martedì 29 agosto 2017

L’auto manifestazione.

La pace significa solo che non cambierà nulla. L’aiuterò, perché lei farà in modo che non cambierà nulla”.
Civiltà perduta
Laddove servono soldi per “fare qualsiasi cosa”, l’innovazione passa attraverso un autentico collo di bottiglia “legale”
Qualcosa che, nel tempo, diventa una maglia, una rete, una infrastruttura che riconosci “naturale”, così come definisci allo stesso modo una foresta, un paesaggio, un fiume, etc. 
Diventa “normale” il dipendere da… man mano che la comunità si allontana dal momento “zero”, dal “è già successo” e la memoria si diluisce attorno ai capisaldi della stessa, che non corrispondono alla prospettiva massiva ma, piuttosto, a quella “di parte (sotto dominante)”…
Nei prossimi anni si assisterà a una ulteriore concentrazione della ricchezza finanziaria
La ricchezza finanziaria privata continua a correre in tutto il mondo…
L'aumento della ricchezza privata è generalizzato in termini geografici
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È logico: 
chi più ne ha, più ne vuole…”. 
E il meccanismo funziona in leva: 
se possiedi "uno", puoi esporti per molte volte di più e realizzare risultati in leva, in ogni “caso”, sia che il tal soggetto “vince o perde”, perché – comunque vada – ciò che perde non va mai perduto nel senso letterale del termine... e va ad aumentare altra ricchezza privata, non visto che non esiste altra possibilità "qua, così".
È la consueta “trasformazione”, insomma. 
Un giogo andato troppo in “là”, per risultarti “ora” chiaro.
Tanto che la percentuale di ricchezza globale è sempre più nelle mani di sempre meno “famiglie”, nonostante le statistiche. 
Di fatto, se i nuclei di ricchezza continuano ad aumentare, sulla scorta del boom economico speculativo asiatico/pacifico, questo non significa nulla in termini di “forza” che conta, ossia:
sotto dominante (un vettore composto da sottodominante, potenzialmente infinita, e dominante, corrispondente alla singolarità, al vertice distaccato della piramide dalla piramide).
Distinguere fra sottodominanti compie solo l’interesse a che “nulla cambi”, confondendo gli interessi dell’una con quelli dell’altra ma (ma), nella sostanza, sfuggendo il significato portante che, detta “forza”, possiede in termini di sostanza reale manifesta “qua, così”. 
Per cui, pur nelle sfumature, la sotto dominante è una (così come la dominante) che, per l’esattezza, costituisce la parte pensante ed agente planetariamente, mentre tutto il resto (Massa) si limita (poiché è delimitata) a… conseguire, obbedire, lavorare secondo mansioni attribuite, sopravvivere, etc.
Qualcosa che rende la Massa “istupidita”, cieca della/nella compartimentazione, suddivisa, divisa e separata “in casa”.
Di più, tutto ciò è inasprito dall’intensità della particella funzionale “auto”, ossia:
eseguit3 da sé (con la Massa stessa, ad auto implementare dette caratteristiche).
Ecco il motivo del loop, oltre a quello dell’interesse sotto dominante. Qualcosa che sfugge per sua natura, alias, strategia. Osserva:
Tlc, Agcom: contro fake news serve norma, strapotere colossi web.
Un argine alla diffusione delle notizie false in rete potrebbe arrivare da un intervento normativo.
Le soluzioni messe in campo dai colossi del web come Google o Facebook potrebbero non bastare anche perché queste stesse piattaforme online sono i principali utilizzatori di queste informazioni.
Lo ha sottolineato il presidente dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Marcello Cardani, nella sua relazione al Parlamento.
"Depone a favore di un intervento normativo... la preoccupazione per l'eccessivo potere delle piattaforme online.
Ci si chiede, infatti, come sia possibile fidarsi della promessa dei colossi del web di sviluppare algoritmi finalizzati a rimuovere le informazioni false e virali se questi stessi colossi sono anche i principali 'utilizzatori' gratuiti dell'informazione attraverso i motori di ricerca e la gestione degli algoritmi che determinano la gerarchia delle preferenze".
