giovedì 20 giugno 2013

Il ‘decreto del fare’, ovvero l’ennesima elemosina di Stato

Il Governo Letta ha da qualche giorno annunciato il cosiddetto ‘decreto del fare‘ che dovrebbe fornire un impulso decisivo all’Italia per uscire dalla recessione.
Mi sono preso la briga di analizzare due dei tanti provvedimenti varati dal governo:
Riduzione di 500 milioni nei costi delle bollette elettriche. 

Quando ho letto questa notizia sono rimasto perplesso perché la cifra mi sembrava bassa ma non avevo fatto il conto dell’impatto sulla singola famiglia. Ci ha pensato il Corriere della Sera: per il 2013, ogni famiglia spenderà 5 euro (si, avete capito bene) in meno all’anno e dal 2014 saranno ben 10 euro in meno per anno. 
 
A quelli di voi che hanno poco autocontrollo, una raccomandazione: quando andrete a fare la spesa, forti di questo maggiore reddito, non eccedete con alimenti tipo aragosta e caviale perché sono nocivi per la salute.

Stanziamento di 100 milioni annui per la ristrutturazione degli edifici scolastici
In Italia ci sono oltre 73.000 scuole. Non che abbiano tutte bisogno di essere sistemate ma una buona parte sì. Diciamo 50.000? Quanto stanziato dal governo rappresenta una cifra di ben 2.000 euro per ogni scuola, cifra con la quale possono comprarci al massimo la carta igienica, visto che da tempo le famiglie degli alunni devono provvedere anche a quella.

Siamo alla solita politica degli annunci e delle elemosine di Stato, come quella della social card.

In compenso il Governo Letta è riuscito a compiere l’ennesimo furto con destrezza nelle tasche degli italiani, sottraendo oltre 90 milioni di euro dai fondi che gli italiani hanno destinato al terzo settore con il 5 per mille. Un’operazione vergognosa emersa solo grazie ad una interrogazione del Senatore Bobba alla quale il sottosegretario Fassina ha dovuto rispondere con non poco imbarazzo.

Da ultimo ma non meno imbarazzante, i malati di patologie gravi quali la Sla sono dovuti scendere per l’ennesima volta in piazza per ottenere lo sblocco per il fondo di sostegno alle loro famiglie. Si tratta di 275 milioni, una cifra irrisoria se rapportata alle esigenze reali ma che era stata del tutto congelata nonostante le promesse reiterate dei governi precedenti
Invece di fare operazioni dall’impatto perlopiù mediatico, suggerirei al nostro Presidente del Consiglio di presentarsi al prossimo vertice di Bruxelles con molta maggiore determinazione puntando ad ottenere le deroghe ai vincoli di bilancio già ottenute a suo tempo dalla Spagna.

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