lunedì 24 marzo 2014

Globalismo Elitarista: Profilo di Alcuni Tizi Davvero Cattivi

globalista elitarista
Il primo errore pericoloso commesso dalla persona media è partire dal presupposto che il male sia un concetto relativo collocabile da qualche parte in una infinita scala di grigi. Ci piacerebbe credere che qualsiasi comportamento distruttivo e dannoso sia solo il prodotto di un cattivo ambiente sociale, di una cattiva educazione, o di una patologia mentale.

 
E' spesso più accettabile il concetto per cui ogni devianza scaturisca da una maldestra sete di profitto e di potere; il motivo a cui addebitare il problema ci rassicura, aiutandoci a comprendere e afferrare. La cosa che spaventa l'americano medio non è l'azione aberrante della criminalità, ma la criminalità sprovvista di una ragione d'essere che sia facilmente definibile. La possibilità che alcune persone danneggino sistematicamente il loro prossimo non perché mamma e papà le abbiano "maltrattate", né a causa di un qualche deficit psicologico che annebbi il loro giudizio, ma semplicemente perché godono in modo pieno e scientifico nel fare ciò che fanno. La nostra società cerca disperatamente di trovare delle motivazioni che spieghino le azioni dei mostri della nostra epoca, forse perché fa paura considerare che l'umanità sia popolata anche di anime oscure, che se non contrastate finiscono per assumere il controllo in maniera deliberata e calcolata.
Questo è il motivo per cui i più grandi crimini del nostro tempo sono spesso ignorati dal grande pubblico. Ad esempio l'idea che i finanzieri internazionali e le élite politiche stiano volutamente creando disparità sociale, caos e guerra in ossequio a una smania di potere centralizzato e un malsano complesso di superiorità, è semplicemente un concetto per molti troppo grave da gestire. Molto meglio credere che tutti i terribili eventi che hanno funestato la storia moderna siano solo il risultato di una serie di casuali coincidenze ed errori umani ... giusto?
 
Purtroppo, non è così. La maggior parte delle politiche culturali catastrofiche e delle tragedie umane può essere addebitata ad un preciso sottoinsieme di persone che sfrutta la propria influenza per perseguire dei piani deliranti, e progetta le calamità per guadagno personale, e per il guadagno della classe dominante in generale.
 
Nel Liberty Movement ci riferiamo a questo gruppo di persone come ai "globalisti" o "elitaristi". Essi permeano le alte sfere della nostra nazione, ed effettivamente la loro cultura è del tutto distinta dalla nostra. Se uno studia la loro letteratura, le loro iniziative e le loro motivazioni, scopre tutto un altro mondo in cui gli obiettivi da perseguire sono stravaganti ed indotti da un ancor più stravagante fervore religioso.

 
Ecco alcuni tratti caratteriali e convinzioni culturali che rendono tali persone facili da identificare.
 
Demofobia.
I globalisti elitaristi tendono a vedersi come elementi di una razza a parte, superiore perché dotata di facoltà superiori, e quindi nata per governare il resto di noi. Nei loro scritti spesso sposano gli insegnamenti della Repubblica di Platone e il concetto dei Re Filosofi. Sono convinti che alcune persone siano dotate di una predisposizione genetica alla leadership, e che la gente media non abbia l'intelligenza per determinare il proprio destino. Vedono il resto dell'umanità come una tela bianca, e se stessi come degli artisti. A loro parere noialtri saremmo esseri da modellare, così come le nostre dicotomie sociali.
 
In realtà non sono più intelligenti della media. Hanno finito per convincersi del contrario sulla scorta delle posizioni che occupano. Ma la loro capacità di plasmare la società scaturisce solo dalle loro risorse finanziarie e dalla loro carenza di moralità. Se non fossero in cima alle classifiche degli uomini più ricchi al mondo, il loro comportamento sarebbe punito come viene punito quello dei comuni criminali, ma purtroppo nel nostro tempo il denaro compra l'immeritato rispetto. Immaginate un club privato composto da gente come John Wayne Gacy o Charles Manson, gente di quel tipo che però possiede circa l'80% della ricchezza del mondo e quindi i mezzi per farsi pubblicità e comprarsi l'immunità legale. Ecco, abbiamo a che fare con qualcosa del genere.
"A poco a poco attraverso l'allevamento selettivo le differenze congenite tra governanti e governati cresceranno fino a quando non si formeranno due diverse specie. A quel punto una rivolta della plebe diventerebbe impensabile come una insurrezione organizzata dalle pecore contro la pratica di mangiare la carne."
Bertrand Russell, L'impatto della Scienza sulla Società (1953), pp 49-50.
"Parlando del futuro prossimo un ricercatore delle tecniche di controllo ha affermato: 'Prevedo il giorno in cui possiederemo i mezzi e quindi - inevitabilmente - la tentazione di agire sulle azioni e le funzioni intellettive della gente con modifiche ambientali e manipolazione della biochimica del cervello.'"
Z. Brzezinski, Nel Mezzo di Due Ere: il Ruolo dell'America nell'Era Tecnotronica.
 