Inoltre, ha aggiunto Cardani - "sembra legittimo dubitare che, in assenza di un controllo esterno e terzo, questi operatori siano disponibili a sacrificare i ricchi introiti pubblicitari a favore di costi (tra l'altro indiretti perché danneggerebbero in via diretta gli inserzionisti) per il contenimento dei danni in reputazione".
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Un argine alla diffusione delle notizie false in rete potrebbe arrivare da un intervento normativo (ecco l’automatismo “fai da te”. L’effetto della strategia sotto dominante, alla quale basta solo “intendere” qualcosa, per far sì che – regolarmente – poi, accada e si manifesti. Anzi: si auto manifesti).
Depone a favore di un intervento normativo... la preoccupazione per l'eccessivo potere delle piattaforme online (allora, non sono le fake news il problema. Semmai, la cosa riguarda l'eccessivo potere delle piattaforme online). 
Le “parti” servono ("remano tutte nella stessa direzione sostanziale") tutte quante, nessuna esclusa. Ognuna ha il “proprio” compito:
diretto/conscioindiretto/inconscio.
Allo stesso tempo, succede in-direttamente e in-consciamente, poiché esiste solo un volto di questa presunta “dualità”.
È la libertà, la sovranità, etc. che vengono sempre meno. 
Che si assottigliano ed azzerano progressivamente, non visto che… l’aumento della concentrazione del denaro rende la società globale umana 1) ugualmente amministrata, 2) ad “immagine e somiglianza” di 3) una compresenza immanifesta, 4) da cui deriva ogni "legge".
Come ti accorgi di una simile realtà “ombra”? 
Proprio osservando la dinamica planetaria a livello di “sviluppo” umano; una simile “mano” lascia sempre il segno, la firma, la propria impronta. Qualcosa che la caratteristica frattale espansa evidenzia sempre. Qualcosa che, nonostante ciò, tu non riconosci più, auto decodificando l’informazione ambientale in maniera piuttosto “di parte (convenzionale)”. 
Cioè, sei in una condizione sostanziale che, di fatto, alimenti te stess3, da te in te… sull’onda di un input (ispirazione) che ti convince per mancanza di alternativa sostanziale manifesta “percorribile/sostenibile”. 
Qualcosa che è sempre ricolmat3 (possedut3) da significati convenzionali, a prescindere da qualsiasi natura, scopo, interesse, utilità, etc. ess3 abbia - perlomeno - nella fase iniziale e più spontanea.
Lei intende dire, Maggiore, che questi selvaggi siano dei nostri pari?...”.
Civiltà perduta
Apologia di fascismo è reato: in cosa consiste e qual è la nuova proposta di legge.
Il Pd chiede l’introduzione dell’articolo 293 bis del Codice penale. L’obiettivo è inasprire e ampliare i reati già previsti per l’apologia di fascismo, ossia quelli previsti dalla Legge Scelba (1952) e da quella Mancino del 1993.
La norma, a firma Emanuele Fiano (Pd), prevede la reclusione “da sei mesi a due anni”.
Punire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco” o chi “ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità”
Se dovesse passare la nuova legge, per incorrere in sanzioni sarà sufficiente “una connessione con le ideologie fasciste e naziste anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di bene raffiguranti persone, immagini o simboli”, o attuare comportamenti che “ne richiamano pubblicamente la simbologia o la gestualità”.
La norma proposta dal Pd prevede “la reclusione da sei mesi a due anni” e una “pena aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”…
Link 
Perché tanta “precauzione” in un simile contesto
Che cosa temono le Istituzioni? Un possibile ritorno di “fiamma”?
I movimenti in questione, hanno “già” svolto il proprio compito. Sono “già” serviti
Così come è servito e “già” successo l’attentato alle Torri Gemelle. 
Certo, un attentato può sempre essere rifatto ma (ma) ciò che è compiuto si è “già” compiuto esattamente, per come doveva succedere ed essere. 
Del resto, la storia si ripete, tutto si trasforma, e la ricchezza globale è sempre di più nelle mani di poche “forze”
Nota bene la “cosa”, poiché è sostanza e, di certo, non “fake news”. 
