lunedì 1 agosto 2016

Quanto ci amiamo?

 
Con questa domanda di oggi si apre un nuovo articolo sul mio blog. Quanto ci amiamo? Quanto vi amate? Poco? Tanto? Vi siete mai posti questa domanda di cuore o siete troppo impegnati a rifugiarvi nella routine quotidiana per dimenticare chi siete realmente? Nel corso della mia vita ho avuto modo di notare come la gente fugga dagli specchi per paura di guardarsi e trovarsi imperfetti, inadeguati.

Diciamoci la verità: è più facile giudicare gli altri, osservarli dall'alto verso il basso che non giudicare Se stessi. E' più facile, lo saprete già, rompere uno specchio quando ci riflette qualcosa di noi che non ci piace rispetto all'accettarlo incondizionatamente. La nostra società è fondata sulla ricerca del bello esteriore e la maggior parte di noi crede che questo sia giusto.

Molti credono ancora che sia Reale solo ciò che si può vedere e toccare. Ciò nasce innanzitutto da un pensiero di tipo newtoniano legato alla fisica classica e poi da un profondo rifiuto di Se da parte di queste persone e un forte desiderio di critica e di giudizio frutto di profonde frustrazioni ed insicurezze. Facile criticare l'operato altrui.

Altro problema è legato al fatto che il senso critico nella gente nasce dal desiderio di vanagloria che andrà a compensare, secondo la visione distorta che hanno della Realtà, le loro profonde insicurezze. Se non si ha nemmeno il coraggio di accettare la propria immagine riflessa allo specchio, come si potrà credere e pensare di poter giudicare gli altri? Siamo buoni a guardarci allo specchio solo per trovare in noi un sacco di difetti e non vedendo, invece, il fatto che siamo perfetti così come siamo.

Se Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza e se ognuno di noi rappresenta un lato del divino in maniera diversa, esprimendone la forma attraverso diversi volti e costituzioni fisiche, perchè preoccuparsi dell'aspetto? Perchè giudicare se stessi e gli altri? A che scopo? Non sarebbe meglio vivere il vero Se libero da illusioni, cominciando, al contempo, con il guardarsi ogni mattina allo specchio ripetendosi TI AMO? Avete mai provato a farlo?

Costa tanta fatica, credetemi, ma vale la pena provare. In una società in cui la religione e la scienza hanno fatto solo martiri e cavie, questo è il punto di svolta che potrà portare alla vera evoluzione, quella interiore. Molti sono legati ancora ai processi esteriori. La scienza stessa ricerca sempre cause di malattie e disturbi in virus, batteri ed inquinamento. La scienza è come la mente.

Entrambe, infatti, cercano i colpevoli all'esterno. Solo il ricercatore sincero sa che c'è "dell'altro" e che la direzione di ricerca dev'essere svolta in maniera introspettiva e scevra da giudizi verso se stessi o verso gli altri. Impariamo ad amare la nostra immagine riflessa allo specchio e scopriremo l'Amore senza giudizio verso di noi stessi e verso gli altri. Solo l'Amore guarisce la vita. Il giudizio l'infanga e l'umilia. Per vivere la Vita con la V maiuscola occorre amare Se stessi smettendo di giudicare gli altri perchè gli altri siamo noi.
 

Vincenzo Bilotta
 

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