Gli elitaristi credono che la coscienza sia un ostacolo al raggiungimento del successo, piuttosto che una virtù molto utile. Hanno consapevolmente e deliberatamente cessato di seguire la loro bussola morale perché la vedono come una restrizione innaturale, un ostacolo alla realizzazione dei loro scopi. Tuttavia la coscienza non scompare mai del tutto. Al fine di conciliare la loro mentalità miserabile con quel remoto ma fastidioso senso di colpa, questi psicopatici si auto-convincono che le loro azioni siano il frutto di decisioni assunte "per il bene della collettività." Cercano disperatamente di convincersi di servire il futuro del genere umano, e che noialtri dovremmo apprezzare la mano che ci guida, anche se le cose sono molto più odiose di come dovrebbero essere. E' il loro modo di esprimere "amore saggio."
 
Coscienza Prossima allo Zero.
Per le stesse ragioni cercano di camuffare le loro disfunzioni inculcando una mentalità immorale anche nelle masse. Se riescono a convincere le masse che la moralità sia qualcosa di relativo, e che giusto e sbagliato siano concetti soggettivi; se ci inducono ad ignorare le nostre innate voci interiori, allora la loro mostruosità diventa una cosa normale, anzi una qualità. Perché in un mondo di relativismo morale l'uomo dotato di coscienza diventa il criminale, il reietto, e le élite diventano gli eroi.
 
Intanto soffocano la coscienza ricorrendo al camuffamento, avvolgendosi in qualche sistema di credenze funzionale alla loro visione e interpretando il ruolo di 'santi.' Questa maschera viene fuori raramente quando la loro posizione di potere è consolidata.
"Oggi come ieri sono cattolico e tale resterò per sempre."
Adolf Hitler
"Credi davvero che le masse torneranno ad abbracciare i valori cristiani? Sciocchezze! Non accadrà. La favola è finita. Nessuno tornerà a quei valori. Ma noi possiamo affrettare le cose. I parroci potranno scavare la propria fossa. Per noi tradiranno il loro Dio. Lo tradiranno per il bene dei loro miserabili redditi e posti di lavoro ... "
Adolf Hitler
"La decima regola dell'etica del potere e dei mezzi è che si fa ciò che si può con ciò che si ha, e lo si riveste di argomenti morali. (...) L'essenza dei discorsi di Lenin durante questo periodo era: Loro hanno le armi, e quindi noi siamo pacifisti e per la riforma attraverso il voto. Quando le armi le avremo noi, smetteremo di essere per la pace ed il voto. E andò proprio così."
Saul Alinsky (Barack Obama ha insegnato le filosofie amorali di Alinsky. Hillary Clinton ha incentrato la sua tesi di laurea sulla filosofia di Alinsky.)
 
Collettivismo.
Ai livelli più elevati i globalisti non sono necessariamente essi stessi dei collettivisti. In realtà spesso pendono dall'altra estremità dello spettro, e professano una qualche forma di individualismo ipocrita. Come accennato, vedono la loro stessa coscienza come una restrizione alla libertà personale, e si ribellano ad essa come ci si ribella ad una schiavitù. Quello che non riescono a comprendere è che la coscienza sia un dono, è l'unica cosa che ha tenuto l'umanità lontana dal baratro della totale autodistruzione, almeno fino ad oggi. Non è una prigione; è una protezione da noi stessi.
 
Il folle ideale elitario dell'individualismo puro - senza autodisciplina - è una questione privata che raramente discutono. In pubblico promuovono costantemente lo stile di vita collettivistico e dipingono le espressioni di individualità come atteggiamenti 'egoici' o 'narcisistici.'
 
La gente tende a confondere il concetto di "collettivismo" con quello di "comunità". Ciò è dovuto alla assenza di comprensione, derivante dalla inesperienza. La comunità è una riunione volontaria di individui a scopo di mutuo soccorso. Il collettivismo è il raduno coatto di una massa di persone dietro la minaccia della forza o il ricatto della perdita, al fine di consolidare il potere nelle mani dei pochi. E' l'atto di distruggere l'individuo in nome della 'sicurezza collettiva.' In America oggi si è smarrito il senso della comunità, anche perché i 'vantaggi' del collettivismo vengono decantati in tutte le salse dai media in mano alle élite.
 
