Mercoledì 5 marzo a “Le Iene” su Italia1 è andato in onda un interessante servizio tutto documentato su come un signore malato di tumore sia riuscito a bloccare la malattia grazie anche all'introduzione di una alimentazione vegana, in gran parte crudista. Michela, dott.ssa sia privata ma anche specialista al San Raffaele di Milano, ha dato la sua disponibilità a spiegare alle telecamere in che modo tutti i suoi pazienti siano riusciti a trarne tanto beneficio. Consiglio di vedere il servizio. Il giorno dopo ha iniziato a ricevere migliaia di chiamate da tutta Italia a cui lei sta cercando di dare risposte, perché è una persona eticamente corretta.
L'ho incontrata oggi e mi ha detto che ieri il suo primario del S.Raffaele l'ha chiamata e l'ha licenziata in tronco.
Lei mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi, per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura.
Capite? Se ne fottono della salute dei pazienti!
Ebbene, Michela, che è una grande professionista, guardandomi negli occhi mi ha detto che lo rifarebbe altre cento volte, perché è molto più importante informare le persone piuttosto che lasciarle all'oscuro di certe cose così importanti solo per interessi economici.
Se volete, aiutatemi a diffondere la notizia.
Queste sono esattamente le parole di Michela, quindi non è una mia interpretazione. Lei stessa mi ha chiesto di aiutarla a diffondere la verità al fine di aiutarci.
Grande stima da parte mia, cara Michela.
video
Testo di Angelo Bavaro
fonte: http://dinai.weebly.com/1/post/2014/03/medico-licenziato-per-aver-salvatoun-paziente-da-morte-certa.html
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Aggiornamento del 26
marzo 2014.
Esattamente ieri, 25 marzo, la Direzione Sanitaria dell'Ospedale San
Raffaele di Milano, ha pubblicato un comunicato stampa ufficiale, dal
titolo: "Nutrizione
e patologie oncologiche".
Con tale nota affermano che quanto pubblicato in alcuni siti di informazione, come questo p.e., in merito alla vicenda della d.ssa Michela De Petris, è tutto errato!
I baroni dell'HSR, dichiarano quindi pubblicamente, che "il contratto di consulenza per prestazioni mediche libero professionali è tuttora in corso, e che non vi è mai stato alcun 'licenziamento in tronco' della dottoressa". Quindi il medico può continuare a lavorare senza alcun problema?
Strano, perché la d.ssa De Petris conferma che le cose riportate da questo articolo sono avvenute realmente.
Quindi qualcuno non ce la sta raccontando giusta.
Chi sarà? Il medico, lasciato solo e isolato anche "dai colleghi che tengono famiglia", la cui unica colpa è quella di praticare in Scienza e Coscienza l'Ars Medica, oppure chi è culo e camicia con le industrie del farmaco, che guadagnano montagne di soldi dalle cure oncologiche?
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Il Torquemada dei
nostri giorni: da "Le Iene" al licenziamento della d.ssa De Petris
Sono passati non molti
secoli, da quando i men in black, gli uomini in nero della santa
chiesa cattolica e apostolica di Roma, mandavano sul rogo tutte le
persone, soprattutto donne, in particolar modo levatrici, cioè le
antesignane delle ostetriche che sapevano far nascere, e le erboriste,
coloro che sapevano usare le piante medicinali.
Chiunque in odore di maligno faceva una triste fine.
Nei nostri giorni le cataste di legna sono andate un po' fuori moda, vuoi anche per il costo della stessa, eppure il sistema non è cambiato, ad eccezione se vogliamo, della tunica che è passata dal nero ecclesiastico al bianco dei camici ospedalieri.
Oggi l'inquisizione,
per così dire scientifica, lavora alacremente forse anche più del
passato, con la differenza che nel corso del tempo il sistema si
è fatto più intelligente e meno spudorato.
I processi inquisitori, in cui il giudice e l'accusatore sono incarnati dalla stessa persona o istituzione, avvengono utilizzando vari strumenti, tra cui la diffamazione e la calunnia, il discredito per giungere alle minacce e ritorsioni professionali. In tutto questo gioca un ruolo importantissimo lo strumento prìncipe di controllo sociale: i mezzi di comunicazione di massa!
Veniamo ai fatti.