Questa ricchezza che cosa ha permesso, globalmente
La globalizzazione.
Ossia, l’espansione su scala mondiale dell’interesse di parte (frutto del possedimento della ricchezza, dalla quale tutt3 deriva o, perlomeno, ne viene intaccat3). 







"Ora" hai le città, condizioni di igiene migliori, servizi pubblici e sociali, assistenza, welfare, pensione, stipendio, malattia pagata, supermercati, ferie, banche, entità sempre più “grandi”, sempre più radicalizzate, sempre più… 
Qualcosa che fascismo e nazionalsocialismo “ricordano” molto da vicino. Dunque
Pensa a questo:
quando, a guerra ormai perduta, gli “alleati” giunsero in Germania e a Berlino, il partito nazionalsocialista si era come dileguato o, meglio, diluito in ciò che rimaneva della società, nella struttura organizzativa della stessa.
Le forze “liberatrici”, che rasero al suolo il territorio tedesco, non trovarono nessun3 disposto ad arrendersi ed a rigettare il “proprio” credo.
Non trovarono proprio nessun3. 
Eppure, “la storia si stava ripetendo” in quell’esatto momento: 
si chiudeva un capitolo e se ne apriva un altro, mentre la Massa si leccava le ferite, ricominciava ad assaporare la routine, confondendola per “la vera condizione esistenziale”, rinforzando il concetto di lavoro, di patria, di ricostruzione, di avvenire, di speranza, etc. “bruciando in altra maniera” rispetto agli anni della guerra ma (ma) continuando sempre a “bruciare”
Ora, vietare anche il minimo accenno al fascismo ed al nazionalsocialismo, in un contesto caratterizzato dal fatto di “non dimenticare (ciò che ‘è già successo’)”… sembra proprio significare il più classico dei “due pesi e due misure”. 
Del resto, la parte che vince “decide”. Quella che perde “subisce”. Ciò apre perlomeno a due capitoli:
l’effetto proibizionismo (il contrario di ciò che sembra voler esprimere la “legge”)
il dibattito senza una parte in causa (il giudizio monarchico/fascista della parte vincitrice).
Il primo vettore spinge a “non cancellare per nulla affatto”, ciò che a livello pubblico la legge sembra perseguire. Il secondo vettore spinge a “condizionare unilateralmente” la Massa, sulla scorta della legge. 
Qualcosa che crea, anzi… auto mantiene, la suddivisione massiva, di fatto. 

In questa maniera, si preserva lo scontro, l'auto separazione, il divide ed impera, l’attrito sociale, etc.
Perché? Perché “fa comodo”. A cosa?
Allo Status quo “qua, così”. Infatti, cosa c’è di meglio che una comunità spezzettino, da meglio amministrare attraverso l’auto amministrazione?
Di meglio c’è solo “la lobotomizzazione totale massiva”.
Qualcosa che, tuttavia, in questa fase desterebbe ancora troppo “stupore (attenzione)” e che rischia di sollevare gli animi. L’istupidimento serve proprio per, nel tempo, spegnere del tutto il tuo grado di accortezza, consapevolezza, ricordo, analogia, astrazione, etc.
Arriverà, anche, quel momento. Ma non ora, nel tempo occorrente per mettere le basi per/di quello che “arriverà”, poi (i mass media sono già all'opera sempre più globalmente). 
Qualcosa che, in realtà, “è già successo”. Sì. E non è un paradosso, poiché:
la dominante ha già completato la propria opera
mentre le sottodominanti continuano a rigenerarsi, come onde oceaniche che si susseguono, infinitamente, nello schiantarsi con la terraferma…
Comprendi? O, meglio: ricordi?

Il tempo esiste, ma non per come lo immagini, segui e credi tu “qua, così”.
Il futuro è una via “già” percorsa, dal momento in cui… sei su quella che ti porta “lì”, esattamente dove sei auto indirizzat3. 
La guida è automatica, wireless, non locale ed in leva. 
