lunedì 21 agosto 2017

Livelli differenti hanno Fa differenti (Zhuan Falun)


Molti maestri di qigong hanno detto che il qigong comprende un livello iniziale, un livello intermedio e un livello avanzato; ma si tratta soltanto di qi e del lavoro sul qi, anche se l’hanno classificato nei livelli iniziale, intermedio e avanzato. Se parliamo di cose di livello veramente elevato, la maggioranza dei praticanti di qigong non ne ha idea, non ne ha la minima idea. Da oggi in poi, ciò che spiegheremo riguarderà la Fa dei livelli elevati. E vorrei anche correggere le opinioni che la gente ha riguardo alla coltivazione. Nelle mie lezioni parlerò di alcuni fenomeni dannosi nella comunità dei praticanti. 

Parlerò anche di come dovremmo trattare e considerare tali fenomeni. Inoltre, quando si trasmettono degli esercizi e degli insegnamenti a un livello elevato, si vanno a toccare una serie di aspetti e di questioni veramente importanti, che possono suscitare delle reazioni piuttosto profonde. Vorrei, comunque, parlarvene. Ci sono, poi, cose che interferiscono nella nostra società umana ordinaria, e ancor più nella comunità dei praticanti, che provengono da altre dimensioni; vorrei, anche in questo caso, parlarne e risolverle per i nostri studenti. Se questi problemi restassero irrisolti, non sareste in grado di praticare. E, per risolvere questi problemi alla radice, vi dobbiamo considerare, tutti, dei veri praticanti. 

Naturalmente, non è facile cambiare in un sol colpo il vostro modo di pensare, ma, da oggi in poi, ascoltando le mie lezioni, vi troverete a modificare gradualmente il vostro modo di pensare, quindi spero che ognuno di voi mi ascolti con attenzione. Il modo in cui io trasmetto la mia pratica è diverso da quello degli altri. Alcuni insegnano le loro pratiche, parlando brevemente delle teorie dei loro metodi, poi vi trasmettono i loro messaggi e vi insegnano degli esercizi e questo è tutto. Le persone sono ormai abituate a questo sistema d’insegnamento. 
 
Per insegnare realmente un sistema di coltivazione, è necessario insegnare la Fa, il Tao o la “Via”. Nel corso di queste dieci lezioni, vi esporrò tutto sui principi di livello elevato, senza omettere nulla, in modo che possiate coltivare, altrimenti non potreste assolutamente farcela. Tutto ciò che gli altri diffondono sono cose al livello della cura delle malattie e del benessere fisico, ma, se vorrete coltivare verso i livelli elevati, non andrete da nessuna parte, senza una Fa di livello elevato a guidarvi. È come quando si va a scuola: se all'università utilizzate testi di scuola elementare, resterete ancora scolari di scuola elementare. 

Alcuni pensano di aver imparato molti metodi di pratica - questa e quest’altra pratica - e hanno accumulato una pila di attestati, ma il loro gong non è ancora salito. Pensano che quelle cose siano l’essenza del qigong e che sia tutto lì. Niente affatto, sono solo la parte superficiale del qigong, sono le cose di livello più basso. Il qigong è più di quello, il qigong è coltivazione, che è un qualcosa di vasto e profondo. Tra l’altro, ci sono Fa differenti a differenti livelli. Così non è come per le pratiche del qi che conosciamo oggi, dove impararne molte non serve a nulla. 

Supponiamo che voi abbiate studiato su testi di scuola elementare inglese, di scuola elementare americana, di scuola elementare giapponese e cinese - bene, rimanete pur sempre scolari di scuola elementare. Più lezioni di qigong a basso livello seguite e di più cose vi riempite la testa, maggiore sarà il danno che subirete - e distruggerete il vostro corpo.

Ora, c’è una cosa che voglio sottolineare: quando coltivate, avete bisogno che vi siano trasmessi sia i metodi di pratica, sia gli insegnamenti. Probabilmente i monaci di qualche monastero, come i Buddisti Zen, potranno avere opinioni diverse. Non appena sentono parlare di “insegnamento della Fa”, non vogliono più ascoltare. Perché questo? Il Buddismo Zen crede che la Fa non possa essere insegnata, ritiene che la Fa non sia più la Fa nel momento in cui viene spiegata e che non esista una Fa che possa essere insegnata: può essere compresa solo intuitivamente. 

Questo è il motivo per cui lo Zen, oggi, non può insegnare alcuna Fa. Il patriarca del Buddismo Zen, Bodhidharma, diffuse quest’idea, basandosi su una frase pronunciata da Sakyamuni, che diceva: «Nessuna Fa è assoluta». Egli fondò il Buddismo Zen, basandosi su questa frase di Sakyamuni. 

Noi pensiamo che questa scuola si sia cacciata in un vicolo cieco. Perché diciamo così? Tornando all’inizio, quando Bodhidharma cominciò a percorrere la strada, sentì che era ben ampia, mentre per il Secondo Patriarca non era più così ampia. Per il Terzo Patriarca poteva ancora andare bene, ma, per il Quarto Patriarca, era già molto stretta. Per il Quinto Patriarca, non c'era quasi più spazio per avanzare e, giunti al tempo di Huineng, il Sesto Patriarca, la strada era terminata e non si poteva più avanzare. 

Se andate oggi da uno Zen per studiare la Fa, non dovete chiedergli nulla. Se gli chiedete qualcosa, egli vi colpirà diritto sulla testa, cosa che loro chiamano “risveglio a bacchetta”. L’idea è che non dovreste fare domande, ma risvegliarvi per conto vostro. Voi dite: «Io sono venuto qui a studiare perché non so nulla. A che cosa dovrei “risvegliarmi”? Perché mi hai dato una bacchettata?!» Questa è la fine che hanno raggiunto, dove non è rimasto loro più niente da insegnare. 