Mercoledì 5 marzo
2014, durante la trasmissione de “Le Iene” su Italia1, è andato in onda un servizio
ben documentato su Antonio ("La
storia del tumore guarito di Antonio"), un signore malato di tumore
al cervello (in metastasi) che è riuscito non solo a bloccare
la malattia, ma ad invertire il processo, grazie anche all'introduzione di una alimentazione vegana-crudista.
Questa persona è stata seguita da Michela De Petris, un medico chirurgo specializzato in nutrizione oncologica, che lavora sia privatamente, sia come specialista all'IRCCS San Raffaele di Milano.
Il percorso che questo medico ha fatto intraprendere ad Antonio, è stato un periodo iniziale di alimentazione esclusivamente crudista, soprattutto a base di vegetali a foglia verde per agevolare e permettere una intensa disintossicazione organica, per poi far rientrare lentamente nella dieta, assieme a quelli crudi, anche vegetali cotti.
In soli tre mesi dal cervello gli è sparito un tumore di oltre 2 cm di diametro.
Inoltre la d.ssa De
Petris, sempre nella trasmissione ha detto che "non c'è malattia che non si
giovi del miglioramento alimentare. In tanti casi, cambiando
alimentazione è possibile guarire da patologie: allergie, patologie
reumatologiche, eczemi, irritazioni, dermatiti, diabete, patologie
infiammatorie, intestinali come il morbo di Crohn, ipercolesterolemia,
calcolosi, malattie auto-immuni e molto spesso anche patologie tumorali,
soprattutto quelli ormono-sensibili (mammella, colon, prostata)"
Una storia veramente
meravigliosa: cosa c'è di più bello per un medico partecipare
attivamente alla guarigione da un tumore di uno dei propri assistiti?
E soprattutto, cosa c'è di più bello nel vedere e sentire la testimonianza di una famiglia completamente rinata dopo un periodo buio in cui avevano perso ogni speranza, soprattutto dopo il ritorno del tumore.
E soprattutto, cosa c'è di più bello nel vedere e sentire la testimonianza di una famiglia completamente rinata dopo un periodo buio in cui avevano perso ogni speranza, soprattutto dopo il ritorno del tumore.
Come non dare ragione a questo medico? In fin dei conti lo stesso Ippocrate, padre della medicina moderna, ha sempre puntato molto nella dietetica per migliorare e guarire i suoi pazienti. Oggi purtroppo per noi tutti, ai medici nel lungo percorso universitario non vengono insegnati i principi fondamentali della nutrizione, e questo non è un caso o una banale dimenticanza. I medici moderni non devono sapere nulla di alimentazione corretta, altrimenti si rischia la salute delle persone.
Ricordiamo che non si guadagna dalla salute, ma solo dalla malattia!
Come detto,
l'inquisizione è sempre attiva e in allerta: le orecchie sono sempre ben
spalancate.
Non a caso, il giorno seguente la trasmissione, il 6 marzo 2014, esce sùbito un comunicato stampa ufficiale del San Raffaele, scritto in fretta e furia e i numerosi errori ortografici lo dimostrano, in cui vengono prese le distanze dalle dichiarazioni della dottoressa. Le lobbies avevano già alzato il telefono assieme alla voce...
Quindi invece di premiare per meriti professionali e umanitari la d.ssa De Petris, un Medico che porta avanti e fa onore all'Ars Medica di ippocratica memoria, sembrerebbe che il primario del San Raffaele l'ha chiamata nel suo ufficio e licenziata in tronco!
Funziona così il Sistema? E' questo il moderno rogo?
Tornando alla De
Petris, siccome l'ospedale
in cui lavora, o meglio lavorava, prende moltissimi soldi dalle
case farmaceutiche per le costosissime cure farmacologiche* fornite ai
pazienti malati di tumore, il suo intervento in televisione ha
danneggiato
economicamente la struttura.
Non doveva proprio farlo; non doveva permettersi di dire che molte malattie possono guarire con la semplice alimentazione!
Errore fatale.
Una persona che segue i protocolli ufficiali, cioè radio e chemio, può costare al Sistema oltre 200 mila euro al mese, e questo per la gioia delle industrie.
Quanto costa invece una persona che modifica il proprio stile di vita, in primis l'alimentazione?