Tutt3 funziona da sé, programmat3 proprio per farlo.
E, la programmazione è interna. Per cui, non la vedi ma c’è. Infatti, il suo effetto è quello di guidarti verso “dove devi andare... Essa utilizza tutt3 a tal scopo. Da Napoleone a coloro che sopravvivono ai margini della società:
non si butta via nulla.
Questo non è giusto.
Sono obbligato a farlo
Obbligato? E il suo obbligo verso mamma, allora? Verso di noi. La sua famiglia…”.
Civiltà perduta
L’obbligo:
che cosa esattamente “è”
Lo ricordi controllando cosa esattamente “ti fa fare”
Quando le parti decidono di “farsi la guerra”… tu che cosa c’entri? 
Lo hai forse deciso tu? No.
Allora, perché vai in guerra ugualmente
Perché lo fanno tutt3. Perché tutt3 sono obbligat3 a doverlo fare. 
Ergo:
l’obbligo è la legge, nonché l’interesse di una parte che decide a nome collettivo. Le parti che siedono al tavolo dei negoziati, sono una parte unica (sotto dominante). 
Non sei tu. Non ti rappresentano. Non hanno alcun diritto su di te…
Eppure, tant’è. 
La Massa non si oppone mai d’assieme, perché è sotto all’influsso della paura, della convenzione, della dottrina delle illusioni, dell’incanto “qua, così”… 
Divisa e suddivisa:
auto divisa.
E vedi che è proprio un incantesimo (il campo di distorsione della realtà, alla Steve Jobs), dal momento in cui, da “sempre” gli umani si sono fatti la guerra conseguendo alle decisioni del loro “capo”, ossia, conseguendo alla forma gerarchica sotto dominante.
Sul giornale c’era scritto che 40 milioni di persone seguono il nostro viaggio…”.
Civiltà perduta
Era il 1923/1924. Non è cambiato nulla, facendo le debite proporzioni.
Non… è… cambiato… nulla.
La società si è auto rivestita d’altri “abiti”, sempre alla “moda”, ossia, “conseguendo alla moda” che stilist3 hanno deciso per i propri interessi e per la propria continuatività del business.
Perché non lasciare che il "colore dell’anno" sia sempre quello
Perché innovare il modo di vestire? 
Il taglio dei capelli, la forma apparente dell’apparenza, etc. sono sempre l’effetto della strategia della parte sotto dominante “qua, così”. Una gerarchia che fatichi a credere esistente, per quello che esattamente “è” e rappresenta/significa:
la sostanza di ciò che ti auto mantiene “qua, così”.
Il che, ti permette di accorgerti per contrasto che, allora, esiste anche un altro modo di… vivere. Non solo questo.
Espandi la mente. Ritorna in te. Sii te stess3…
Puoi sempre (potenzialmente):
andare oltre a ciò che puoi afferrare”.
Civiltà perduta
Siamo stati il banco di prova di norme che finora non erano mai state applicate:
per tutti c'è stato molto da imparare…”.
Alessandro Falciai 
Per tutti c'è stato molto da imparare...:
in quale “senso”? Nel consueto “qua, così”:
Non mi stupisce che ora, a valle della nostra esperienza e forse anche grazie alla nostra esperienza, ci si renda conto che alcune regole vadano migliorate…
Ci avessero pensato prima la strada per il Monte sarebbe stata più agevole, ma… non ha senso ragionare con il senno di poi.
Qualcuno ci doveva passare per quelle forche caudine, ed è toccato a noi. È stata una tempesta perfetta, ma ne siamo usciti vivi. La banca c'è, lavora, e anche stavolta credo saprà ricompensare lo Stato del suo investimento".
Alessandro Falciai
La banca c'è, lavora, e anche stavolta credo saprà ricompensare lo Stato del suo investimento (è il loop “qua, così”. Qualcosa che non comprendi perché non ricordi e, cosa alquanto peggiore, non impari mai proprio a partire da quello che continua a succedere).
Perseverare è… diabolico.
La banca, lo Stato e… “te (Massa)”.
L’investimento che cosa “è”? Non era un “salvataggio”?
