Troppo sapere lo chiamerei. Troppe teorie, libri, citazioni colte e cognizioni... di altri. E così mi aggiro nei blog e nei siti di vecchi\nuovi personaggi che si pongono contro tutto. Contro i guru, contro i maestri del nuovo millennio, contro i terapeuti.
Si citano cospirazionismi vani, ci si inerpica in istrionici tentativi di ridicolizzare tutta la fuffa new age contro la quale, ahimè, anch'io mi sono battuto per lungo tempo. E lo si fa citando autori colti, personaggi importanti, geni della letteratura, dell'arte, piuttosto che altri 'maestri' ritenuti degni di questo nome.
Si rema contro tutti coloro che parlano di creazione della propria realtà, di aiutare il prossimo e così via. Si parla male, malissimo di tutta una categoria di persone facendo di tutta l'erba un fascio e parlando per lo più per difendere un'opinione.
Per questo credo sia una psicopatologia. Una psicopatologia ti restringe il campo della coscienza e ti fa vedere solo quello, l'oggetto della tua ossessione, del tuo amore o odio. Il sapere troppo fa male alla 'conoscenza' della vita, fa male al vivere.
Troppa 'cultura' fa presto a diventare ego, chiacchiera, mentalismo, tracotanza e propaganda. Troppa 'cultura' fa salotto ma, forse, molto poca esperienza pratica. Quando sai troppo smetti di sentire e vivere quello che ti si para davanti perchè sei troppo preso a filtrarlo con tutte le nozioni di cui ti sei riempito la testa.
Troppe certezze generano nemici da combattere, giusti e sbagliati da rispettare, classificazioni, mappe che non indicano niente se non le opinioni di chi ha disegnato quella mappa. E soprattutto generano ancora una volta separazione.
Forse bisognerebbe studiare di meno e sentire di più.
Forse occorrerebbe smetterla di classificare le persone per la corrente 'esoterica' a cui appartengono o per le 'credenze' che hanno, bollandoli come stupidi, idioti o addormentati se credono alla legge di attrazione piuttosto che agli alieni di Sirio.
Forse dovremmo iniziare a chiederci perchè siamo tanto indignati con i fautori della legge di attrazione, con i guru dell'ultima ora e con tutti i loro seguaci.
Forse, e dico forse, tutta la rabbia che ci sale quando sentiamo qualcuno dire 'namastè' o 'tutto è uno' è figlia proprio di tutto quel sapere che giudichiamo corretto, sano, dalla parte giusta e con cui ci sforziamo di filtrare tutto il resto.
Forse questo è il motore che genera separazione, odio, guerra... chissà.
Andrea Panatta
fonte: http://quantum73.blogspot.com/2013/09/psicopatologia-del-troppo-sapere.html
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