteriosa, non segnata su nessuna carta nautica, se non in quella che possiede lo stesso… pirata”.

Accorgiti…
 
La “catena di blocchi” ti coinvolge, poiché, tu… sei uno di “loro”, senza saperlo. 
Così, vieni incaricat3 di portare “la croce”, credendo che sia “oro”, ed invece, consegui solamente nella “ruota come il criceto”.
Quando una/la situazione è totale (e “qua, così” lo è), ti possono dare/dire di tutto, tanto… è sempre il disinnesco nativo che fa la “parte del leone.
A te non rimane che confidare nella neutralità originale della memoria frattale espansa, ma – nella sostanza – è sempre a te che devi centralmente fare riferimento, in quanto “bussola di te, in te, per te”:
  • meglio se “lato tuo/umanità, centrale”.
Se tu “non convalidi per mezzo del tuo ‘blocco’, lo status quo”, che cosa succede?
Che sei giudicato, dagli “altri”, come… in difetto.
E la “catena” si auto regola, inconsciamente (nella sostanza) e consciamente (nell’apparenza).

  
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1886 
 
   

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