Oggi aiutare le persone a guarire da tumori con sistemi naturali che non contemplano i devastanti e carissimi chemioterapici, è eresia, per non dire stregoneria, e come tale va sradicata sul nascere.
Nonostante il San
Raffaele sia una struttura privata, a farne le spese è stato un medico
che in Scienza e Coscienza (come afferma il Codice dentologico medico, e
l'articolo 5, lettera C della Dichiarazione di Helsinki) ha seguito un
assistito, aiutandolo a guarire da un tumore metastatizzato al cervello.
Qual è la motivazione ufficiale del licenziamento? La puzza di zolfo?
La d.ssa Michela De Petris è l'ennesimo Medico incappato nel "Malleus Maleficarum" (il Maglio delle streghe).
Mi auguro che la magistratura ma anche l'ordine dei medici intervengano con una seria indagine, prendendo provvedimenti nei confronti di questo primario e dell'intero ospedale.
Il tempo è assolutamente maturo per cercare di cambiare questo sistema che oramai è marcio fino dentro le mura degli ospedali.
La medicina moderna è infatti sempre più nella morsa delle industrie della chimica e farmaceutica e a pagarne le spese, oltre ai Medici onesti sono anche le persone comuni, perché mettendo i ceppi ai polsi dei medici, bloccano la nostra libertà di cura e libertà di scelta terapeutica.
Infine, è molto
probabile che abbiano tirato le orecchie anche agli stessi giornalisti
de Le Iene, responsabili del servizio (troppo ben fatto) su Antonio, gli
stessi che l'anno scorso sono venuti a Padova per intervistare Angelo,
guarito dal diabete e presidente dell'Associazione "Oltre il Diabete".
Stranamente questo servizio sulla guarigione da diabete non è mai andato
in onda, e dopo il recente putiferio, sicuramente non lo vedremo mai...
Comunque sia, grande stima e
totale solidarietà al Medico Michela De Petris.
* Qualche esempio di costi dei
chemioterapici, tratto dal libro "Cancro
Spa"
1. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a
Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 128.217,00 euro.
2. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina associata a Cisplatino (TAX 326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro
3. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Carboplatino (ECOG 1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro
4. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Gemcitabina associata a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 409.020,00 euro
5. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594 + TAX 326) per 100 pazienti: 540.093,00 euro
6. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Carboplatino (TAX 326) per 100 pazienti: 548.955,00 euro
2. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina associata a Cisplatino (TAX 326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro
3. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Carboplatino (ECOG 1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro
4. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Gemcitabina associata a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 409.020,00 euro
5. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594 + TAX 326) per 100 pazienti: 540.093,00 euro
6. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Docetaxel associato a Carboplatino (TAX 326) per 100 pazienti: 548.955,00 euro
Cifre colossali che si riferiscono “solamente” ai costi dei farmaci
chemioterapici nei sei tipi di trattamenti terapeutici presi in
considerazione nella “Valutazione dei costi associati alle terapie
‘platinum based’” e pubblicate nel Giornale italiano di Farmacia
clinica”. Se a questo sommiamo i costi della “somministrazione”,
“premedicazione” e “reazioni avverse” il totale ha dell’incredibile!
1. Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e Cisplatino) +
“somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100
pazienti: 452.096,00 euro
2. Costo 6 cicli di chemioterapia (Vinolrelbina e Cisplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 814.366,00 euro
3. Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e Carboplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 467.550,00 euro
4. Costo 6 cicli di chemioterapia (Gemcitabina e Cisplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 703.251,00 euro
5. Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Cisplatino) per 100 pazienti: 841.978,00 euro
6. Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Carboplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 825.887,00 euro
2. Costo 6 cicli di chemioterapia (Vinolrelbina e Cisplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 814.366,00 euro
3. Costo 6 cicli di chemioterapia (Paclitaxel e Carboplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 467.550,00 euro
4. Costo 6 cicli di chemioterapia (Gemcitabina e Cisplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 703.251,00 euro
5. Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Cisplatino) per 100 pazienti: 841.978,00 euro
6. Costo 6 cicli di chemioterapia (Docetaxel e Carboplatino) + “somministrazione”, “premedicazione” e “reazioni avverse” per 100 pazienti: 825.887,00 euro
Marcello Pamio
fonte: http://www.disinformazione.it/inquisizione_moderna.htm
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