lunedì 24 giugno 2013

Solstrazio d’estate


History repeating. Allons enfants de la Turquie.

Primo giorno d’estate nella Repubblichina di Salòtto del governo delle larghe pretese guidato da bello de zio.

Un governuccio, un governicchio che finora si è fatto notare per la consistenza da zucchero filato dei suoi provvedimenti e per la rassomiglianza – per libertà di manovra e spessore – con il governo fantoccio del Manchukuò dell’ultimo imperatore della Cina Pu Yi.



Governo che non intende assolutamente cacciare la ministra rematrice beccata a fare la furba sulla tassa più odiata dagli italiani, per giunta nella città che applica una delle aliquote IMU più alte d’Italia. Sentitene le giustificazioni, durante la confessione piddiminkia a Don Conchita De Gregorio sul Rude Pravo: non sapevo che mi avevano fatto una palestra in casa, non mi occupo di queste cose (eh già, lei rema, non ha tempo), da quando sto a Roma non vedo i figli (fotte e chiagne), c’è stato il terremoto, le cavallette. La ministra cambiale: pagherò. Si, ma intanto non si schioda dalla poltrona, bello de zio la difende e, se fosse toccato ad un qualunque cristo di noi, l’avrebbe già azzannato Equitalia alla gola.



Dopo questo bell’esempio di dare il buon esempio, torniamo al “governo del fare”, come si proclamano addosso. Io direi piuttosto del facce (ride). Basta leggere le ottanta misure ottanta “per il rilancio dell’economia” strombazzate a reti unificate sui telegiornali divenuti ormai una broda a senso unico brezneviano. Ottanta misure assolutamente cosmetiche, palliative, molto piddine, agghindate da pensatone de sinistra. Tante belle idee, molte delle quali in realtà partorite dal M5S, rapite in culla dal B. e poi date in affidamento familiare a bello de zio appunto.

L’impignorabilità della prima casa, ad esempio. Una vera e propria violazione di copyright senza vergogna, attuata mentre prosegue ovviamente la campagna mediatica governativa – ma direi soprattutto piddina – contro Grillo e il suo movimento.


Non abbiate dubbi sulla bontà del M5S, cari colleghi. Questo è un perfetto esempio di relazione causa-effetto. Se il piddino si agita e soffre, se scioglie i cani da lecco nei talk show e ogni discussione diventa un’interminabile gara di blow-job reciproci tra piddini, vuol dire che Grillo è nel giusto. Il giorno che al piddino andrà bene ciò che fa e dice Grillo, sarà il momento di mandare Beppe affanculo per sempre. Per ora state sereni che l’improvvisata all’assemblea di Monte Paschi ha lasciato diversi culi in fiamme ed è per questo che si agitano tanto sulle poltrone di velluto.

Lasciamo pure che delle signore unquartodoradicelebrità si sentano delle Rosa Luxembourg e ricordiamo che l’antenato del PD, quello che parla di purghe, espulse un certo Pier Paolo Pasolini per omosessualità.


Tornando alle ottanta misure antirughe di Vichy, queste non rilanceranno una beddissima minchia, visto che non si parla di cancellare MES e Fiscal Compact, ovvero l’obbligo di pareggio di bilancio e il rapporto debito-PIL al 3% checichiedeleuropa per mantenere i suoi vizietti e pagare al posto della Germania; provvedimenti che matematicamente impedirebbero la ripresa economica nei prossimi vent’anni, se sciaguratamente applicati.

E qui uno si domanda: ma questi lo sanno veramente cosa sono questi trattati capestro che vengono imposti dai tedeschi ai PIIGS a causa dell’esposizione sui derivati di Deutsche Bank, ovvero una cazzo di banca privata per la quale anche gli americani si sono già svenati nel tentativo di salvarla?


Lameduck

fonte: http://www.mentecritica.net/solstrazio-destate/informazione/censura-dellinformazione/lameduck/37677/#more-37677

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