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(Immagine presa dal web) |
Nella routine quotidiana si è sempre impegnati in qualcosa di più o meno
importante. In queste occasioni, non rare, si perde di vista la propria
essenza, ci si scorda perfino di esistere. Esiste solo la commissione
da sbrigare e l'impegno successivo, poi l'altro e l'altro ancora......
Se qualcuno potesse avere inserito un microfono nella testa, si
potrebbero ascoltare mille voci, mille musiche, mille giudizi, milioni
di conflitti, indecisioni, rabbia contro se stessi o gli altri, tutto
questo e anche di più. Tutto, tranne i rumori esterni. Sì, perché quando
si pensa in maniera eccessiva, gran parte dell'umanità ha l'abitudine
di farlo seppur in maniera inconsapevole, non si ascolta più nulla che
non siano le proprie voci, musiche, conflitti, emozioni interiori.
A volte accade però. A volte potrà accadere che ci si sorprenda a
camminare, si riscopra il proprio peso distribuito per ciascun lato del
corpo mentre si cammina, ascoltando il rumore dei propri passi. Capita, a
volte, che si ascolti il rumore della pioggia che scende sulla terra
bagnata, sull'asfalto, sulle nostre menti offuscate e faccia chiarezza,
risvegli la CONSAPEVOLEZZA, faccia ritornare alla VERA VITA.