Lo stesso Bodhidharma disse che lo Zen avrebbe potuto essere trasmesso soltanto per sei generazioni, dopo di ché non sarebbe più andato bene. Sono trascorse molte centinaia d’anni, ma, ancora oggi, ci sono persone che si aggrappano strettamente alle dottrine del Buddismo Zen e non le vogliono lasciare andare. Qual è il reale significato dell'affermazione di Sakyamuni "Nessuna Fa è assoluta"? Sakyamuni era al livello di Tathagata. La gente, dopo di lui, persino molti monaci, non è stata in grado d’illuminarsi al livello di Sakyamuni, né a uno stato mentale al suo livello di consapevolezza, né al vero significato della Fa da lui insegnata, o al reale significato delle sue parole.  

è questo quindi il motivo per cui le persone, dopo di lui, lo hanno interpretato in tutti i modi possibili e immaginabili, creando una gran confusione. Essi presero quel "nessuna Fa è assoluta" come se significasse che non si doveva insegnare e che, una volta insegnata, non sarebbe più stata la Fa. Ma, in realtà, non significa questo. Quando Sakyamuni si liberò e s‘illuminò, sotto l’albero del Bodhi, non raggiunse subito il livello di Tathagata. Egli continuò a migliorare sé stesso, durante tutti i 49 anni di insegnamento della Fa

Ogni volta che raggiungeva un livello più elevato, guardava indietro e si rendeva conto che la Fa, che aveva appena insegnato, non era corretta. Dopo aver fatto ulteriori progressi, scoprì che la Fa, che aveva appena insegnato, non era di nuovo corretta. Dopo aver fatto altri progressi ancora, si rese conto che la Fa, che aveva appena insegnato, era di nuovo inesatta. Egli fece, costantemente, progressi per tutti i 49 anni. 

Ogni volta che raggiungeva un livello più elevato, scopriva che la Fa, che aveva appena insegnato, era una comprensione di basso livello. Egli scoprì anche che la Fa, a ciascun livello, è la manifestazione della Fa a quel livello; che ogni livello ha una Fa e che nessuna di esse è la verità assoluta dell'universo, sebbene la Fa ai livelli elevati sia più vicina alla caratteristica dell'universo di quella ai livelli inferiori. Ecco perché egli disse: «Nessuna Fa è assoluta».

Alla fine, Sakyamuni affermò anche: «In tutta la mia vita non ho insegnato nemmeno un frammento della Fa». Lo Zen, di nuovo, ha interpretato questa affermazione nel senso che la Fa non può essere insegnata. Nei suoi ultimi anni, Sakyamuni aveva già raggiunto il livello di Tathagata. Perché disse che non aveva insegnato alcuna Fa? Che cosa voleva intendere realmente? Egli stava affermando: «Persino al livello di Tathagata dove mi trovo, non ho ancora visto né la verità ultima dell'universo, né quale sia la Fa definitiva». 

Per questo, egli chiese alle persone, dopo di lui, di non prendere le sue parole per verità assolute e immutabili, perché, altrimenti, avrebbero limitato le persone, dopo di lui, al livello, o sotto il livello, di Tathagata, ed esse non sarebbero state in grado di aprirsi un passaggio verso i livelli elevati. Le persone che vennero dopo non capirono il reale significato delle sue parole e pensarono che volessero dire che “se la Fa viene insegnata, non è più la Fa” - è così che le hanno capite. 

In realtà, Sakyamuni stava dicendo che “ci sono Fa differenti ai differenti livelli e che la Fa a ciascun livello non è la verità assoluta dell'universo, ma che la Fa di un dato livello assume comunque un ruolo guida a quel livello”. Questa era l’idea che lui cercava di trasmettere.

Ci sono state molte persone, specialmente nello Zen, che si sono sempre attenute a quella sorta di pregiudizio e a quella comprensione totalmente sbagliata. Come potete praticare senza che qualcuno vi insegni? Come potrete praticare? Come potrete coltivare? Nel Buddismo si raccontano molte storie. Forse, qualcuno avrà letto di una persona che salì nei Cieli. 

Dopo il suo arrivo nel regno celeste, scoprì che ogni parola del Sutra del Diamante di lassù era diversa da quelle del Sutra del Diamante di quaggiù, e che anche il loro significato era completamente diverso. Perché quel Sutra del Diamante era diverso da quello del mondo umano ordinario? Altre persone hanno detto: «Le Scritture, nel Paradiso dell'Estrema Beatitudine, sono talmente diverse da quelle di quaggiù che non le riconoscereste. Sono completamente differenti. 

Non solo le parole sono diverse, ma le implicazioni e i significati sono completamente diversi. Sono cambiate». In realtà, questo è dovuto al fatto che la stessa Fa cambia a ogni livello e si manifesta in modi diversi, e ha funzioni guida diverse per i praticanti ai differenti livelli.

Voi sapete che esiste un libretto intitolato Un Viaggio nel Paradiso Occidentale. Racconta di un monaco che meditava e il suo spirito se ne andò nel Paradiso Occidentale, dove vide alcune scene. Rimase là per una giornata e, quando tornò nel mondo umano, erano trascorsi ben sei anni. Vide veramente tutte quelle cose? Certamente, ma ciò che vide non era realmente come stavano le cose lassù. Perché no? 

Il suo livello non era abbastanza elevato e ciò che gli fu mostrato era soltanto la manifestazione della Fa di Budda, che lui era tenuto a vedere al suo livello. Egli non poteva vedere com’erano le cose in realtà, perché quel genere di mondo era una manifestazione costruita dalla Fa di quel livello. È questo il significato della frase "Nessuna Fa è assoluta".


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