Non erano soldi della Massa, quelli usati per…?
Non erano soldi presi a debito? Non sono, forse, soldi che dovranno essere “ripagati” dalla Massa, anche se non ha deciso nulla in merito? 
Lo Stato è un “mezzo” molto comodo per confondere il “giro del fumo”
Lo Stato, nella sostanza, non esiste. Serve
Di conseguenza, allora, pensa a cosa sei diventat3 “qua, così”:
tu che sei serv3 dello Stato e del “Signore”


Perché ti dovrebbero “regalare” qualcosa, “qua, così”?
Microsoft porta la banda larga nelle zone rurali degli Usa
Secondo l'azienda ci sono ancora almeno 23 milioni di americani senza accesso a internet ad alta velocità che vivono in zone rurali…
Link 
Perché, 1) ci saranno 23 milioni di clienti potenziali in più, 2) ci saranno 23 milioni di persone maggiormente sotto al controllo (dato che nelle “zone rurali” si può nascondere il prototipo medio del “dissociato sociale”) e 3) la spinta globalizzante sotto dominante conosce solo la direzione espansiva del proprio interesse, che è ispirato dalla forza dominante…
Leggere la prossima “news”, fa uno strano effetto.
Se (se) nulla ti accade, significa che sei “già” estremamente “possedut3”.
La polizia sequestra oltre 2 mila auto senza assicurazione.
Quattromila pattuglie della Polizia, con oltre ottomila poliziotti impegnati ogni giorno in 103 province.
Questi i numeri dell'operazione di polizia denominata "Mercurio eye insurance", realizzata dal 3 all'8 luglio, con la collaborazione dell'Ania, l'associazione delle imprese di assicurazione e che ha portato al sequestro di 2.419 auto in circolazione senza copertura assicurativa, su 419.612 veicoli controllati.
Un'operazione, come spiega il direttore del servizio Polizia stradale, Giuseppe Bisogno, che ha avuto eccellenti risultati:
"abbiamo avuto risultati veramente positivi dal punto di vista ovviamente dell'attività di repressione che si deve fare al fenomeno e che vogliamo fare anche nei mesi che verranno per provare a frenare più possibile il fenomeno…".
Link 
L’Ania ha tutto questo “potere”
Le persone che non pagano l’assicurazione, perché agiscono in tal modo? 
Le assicurazioni mirano esclusivamente al loro business e “quattromila pattuglie della Polizia, con oltre ottomila poliziotti impegnati ogni giorno in 103 province...” sono davvero “tanta roba”. 
Quale costo sociale ha una simile operazione
E quale ritorno sull’investimento (prevenzione, intimidazione, etc.) ha, relativamente alle assicurazioni?
Un’altra situazione “pagata” collettivamente, a valore aggiunto privato.
Qualcosa che va nel senso dell’ordine pubblico e della salvaguardia di chi paga e di chi rimane incidentat3 con un’auto non assicurata?
L'attività di repressione che si deve fare al fenomeno” è alquanto “strana”. 
Un timing oltremodo strategico, nel momento in cui lo Stato (con la benedizione della Ue) “salva” le banche venete e Mps (con denaro pubblico, “forgiato” a debito e, quindi, accollato alla comunità).
Le assicurazioni, per non essere da meno, si sono “assicurate” il loro particolare “Aiuto di Stato”, avendo a disposizione – per “x” tempo – “quattromila pattuglie della Polizia, con oltre ottomila poliziotti impegnati ogni giorno in 103 province…”.
No?
Se questo è solo “complottismo”, allora, hai davvero quello che meriti.
Qualcosa che comprendi e ricordi, forse, solo quando ci decadi dentro. 
Sino a quando hai anche una seppure misera forma di “entrata (in denaro)”, non riesci mai a “far tu3” un simile contesto, non vivendolo a pieno nella sua forma di significato, sostanza e profonda totale perseveranza.
