.
L’anomalia è la deviazione dalla norma che ci consente di sollevare il velo
dell’inganno.
L’anomalia è spesso quasi
impercettibile, come una piccola crepa in un muro, ma rappresenta l’appiglio indispensabile per osservare e comprendere l’effettiva consistenza della realtà e le sue
dinamiche interne altrimenti inconoscibili. L’anomalia è anche un
punto di vista inconsueto ed imprevisto, oppure uno stato d’animo nuovo e sorprendente; può quindi essere un elemento oggettivo ed esterno,
oppure un fattore soggettivo ed interno. L’elemento difforme quindi di un insieme è indispensabile per poter procedere ad attivare curiosità e
ricerca.
Alla percezione di una anomalia si accompagna sovente uno spiacevole senso di
irrealtà, la sensazione appena nauseante di un ordine
sotteso, la percezione dell’esistenza di parametri differenti in un
livello diverso dal consueto. Anomalia e Senso di Irrealtà sono quindi elementi indispensabili per l’avvio di una qualsiasi ricerca.
L’azione inconsapevole di una persona, il lapsus
non trattenuto, così
come le scie di condensa a quote impensabili che non si estinguono
mai, sono i sicuri appigli per avviare una proficua indagine del reale, a
patto ovviamente che si abbia il coraggio e la voglia
di farla. L’abitudine a percepire l’anomalia porta a risultati sorprendenti
perché ne siamo letteralmente avvolti
tanto che assistiamo al paradosso che l’anomalo è diventato la
norma. Il cielo degli ultimi tempi è sempre anomalo, la sua definizione
naturale è stata sostituita da una sua ‘rettificazione sintetica’ in un sistema irriconoscibile e mirabolante: irreale appunto.
Pochissimi sono disposti a subire le conseguenze dell’irrealtà, mentre moltissimi
preferiscono ignorare le anomalie e conformarsi, resettando le proprie menti e gli organi percettivi, obliterando così l’aspetto anomalo, vivendo artificialmente questo
contesto sintetico.
Il problema è che questo attuale
contesto è in profonda dissonanza con le ‘corde’ più profonde della nostra natura. La conformazione avviene quindi con esiti dolorosissimi
per il nostro
fisico e le nostre menti. Continuiamo quindi a scorgere le anomalie,
tentando di tenersi fuori da questa coltura sintetica in cui ci
troviamo. Forse opponendo una sofferta frequenza in controfase
riusciremo ad annullare l’effetto mortifero di questa immensa rete,
in parte immateriale, che possiamo oggi percepire. Per quanto ancora?
Nessun commento:
Posta un commento