lunedì 24 marzo 2014

Ucraina, prelievo forzoso in stile Cipro

La prima richiesta della Troika (UE-BCE-FMI) che ha "abbracciato" l'Ucraina è di fatto un pugno in faccia a tutti i cittadini ucraini che hanno un conto corrente: prelievo forzoso stile Cipro.
 
Il ministero delle Finanze del paese eletto ed appoggiato da UE ed USA stà proponendo di adottare infatti nel paese un approccio molto simile a quello che venne imposto ai titolari dei conti correnti di Cipro. Come? Imponendo una nuova tassa sui depositi che eccedono la soglia dei 100.000 hryvnja. Di fatto, si legge che "il Parlamento ucraino è pronto a considerare alcune proposte di legge che vieterebbero depositi bancari in valuta estera e introdurrebbero una tassa del 25% sugli interessi sui depositi di banche e altre istituzioni finanziarie, laddove l'interesse ricevuto superi il tasso stabilito dalla National Bank of Ukraine di più del 5%". 

Il documento non dà adito ad equivoci, infatti in un paragrafo si legge: "Il forte deterioramento delle finanze pubbliche di diversi paesi ha rinnovato l'interesse nella tassazione sul capitale - una tassa strardinaria sul patrimonio - come misura eccezionale per ripristinare la sostenibilità del debito". 

Prima che UE ed USA appoggiassero il colpo di Stato avevate mai sentito parlare del debito pubblico Ucraino? Ovviamente no.

L'annessione alla UE dell'Ucraina quindi stà provocando due conseguenze una peggiore dell'altra. La pima, un danno economico di oltre 10 miliardi di euro per i contribuenti europei, dato che con tali soldi verrà "aiutata" l'Ucraina nel prossimo biennio. La seconda: una rapina bella e buona ai cittadini ucraini che si vedranno prelevare soldi direttamente dai loro depositi.

Tutto questo avviene dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha discusso nei mesi precedenti l'ipotesi di una patrimoniale globale.
 
 

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