Dall'Ecofin un Piano d'azione sulle sofferenze bancarie
Il Piano d'azione riguarderà quattro aree d'intervento:
il rafforzamento della sorveglianza bancaria; una riforma dei sistemi giuridici nazionali riguardanti il diritto fallimentare e il recupero dei crediti; lo sviluppo di un mercato secondario per gli Npl; nuove misure nel campo delle ristrutturazioni bancarie…
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Il Cda di Carige pensa di concludere entro luglio la cessione della tranche assistita da Gacs della cartolarizzazione del portafoglio di sofferenze da 938 mln ceduto al veicolo Brisca il 6 luglio.
Nel frattempo, si legge in una nota, il consiglio ha avviato il processo di identificazione di un secondo portafoglio di sofferenze per circa 1,2 miliardi da inserire in data room entro il mese e deconsolidare entro l'anno…
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Anche il "veicolo Brisca" è... assicurato.
Non ci capisci niente, perchè non devi capire niente
E anche chi ci capisce qualcosa, non comprende cosa significa sostanzialmente
Perché “qua, così”… servi.
Pittima è il termine con cui in passato veniva definita, particolarmente nelle repubbliche marinare di Venezia e Genova, una persona pagata dai creditori per seguire costantemente i propri debitori. Sorta di esattore che aveva come compito quello di ricordare a costoro che dovevano saldare il debito contratto.
La pittima poteva gridare a gran voce per mettere in imbarazzo il debitore, e il suo costante pedinamento era volto a sfiancarlo così che si decidesse a saldare il debito, la cui riscossione gli poteva fruttare una percentuale più o meno congrua.
La pittima vestiva di rosso, affinché tutti sapessero che il perseguitato dalla pittima era un debitore moroso. Questo aumentava l'imbarazzo dovuto al pedinamento della pittima.
In particolare nella Serenissima Repubblica la figura della pittima era reclutata tra gli emarginati e i disagiati che fruivano di una sorta di assistenza sociale del Doge costituita da mense pubbliche e ostelli a loro riservati.
Questi assistiti dovevano però rendersi disponibili a richiesta delle istituzioni per fare la pittima:
il debitore pedinato non poteva nuocere a queste figure istituzionali pena la condanna.
Il credito doveva essere difeso come il buon nome della maggiore repubblica commerciale dell'epoca.
Pittima è divenuto in seguito sinonimo di persona insistente che si lamenta sempre (ma anche, quindi, in termini speculativi, di percentuale)…
Link 
"Questa è la stagione del digitale e dell'elettrificazione, dunque l'obiettivo è spingere l'Italia ad utilizzare più energia elettrica e ad andare nel futuro".
Francesco Starace 
La guida è automatica “qua, così”:
l'obiettivo è spingere l'Italia ad utilizzare più energia elettrica e ad andare nel futuro…
L’importante è che tu continui a svolgere la “tua” parte. 
Ossia, a lavorare nella “tua” mansione assegnata.
Senza indugio e senza porti troppe domande. Limitando il tuo “sogno” a quello che puoi fare “qua, così”.
Qualcosa che si riduce all’auto consumismo che consuma tutt3, compreso – alfine – anche te.



Tu vai nella “tua” direzione. La Massa va nella “propria” direzione. Le forze sotto dominanti spingono per… nella “loro” direzione. Ma, l’unica forza per la quale non si deve usare il virgolettato è la dominante:
che persegue la propria direzione
nel momento in cui
è “a monte” di tutt3 “qua, così”.
Il monopolio perfetto, dato che
è inimmaginabile.
Qualcosa che al proprio interno può permettere che accada di tutt3, tanto è sempre auto disinnescato all’origine. 
Da “lì” il concetto di gioco/giogo…
È reato, universalmente, tagliare un ceppo d’insalata, lasciando intatta la radice?
No. Ma, anche in questo “caso”, l’apparenza inganna, in quanto che… non vai mai alla sostanza di quello che “è già successo”, che succede e che continua – dunque – a succedere “qua, così”.
Qualcosa che è ovunque, dato che è “alla radice” di tutt3 e che si auto manifesta attraverso di te, “senza colpo ferire”



“Fai… che ti Fermi”. Poi, vedrai diversamente
   
 
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2097
 

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