Se si fa in modo che la gente creda di essere inutile e priva di qualità, se la si persuade che l'ambiente in cui vive sia ciò che merita, chiunque abbia i mezzi per promettere un cambiamento prenderà facilmente il potere. In altre parole, quando cessiamo di avere fiducia nel nostro senso di responsabilità, automaticamente ci diamo a cercare la protezione altrui, in genere un governo o una dittatura. Il fine ultimo di tale sistematico svilimento della popolazione è una governance mondiale e il dominio totale.
"Il capitalismo finanziario aveva un altro obiettivo di ampia portata; niente meno che creare un sistema mondiale di controllo finanziario privato che dominasse il sistema politico di ogni paese e l'economia mondiale nel suo complesso. Tale apparato sarebbe stato controllato con modalità feudali dalle varie banche centrali, che avrebbero agito di concerto, in ossequio ad accordi segreti raggiunti in frequenti riunioni. L'apice del sistema sarebbe stata la Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali di tutto il mondo, esse stesse private. Ogni banca centrale (...) ha cercato di dominare il proprio governo per la sua capacità di controllare i prestiti del Tesoro, di manipolare gli scambi con l'estero, di influenzare il livello di attività economica nel paese, e di influenzare i politici grazie a ricompense economiche nel mondo degli affari."
Carroll Quigley [membro del CFR, mentore di Bill Clinton], Tragedia e Speranza.
"Nel prossimo secolo le nazioni come le conosciamo saranno obsolete; ogni Statio riconoscerà un'unica autorità globale. La sovranità nazionale non è stata poi una grande idea, dopo tutto. "
Strobe Talbot, segretario di Stato della presidenza Clinton, Time del 20 Luglio 1992.
 
Bugia nobile.
Gli elitaristi si rifugiano spesso nel concetto di 'bugia nobile' cioè l'uso della bugia per raggiungere 'un fine elevato.' A loro avviso i cittadini non possiederebbero la capacità di comprendere il quadro politico e sociale globale, e così è necessario che ci mentano per farci fare ciò che hanno deciso sia giusto per noi. Naturalmente la loro versione di ciò che è giusto per noi sembra sempre coincidere con ciò che conviene a loro.
 
Quello della bugia nobile è un paradosso di proporzioni epiche, e spesso mi chiedo se gli elitaristi ci credano davvero o sotto sotto si rendano conto che è una stronzata. Se hai bisogno di mentire per persuadere la gente ad accettare le tue idee, allora ci deve essere qualcosa di terribilmente sbagliato in quelle idee. Le idee vitali e oneste non hanno bisogno di essere vendute al pubblico; la verità brilla di luce propria. Solo  le filosofie distruttive hanno bisogno di mettere radici in un substrato di menzogne.
"Stiamo lavorando con discrezione e con tutte le forze per strappare dalle grinfie degli stati nazionali locali la forza misteriosa chiamata sovranità. E per tutto il tempo neghiamo con la voce ciò che facciamo con le mani."
Prof. Arnold Toynbee, discorso del giugno 1931 presso l'Istituto per lo Studio degli Affari Internazionali di Copenaghen.
"Il nostro compito non è quello di dare alla gente ciò che vuole, ma ciò che noi decidiamo che debba volere."
Richard Salento [ex presidente di CBS News], amico e consigliere di Bill Clinton.
 
Riduzione della popolazione.
Uno dei punti focali della religione globalista è il proposito di ridurre la popolazione. Questi individui perciò non solo si vedono come una razza differente per via della presunta propensione genetica verso il dominio, ma vedono anche tutti gli altri come degli scarafaggi o dei 'mangiatori inutili', una mandria che dovrebbe essere abbattuta. La cosa divertente dei demo-riduzionisti è che sono invariabilmente convinti che siano gli altri a doversi sacrificare per salvare il pianeta. Non sia mai che offrano la propria vita sotto forma di sacrificio per il 'bene superiore.' Il che è dovuto al fatto che si credono troppo importanti per essere sacrificati (si credono troppo intelligenti), mentre tutto sommato, ma si, alla fine gli altri sono 'sacrificabili.'
 
