Miliziani jihadisti in Aleppo
I miliziani
jihadisti che combattono ad Aleppo contro l’Esercito siriano, continuano
a ricevere, senza interruzioni, rifornimenti di armi e munizioni dai
governi stranieri, secondo un giornale britannico.
I miliziani assicurano da Aleppo che, nonostante che si trovino sotto accerchiamento dell’Esercito siriano, continuano a ricevere aiuti e non hanno scarsezza nè di armi nè di munizioni, come pubblicato il Lunedì dal giornale Financial Times.
Questi gruppi, secondo le informazioni passate da un attivista citato dal giornale, sono stati riforniti dai promotori regionali, quali Arabia Saudita e Qatar che inviano fino a decine di camions attraverso la Turchia e continuano a pagare per l’invio di armi alle zone sotto il controllo degli oppositori armati in tutta la Siria.
“Nella frontiera ieri abbiamo contato decine di camions che trasportano armi e questo accade tutti i giorni, per settimane, armi ed artiglieria, non stiamo parlando solo di alcune munizioni o armi da fuoco”, ha indicato l’attivista.
La maggior parte dei miliziani appartengono al gruppo Fath al-Sham (già Fronte Al-Nusra), che da pochi giorni sostiene di aver reciso i suoi collegamenti con Al Qaeda (per ingraziarsi l’appoggio di USA e GB).
Ad Aleppo è in corso una cruenta battaglia tra le forze del Governo siriano ed i miliziani che sostengono di aver rotto l’accerchiamento dell’Esercito siriano (notizia smentita da quest’ultimo).
Gli analisti sostengono che i miliziani, che appartengono a Al Qaeda, non soltanto ricevono armi e munizioni ma anche addestramento da esperti stranieri.
Un analista militare straniero, che ha chiesto l’anonmato, sostiene che si tratta di “una forza ben addestrata che riesce a lanciare 10 proiettili in un raggio di 100 metri quadrati “, il che dimostra che sono stati ben addestrati da esperti militari.
“Gli statunitensi sapevano naturalmente quanto stava accadendo ma preferivano ignorarlo per mettere pressione sulla Russia e l’Iran” (i due paesi che appoggiano le forze governative nella lotta antiterrorista), ha indicato da parte sua un diplomatico occidentale in contatto con l’opposizione e citato al giornale.
Fonte: Hispan Tv
Traduzione: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/le-armi-delle-monarchie-arabe-continuano-ad-affluire-ai-terroristi-ad-aleppo/
I miliziani assicurano da Aleppo che, nonostante che si trovino sotto accerchiamento dell’Esercito siriano, continuano a ricevere aiuti e non hanno scarsezza nè di armi nè di munizioni, come pubblicato il Lunedì dal giornale Financial Times.
Questi gruppi, secondo le informazioni passate da un attivista citato dal giornale, sono stati riforniti dai promotori regionali, quali Arabia Saudita e Qatar che inviano fino a decine di camions attraverso la Turchia e continuano a pagare per l’invio di armi alle zone sotto il controllo degli oppositori armati in tutta la Siria.
“Nella frontiera ieri abbiamo contato decine di camions che trasportano armi e questo accade tutti i giorni, per settimane, armi ed artiglieria, non stiamo parlando solo di alcune munizioni o armi da fuoco”, ha indicato l’attivista.
La maggior parte dei miliziani appartengono al gruppo Fath al-Sham (già Fronte Al-Nusra), che da pochi giorni sostiene di aver reciso i suoi collegamenti con Al Qaeda (per ingraziarsi l’appoggio di USA e GB).
Ad Aleppo è in corso una cruenta battaglia tra le forze del Governo siriano ed i miliziani che sostengono di aver rotto l’accerchiamento dell’Esercito siriano (notizia smentita da quest’ultimo).
Gli analisti sostengono che i miliziani, che appartengono a Al Qaeda, non soltanto ricevono armi e munizioni ma anche addestramento da esperti stranieri.
Un analista militare straniero, che ha chiesto l’anonmato, sostiene che si tratta di “una forza ben addestrata che riesce a lanciare 10 proiettili in un raggio di 100 metri quadrati “, il che dimostra che sono stati ben addestrati da esperti militari.
“Gli statunitensi sapevano naturalmente quanto stava accadendo ma preferivano ignorarlo per mettere pressione sulla Russia e l’Iran” (i due paesi che appoggiano le forze governative nella lotta antiterrorista), ha indicato da parte sua un diplomatico occidentale in contatto con l’opposizione e citato al giornale.
Fonte: Hispan Tv
Traduzione: Luciano Lago
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