Malgrado la disgregazione del blocco sovietico e
l’isolamento del paese nell’arena internazionale, nonostante gli immensi
fondi stanziati dagli USA per il finanziamento dell’opposizione cubana
(solo durante la presidenza di Barack Obama all’Agenzia degli USA per lo
sviluppo internazionale, USAID sono stati concessi oltre 100 milioni di
dollari) ed il sostegno che gli insorti riceverebbero negli USA e in
Europa, di tale rivoluzione non se ne sente parlare.
Ovviamente,
l’assenza della “rivoluzione anti-Castro” viene attribuita dagli
“araldi della democrazia” statunitensi e dai loro seguaci polacchi al
terrore del regime totalitario, ma nel caso dei cubani, che nessuno
osare accusare di pusillanimità, è quasi un’offesa. Organizzare
un’insurrezione via Facebook nel paese dove l’internet rimane abbastanza
caro, è certamente impossibile. Ma così successe nel 1959, quando la
rivoluzione cubana rovesciò il regime sanguinario e corrotto di Batista,
rispetto al quale le persecuzioni degli oppositori da parte dei
fratelli Castro sembrano assai moderate. Il peccato più grande imputato
ai dirigenti di Cuba sono i frequenti arresti di oppositori di breve
durata.
Solo per un crimine a Cuba è prevista una
punizione molto severa, ossia per il ricevimento dagli USA dei mezzi
finanziari per la conduzione dell’attività antistatale una persona può
essere condannata fino a 20 anni di carcere. Ciò è ben spiegabile,
iunquanto gli USA sono uno stato ostile che distrugge in modo
finalizzato l’economia cubana mediante l’embargo economico più duraturo
nella storia dell’umanità. Questo embargo, in vigore in modo continuo a
partire dal 1960, è chiamato a punire Cuba per la nazionalizzazione dei
beni dei mafiosi americani.
Se le repressioni contro
l’opposizione cubana non sonno essere definite terrore, se il potere non
democratico è debole ed isolato nel mondo, se la gente vive in povertà,
è logico chiedere: perché i cubani non escono nelle strade che chiedere
il ritorno del capitalismo?
Forse è perché la gente non
vuole il capitalismo? Ed infatti, sono ancora vive persone che
ricordano i tempi di Batista, quando il 90% delle risorse minerarie,
l’80% dell’industra e il 40% delle piantagioni di canna da zucchero
appartenevano agli americani. I gangster americani compravano la
benevolenza del presidente del paese mediante regali come l’apparato
telefonico in oro. Adesso si può vedere questo telefono nel Museo della
rivoluzione all’Havana. Attualmente, malgrado il benessere generale
abbastanza basso, a Cuba funziona il migliore sistema gratuito della
sanità pubblica del Nord America e dell’America latina ed esiste
l’istruzione gratutuita di tutti i livelli.
I cubani non
vogliono scendere in piazza perché vedono l’esempio di paesi come
l’Ucraina, che è diventata democratica per creare un regime oligarchico
che poggia su una coruzione totale e che non ha paura neanche
dell’attuale rivoluzione.
Tra Ucraina e Cuba esiste
ancora un parallelo. Nel territorio di Cuba si trovano basi militari di
un altro stato, come anche nel territorio ucraino negli ultimi
vent’anni. Ma vi è una differenza sostanziale.
La base
militare di Guantanamo è un territorio di 129 chiliometri quadrati della
Repubblica di Cuba occupato dagli USA all’inizio del secolo scorso.
Nell’accordo del 1903 Cuba accettò di “concedere in affitto” Guantanamo
per 2000 dollari, l’unica alternativa dell’affitto sarebbe stata la
successiva occupazione di tutto il territorio dell’isola. Nel 1934 il
prezzo dell’affitto era di 4085 dollari. Dopo la rivoluzione cubana del
1959 Cub rimase senza i soldi per lafitto e chiese agli USA di
abbandonare l’isola. A partire dal 2002 a Guatnamo, per decisione del
presidente statunitense George Bush junior, funziona la prigione dove i
servizi speciali americni, violando tutte le norme del diritto
internazionale, detengono, interrogano e torturano cittadini di altri
paesi catturati in varie parti del mondo.
Per lo
stazionamento della Flotta del Mar Nero la Russia ha pagato ogni anno
all’Ucraina 98 milioni di dollari. Visto che adesso la Crimea è entrata a
far parte della Federzione Russa, la Russia smette di pagare questo
denaro. Si tratta di ancora una perdita che, insieme con la perdita
della stessa Crimea, dell’abolizione degli sconti sul gas e il crollo
delle esportazioni, non sarà compensata all’Ucraina dall’Unione
Europea. È un segnale sconcertante per i paesi che vorranno scegliere
tra “Ovest” ed “Est”.
Quanta superficialitá. L'Ucraina sarebbe un regime oligarchico supercorrotto? La gente a Cuba non protesta anche perché decenni di indottrinamento e di vita mantenuta dallo stato (anche se misera) hanno fatto perdere al cubano medio ogni spirito di iniziativa privata o di vita indipendente dallo stato. Praticamente sono diventati tutti conformisti con quel poco che hanno.
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