Naturalmente, la sovrappopolazione è un mito già da tempo sfatato in molti ambiti scientifici. L'aumento della popolazione non è necessariamente una cosa negativa. Più popolazione significa più menti che lavorano su più problemi. Ci costringe ad inventare metodi più efficienti di produzione.
 
Alla fine, le élite globaliste non hanno a cuore la Terra. L'ideologia della riduzione della popolazione non dipende dalla premura di ridurre l'inquinamento, salvaguardare poveri animali in via di estinzione o risparmiare risorse. Vogliono ridurre la popolazione in primo luogo perché sono eugenetisti convinti che alcune persone siano geneticamente inferiori, e in secondo luogo perché una popolazione ridotta è più facile da dominare. Anche in questo caso, meno menti al lavoro significa meno problemi risolti, e meno individui che scuotono la barca quando c'è da fare i conti con gli abusi di potere.
"Una popolazione mondiale di 250-300 milioni di persone, con un calo del 95% rispetto ai livelli attuali, sarebbe l'ideale."
Ted Turner, intervista all'Audubon Magazine, 1996.
"Un programma di sterilizzazione delle femmine dopo il secondo o terzo figlio, nonostante la relativamente maggiore difficoltà dell'operazione di vasectomia, potrebbe essere più facile da implementare in luogo della sterilizzazione maschile. Lo sviluppo a lungo termine di una capsula sterilizzante impiantabile sotto la pelle e rimovibile nel momento in cui si desidera una gravidanza apre la prospettiva di ulteriori possibilità di controllo coercitivo della fertilità. La capsula potrebbe essere impiantata durante la pubertà e potrebbe essere rimovibile, dietro il rilascio di un permesso ufficiale, per un numero limitato di concepimenti."
John P. Holdren, Consulente scientifico di Barack Obama.
"Lo spettro della popolazione umana è composto per un quarto da chi sceglie di trascendere; per un altro quarto da chi si lascia vivere seguendo l'esempio della massa; Per un quarto è gente resistente alla evoluzione, immune alla vita in evoluzione. L'ultimo quarto è distruttivo; gente nata arrabbiata con Dio ... semi difettosi ... Ci sono sempre stati i semi difettosi. In passato erano autorizzati a morire di 'morte naturale' ... Noi, gli anziani, abbiamo atteso troppo prima della trasformazione quantistica, di intervenire per recidere tale elemento corrotto e corruttore nel corpo dell'umanità. E' come guardare un cancro crescere ... Ora, mentre ci avviciniamo alla svolta epocale da creatura umana ad essere umano co-creativo, erede di divini poteri, il quarto distruttivo deve essere eliminato dal corpo sociale. Non abbiamo scelta, cari amati. Per fortuna, carissimi, non siete responsabili di questo atto. Noi lo saremo. Siamo incaricati del processo di selezione di Dio per il pianeta Terra. Egli sceglie, noi distruggiamo. Siamo i cavalieri del cavallo pallido: la Morte. Veniamo a portare la morte a coloro che non sono in grado di conoscere Dio ... I cavalieri del cavallo pallido stanno per passare tra di voi. Tristi mietitori, essi sapranno separare il grano dal loglio. Questo è il periodo più doloroso della storia dell'umanità ... "
Barbara Marx Hubbard nel film Thrive, (v. correlati) film di propaganda collettivista spacciato per attacco alla elite, in altre parole: opposizione controllata.
 
La fonte del nostro dolore.
Ora, bisogna concludere dicendo che i globalisti non sono l'unica ragione alla base del nostro dolore sociale. Abbiamo un problema di responsabilità. Quando smettiamo di essere vigili, quando presumiamo di sapere tutto e ci rifiutiamo di imparare, quando mentiamo a noi stessi, quando ci abbandoniamo all'edonismo piuttosto che pensare con responsabilità al futuro, apriamo la porta al diavolo, per così dire. Il male, infatti, proprio come la coscienza, risiede in tutti noi.
 
Ciò detto, i globalisti non sono persone malvagie per via di una casualità. Sono riusciti ad edificare una intera cultura basata sulla devianza. Sono individui pericolosi, e questo è un problema che dovremo affrontare al più presto. Gli uomini buoni si definiscono tali non solo per via della adesione ai dettami della voce interiore, ma anche per la loro volontà di agire a salvaguardia della verità. Dobbiamo educare gli altri, e quando sarà il momento dovremo metterci in pericolo per rimuovere il virus globalista, prima che distrugga tutto in un attacco di fervore elitarista ...

 
di B. Smith
 
Articolo in lingua inglese pubblicato sul sito Alt-Market
Traduzione a cura di Anticorpi.info

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