Negli Stati Uniti d’America, un bambino su 68 soffre di
AUTISMO; si tratta di una percentuale elevatissima ed in rapida ascesa. Si giunge addirittura allo stato del New
Jersey nel quale è un bambino su 45 ad essere inficiato dalla sindrome che è così definibile: ‘…una forma particolare di situarsi nel mondo
e, pertanto, di costruirsi una realtà. L’autismo è riconoscibile dai
sintomi che
impediscono o pongono delle serie difficoltà al bambino nel suo
processo di entrata nel linguaggio, nella comunicazione e nel vincolo
sociale.’
Sulle cause si fanno solo ipotesi al momento:
‘Esistono varie ipotesi sulle
quali si stanno facendo ricerche. Le principali sono: disturbi nelle
aree cerebrali, disfunzioni genetiche, conseguenze dei
metalli pesanti all’interno dell’organismo, intolleranze alimentarie asintomatiche.’
L’ascesa statistica dell’autismo negli ‘States’ nel 2013 è
addirittura salita del 60% rispetto all’anno 2006. I più colpiti sono i bambini maschi di origine europea.
E’ chiaro che, dato l’andamento esponenziale negli ultimi anni di
questa patologia, le cause scatenanti tale grave degenerazione delle funzioni cerebrali siano da ricercarsi nell’interazione con l’ambiente che, evidentemente negli ultimi 10
anni si è modificato in peggio. Quali ne sono le cause? Vediamone qualcuna possibile, considerate in ordine casuale:
In molte zone degli Stati Uniti viene incredibilmente aggiunto il
pericolosissimo fluoro direttamente nelle acque cosiddette ‘potabili’. Il suo dosaggio
viene inoltre effettuato in maniera sommaria, versando il
pericoloso componente tossico, nelle vasche di stoccaggio delle
acque potabile, contenuto con grossi sacchi sversati in modo
approssimativo. Il fluoro è dannoso, non solo per denti ed
ossa, ma soprattutto perché è un noto componente neurotossico.
In tutto il pianeta, ed in particolare negli Stati Uniti, viene
condotta quotidianamente l’operazione clandestina comunemente nota come ‘scie chimiche’ che immette nell’atmosfera tonnellate di nanoparticelle di varia natura. Tale operazione è
in atto da decenni.
Sempre negli ‘States’, ma anche ovviamente nel nostro evoluto
continente europeo, i bambini vivono in un contesto irradiato dagli impianti di telefonia mobile, dagli apparati radio di telecomunicazione civili e militari e dal pericoloso
Wi-Fi, presente in quasi tutti gli istituti
scolastici. Sono ormai molti gli esseri umani che sviluppano una
ipersensibilità verso questi campi elettromagnetici che interagiscono
pesantemente con la nostra fisiologia.
Alcune zone degli Stati Uniti sono interessate dalla presenza di
contaminanti quali le radiazioni provenienti dalle conseguenze di incidenti alle centrali atomiche e le immissioni di disperdenti chimici tossici utilizzati per
contrastare le fuoriuscite di petrolio greggio, nel Golfo del Messico ed in altre zone interne.
Ogni bambino negli Stati Uniti viene sottoposto ad una serie
impressionante di vaccinazioni infantili, raccomandate dalle autorità sanitarie
dai primi mesi di vita fino all’età adulta.
Negli Stati Uniti si pratica ormai dovunque l’agricoltura basata su
sementi geneticamente modificati. Tale colture
necessitano di irrorazioni continue di prodotti chimici (quali il
Roundup della Monsanto) nocivi per la salute umana. Le sementi
OGM sono inoltre perniciose per l’uomo, inducendo mutazioni genetiche già dalla seconda generazione che li utilizza.
Molti alimenti vengono venduti dopo un lungo processo di
conservazione e denaturazione che comprende spesso l’aggiunta di sostanze chimiche pericolose come l’Aspartame, il dolcificante artificiale utilizzato soprattutto nelle bevande e
negli alimenti destinati ai bambini.
Con questa sfilza di operazioni potenzialmente pericolose in atto,
come è possibile starne fuori? Chi è perché desidera un’umanità indebolita, modificata, annichilita? La sindrome di Autismo in crescente ascesa è
l’obiettivo terminale di una cricca di avvelenatori oppure è da considerarsi solo come una deprecabile conseguenza del cosiddetto progresso e dello sviluppo?
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